FED CUP ITALIA VS RUSSIA

Dopo il match della Schiavone mi sono inginocchiato ai suoi piedi. Un atto spontaneo, liberatorio, doveroso, simbolico. Genuflesso davanti a lei mi inchinavo davanti a un super eroe. Mi inchinavo di fronte ad un gruppo leggendario di ragazze che una volta di piu’ continuano a scrivere, lasciandoci senza fiato e senza parole, la storia del tennis italiano femminile. No! Sarebbe riduttivo dire la storia del tennis femminile. Queste benedette ragazze stanno scrivendo la nuova storia del tennis italiano. Per dirla tutta la stanno cambiando. Il sesso femminile rincorre a tutta velocità i grandi risultati del passato e si prepara a superarli. Qualcosa che fino a qualche anno fa sembrava impossibile rischia di avverarsi. A novembre affronteremo gli Stati Uniti in una finale storica . Giocheremo in casa in una sede ancora da designare. Con le Williams come spada di Damocle che balla sulle nostre teste. Fino a questo momento non hanno mai giocato in nessun incontro disputato dalla squadra americana, e se non venissero per la finale… non ci dispiacerebbe. Con loro certamente sarebbe un’altra musica, ma nulla è impossibile per le nostre fantastiche quattro.

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KEY BISCAYNE

Per fortuna anche Nadal perde. Questa volta niente finale per lui a Miami. Contro Del Potro lo spagnolo e’ crollato. Niente di grave naturalmente. Rafa è apparso stanco e quando il fisico non lo assiste, come Sansone per i capelli, diventa quasi un giocatore normale. Per la verità non gli succede spesso. Ma come ho scritto all’ inizio, meno male che ogni tanto perde. Cosi’ per una volta tanto vediamo una finale con giocatori che non sono sempre gli stessi. Certamente i fans di Nadal non saranno contenti, ma non preoccupatevi: recuperate le energie sara’ meglio di prima. Lui sicuramente, Federer non lo so. Già lo avevo visto in grande difficoltà con Roddick che non si puo’ dire che stia passando un gran periodo di forma. Contro Djokovic ha perso giocando diciamo male per non infierire. Ma d’ altronde lo svizzero davvero quest’ anno non riesce ad ingranare. Raggiunge buoni piazzamenti ma non gioca più, almeno fino adesso, sui suoi abituali livelli.
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MARA SANTANGELO: “AGGIUSTO DUE-TRE COSE E TORNO QUELLA DI UN TEMPO”

Soltanto due anni trionfava a Roma e Parigi in doppio, issandosi al numero cinque della classifica mondiale di specialità. Titolare in Fed Cup contro Francia e Russia nel 2007 e numero 27 in singolare. Numeri importanti che, purtroppo, si sono sciolti come neve al sole a causa di un problema ad una gamba che lo scorso anno gli ha “devastato” la stagione. Lei però è Mara Santangelo, una che difficilmente molla ed oggi, appena rientrata da Miami, eccola guardare all’immediato futuro con ottica positiva nonostante, almeno in singolare, i risultati non siano ancora ottimali.

Come giudica il suo inizio di 2009?
“Positivo sotto alcuni punti di vista, meno sotto altri. Mi aspettavo qualche vittoria in più in singolare, ma considerando che non sono ancora al 100%, è inutile star qui a recriminare su quanto accaduto. In doppio sicuramente è andata molto bene, con la Dechy abbiamo vinto due tornei e centrato la semifinale agli Australian Open. Sotto questo punto di vista posso ritenermi molto soddisfatta”

Quanto è lontano uno stato di forma ottimale?
“A livello tennistico mi sento bene, sto giocando un buon tennis, diciamo che è solo una questione fisica e mentale. Di conseguenza quando non stai bene fisicamente è difficile pensare di esprimersi al meglio”

Pensa mai a quello che è stato, a classifiche importanti raggiunte soltanto un anno e mezzo fa?
“Devo essere onesta, ogni tanto mi viene in mente quello che ho fatto e dove ero e, dunque, vorrei tanto ritornare al punto dove avevo lasciato. Sicuramente ci vorrà del tempo, ma sono fiduciosa: se riuscirò ad aggiustare due-tre cosine, sono certa che potrò tornare quella di un tempo”

Due-tre cosine, quali?
“Soprattutto la condizione fisica. Credetemi, non è proprio il massimo giocare Indian Wells e Key Biscayne quando non stai bene”.
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INDIAN WELLS

Nadal superato miracolosamente la prova Nalbadian ora diventa senza ombra di dubbio il candidato numero 1 del torneo. Davvero un gladiatore questo giovane spagnolo. Che non finisce mai di sorprenderci. Esce fuori da un combattimento furibondo con l’ argentino vede il baratro sta per precipitarvi dentro ne esce fuori come non si sà e il turno dopo suona come una campana Del Potro. Classico di Rafa. La lotta lo esalta . E’ in questo tipo di condizioni che l’ Iberico tira fuori il meglio di se stesso. Una capacità caratteriale che hanno pochi. E che spesso fà la differenza. Lui sopporta dove gli altri non sopportano , lui soffre come gli altri non sanno soffrire, lui è umile come gli altri non sanno essere. Lui è il numero 1. Roddick non lo fermerà verso questa finale.Troppo solido per l’ americano Nadal. Per quanto possa servire bene mi sembra che il campo non sia abbastanza veloce per favorire Roddick. E al di là del servizio non vedo come A-Rod possa infastidire lo spagnolo. Che a mio avviso oltre al servizio una volta aveva davvero un gran dritto che adesso pero’ fà un po’ meno male. Almeno questa è l’ impressione.
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ITALIA-SLOVACCHIA 4-1

Di Seppi si è gia’ detto molto. Mi sembra giusto, al di là di tutto quello che hanno scritto e detto i media, parlare di quelli che sono stati i veri protagonisti in positivo di questa netta e importante vittoria di Coppa Davis. Che mai, come in questo caso, anche se sembra un paradosso considerando il comportamento di Seppi, piu’ di qualsiasi altra volta deve considerararsi una grandissima vittoria di squadra. Un gruppo di giocatori ma anche di uomini veri e responsabili. Non era facile in quelle condizioni entrare in campo. Ci sono riusciti e la loro è stata una prestazione esemplare. Al di là di ogni previsione considerando la situazione. Starace dopo la prima giornata passata sotto la pioggia a naso in su’ con la speranza che smettesse nella quale si è giocato soli 5 giochi, nel secondo giorno si è bevuto tutto di un fiato Hrbaty. Dopo di che è stato il turno di Fognini. E per poco non vincevamo anche il doppio. Con una grande prova dei nostri due azzurri. E tutto questo nell’ arco di meno di 24 ore.
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FED CUP FRANCIA ITALIA 1° GIORNO

Qui da Orleans, in questa splendida cittadina francese, affronteremo la Francia nel nostro primo incontro di Fed Cup. Un incontro, come si può immaginare, difficile. Le francesi sono una squadra forte e con noi hanno il dente avvelenato. Lo si può capire considerando gli ultimi due incontri. Per ben due volte le abbiamo battute dopo alcuni match rocamboleschi. Con la Schiavone che ormai è considerata una “ammazza francesi”. In senso tennistico naturalmente. Quindi sappiamo perfettamente che questo sarà un incontro non duro, di più! I francesi hanno scelto, dopo le due ultime sconfitte sulla terra rossa, una superficie veloce. Era prevedibile. E possono contare sul recupero della loro più grande giocatrice. Una campionessa, ex n.1 del mondo. Amélie Mauresmo, che, a mio avviso, se è stata convocata, probabilmente giocherà. E non è detto che questo non torni a nostro vantaggio.
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AUSTRALIAN OPEN IL GIORNO DOPO

Gli Australian Open hanno chiuso i battenti. Il torneo è stato un grande successo. La finale una delle partite piu’ belle degli ultimi anni. Nadal ha definitivamente stabilito la sua netta supremazia su Federer. Gli australiani possono essere contenti. Tutto durante questo torneo è filato liscio. Un pubblico da record , una perfetta macchina organizzativa con dei giocatori di tennis che hanno dato vita a un grande spettacolo. Dunque una Federazione australiana che può essere più che soddisfatta. Avere un torneo che funziona così bene, che ha una visibilità mondiale, che guadagna tra i 50 e gli 80 milioni di euro…..beh, beati loro . Il tennis gli sta andando proprio bene, direte voi. Ma ho l’impressione che finita l’ euforia per il successo di questa manifestazione gli australiani dovranno affrontare una delle crisi peggiori mai capitate al tennis. Da questa settimana, nei primi cento della classifica mondiale non figura neanche un giocatore australiano. Hewitt è scivolato al numero 108 ed è il miglior classificato tra i suoi compagni, Guccione 132, Luczak 167, Smeets 193, Ball 189, Klein 221. Un panorama agghiacciante. Da far venire la pelle d’oca.
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FLAVIA PENNETTA: “LA TOP TEN? NON DEVE DIVENTARE UN’OSSESSIONE

Oggi è numero dodici del mondo, nel domani prossimo potrebbe scrivere un’altra bella pagina del nostro tennis facendo meglio di chiunque altra prima di lei. Di Raffaella Reggi, Sandra Cecchini e Francesca Schiavone, tanto per fare tre nomi illustri.Fl…

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FLAVIA PENNETTA: “LA TOP TEN? NON DEVE DIVENTARE UN’OSSESSIONE

Oggi è numero dodici del mondo, nel domani prossimo potrebbe scrivere un’altra bella pagina del nostro tennis facendo meglio di chiunque altra prima di lei. Di Raffaella Reggi, Sandra Cecchini e Francesca Schiavone, tanto per fare tre nomi illustri.Flavia Pennetta ha aperto gli occhi ad un lunedi mattina diverso, da numero dodici del mondo, ad un passo dalle “Top Ten”. “Non lo sapevo nemmeno, me lo ha detto mio padre a pranzo – ha spiegato la tennista brindisina – Sono molto contenta, ma non voglio assolutamente che tutto questo diventi un’ossessione”.
Quindi non c’è nessun rimpianto per un Australian Open che poteva finire in maniera diversa
“Ho fatto un passo avanti e sono comunque molto contenta. Poi, per carità, un pizzico di rimpianto c’è, ma quando capisci che non è dipeso da te, ma da altri fattori (chiaro il riferimento all’infortunio), te ne fai una ragione”.
Ora la Federation Cup e la sfida di Orleans contro la Francia. Che match sarà?
“Molto duro, come tutti quelli contro la Francia. Le abbiamo battute nelle ultime due occasioni e speriamo di farlo anche questa volta. Sarà un match da giocare molto di testa”
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BYE BYE FEDERER

Zitto zitto Nadal si porta a casa anche questo suo sesto torneo del grande Slam. E oggi, ma forse il segno premonitore si era già avvertito a Wimbledon, Nadal potrebbe aver messo la parola fine all’ era Federer. Rafa vince contro il suo rivale di semp…

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