DJOKOVIC DOUBLE-FACE

Prima dell’inizio dell’unica semifinale disputata , vista l’assenza di Nadal per problemi fisici, già si conosceva il divario tecnico tra Djokovic e Monaco , divario che appariva chiaro sia agli addetti ai lavori che ai semplici appassionati . Il ca…

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DJOKOVIC DOUBLE-FACE

Prima dell’inizio dell’unica semifinale disputata , vista l’assenza di Nadal per problemi fisici, già si conosceva il divario tecnico tra Djokovic e Monaco , divario che appariva chiaro sia agli addetti ai lavori che ai semplici appassionati . Il campo , specialmente nel primo set , ha confermato la sensazione .
Ho potuto infatti apprezzare Nole, in grande condizione tecnica e fisica, che ha espresso un tennis dal repertorio vario, fatto di cambi di ritmo e recuperi impensabili. Proprio quando il punteggio dell’incontro e’ di scarso interesse si possono osservare alcune particolarità dei tennisti in campo. Ieri sera il serbo ha interpretato al meglio il nuovo criterio di “ DIFESA” che nel tennis moderno maschile emerge in modo piuttosto chiaro. Mi avevano sempre insegnato ( e l’ho fatto a mia volta per tanto tempo) che quando si è in difficoltà ( ad esempio l’ avversario ci ha costretti molto “fuori” dal campo oppure ha colpito con potenza e rotazione) si deve cercare di difendersi “mandando” la palla al di là della rete in qualche modo, badando insomma a non sbagliare. Il modello di prestazione attuale invece ci propone soluzioni differenti proprio in termini di approccio cognitivo alla situazione ( tattica): dalla parte destra del campo con il diritto, quando si è sotto pressione sia spaziale che temporale ,si tenta di uscire dalla difficoltà con un contrattacco caratterizzato da potenza e rischio. Dalla parte sinistra ,sulla diagonale del rovescio , invece, la novità e’ rappresentata dalla “ posizione aperta” del corpo all’impatto ( tecnica) a tutto vantaggio di un ri-posizionamento più rapido ed efficace .
All’ inizio del secondo set Djokovic inizia a perdere profondità con i colpi che diventano sempre meno precisi , mentre aumentano improvvisamente gli errori gratuiti. Il suo “ body language” ci informa che c’è qualcosa che non va, ma non si capisce bene di quale danno si tratti . Le fasce anti-infiammatorie dietro alla coscia sinistra sono l’ unica cosa che mi viene in mente. Con uno sprazzo di bel gioco ritrovato vince il secondo e conclusivo set al tiebreak grazie anche ad un paio di errori gratuiti di Monaco.
Credo che un Djokovic in perfetto stato fisico possa aggiudicarsi la finale di domenica contro Murray : quello che invece abbiamo osservato nella seconda parte della semifinale non avrebbe alcuna chance!

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AZARENKA: TENNIS E … TESTA DA N.1

Entro sul Grandstand del Sony Ericsson Open di Miami solamente perché incuriosito dallo strano punteggio : Cibulkova in vantaggio per 3 a 0. Non credo infatti che quest ‘ ultima possa mettere realmente in difficoltà l ‘ autentica dominatrice ( imbattuta nel 2012) di questa prima parte dell’ anno, Victoria Azarenka. Mi accorgo pero’ dai primi scambi sullo 0/3 ,con Azarenka al servizio, che lo score maturato e’ tutt’altro che frutto del caso. Le due tenniste scambiano da fondo a ritmo altissimo e il sopravvento nel palleggio e’ sempre per la Cibulkova che gioca profondo , sposta l ‘avversaria, copre il campo in modo eccezionale e, appena intravede una zona di campo libera dove colpire con potenza, lo fa con precisione millimetrica . Sulla seconda palla di servizio dell’Azarenka non si gioca: la ragazza di Bratislava colpisce in ribattuta in modo vincente con una continuità impressionante . Eppure non sto vedendo male …..impossibile sbagliare giocatrice: i centimetri di differenza mi ricordano che quella ” alta ” e’ Victoria Azarenka n 1 al mondo e la ” piccolina” e’ Dominike Cibulkova n 18. Sul campo pero’ il ranking, per quello che sto osservando, pare come minimo al contrario , anzi il divario a favore della Cibulkova e’ nettissimo. I games scorrono veloci fino al 5/0. Sottolineo come l ‘ Azarenka NON stia giocando male. La sua avversaria e’ in una di quelle giornate che capitano una volta nella vita ,credo : tira tutto a tutto braccio e sempre dentro e vicino alle righe, ” vola” sul campo , difende e contrattacca appena può . Saldo straordinario tra colpi vincenti ed errori. Victoria vince il suo primo game dell’ incontro e si auto-incita: vuole continuare a pensare positivo anche in una situazione in cui di positivo per lei c’e’ ben poco! L ‘ inizio della rimonta? Nemmeno per sogno perché la Cibulkova vince il set e scappa via pure nel secondo . Il pubblico sbalordito non riesce a capire bene cosa stia succedendo perché vede l ‘ Azarenka che lotta punto su punto, ma non ne vince mai uno . In questa fase la calma e positività dimostrati da Victoria fino a quel momento lasciano il passo ad una Azarenka nervosa che sbatte più volte a terra la racchetta e se la prende pure con quei pochi tifosi che continuano a sostenerla in qualche modo ( lo stadio e’ tutto per la Cibulkova che emoziona con un tennis da fantascienza) . Si arriva così fino al parziale pesantissimo di 6/1 4/0. I bookmakers scrivono in questo momento sulle loro pagine web Cibulkova 1.10 ( con 10€ scommessi si vince un solo euro!!!!) . La partita sembra veramente destinata ad un epilogo nel brevissimo termine. Succede pero’ che un’ implacabile ( fino a quel momento) Cibulkova si lascia andare ad un paio di doppi falli e ” finalmente” a qualche errore durante gli scambi. Quanto basta per far risalire l ‘ Azarenka fino al 4/2, in una rincorsa comunque molto complicata . La serie positiva di Victoria si interrompe pero’ subito perché l’avversaria vola sul 5/2. L’Azarenka degli anni passati probabilmente a questo punto ” piagnucolando ” in campo si sarebbe ritrovata sotto la doccia in un attimo ma non quella targata 2012 .Ora ha superato il ” blocco” psicologico delle finali nei tornei importanti e ha vinto tutti gli incontri disputati finora . Infatti lotta, corre , soffre , cerca soluzioni anche di tipo tattico e ci prova fino all’ ultimo punto.
Adesso e’ lei a trovare angoli stretti che costringono l ‘ avversaria fuori dal campo e aumentano piano piano i suoi colpi vincenti . La partita prosegue bellissima con scambi di grande intensità e spettacolarità. Si arriva fino al tiebreak che viene conquistato dalla n 1 al mondo per 8 punti a 6. Tutti pronti per il più classico dei 6/0 o al massimo 6/1 nel terzo e decisivo set. Ancora sbagliato pensare ad un finale del genere. L ‘ Azarenka infatti va si in vantaggio di un break ma si fa” controbrekare” e la partita continua con un equilibrio assoluto sul campo. Si capisce che l’incontro si deciderà al fotofinish : adesso ogni scambio ha grande impatto sia sul punteggio, sempre molto serrato,sia sulla fondamentale componente psicologica nell’ ambito del match. Tant’è che la Cibulkova v a nuovamente a servire per il match . Incredibile come a questo punto l’Azarenka riesca ad avere l’abilita’ tecnica, la forza fisica e la lucidità tattica per cambiare ancora qualcosa nel proprio gioco. E’ lei che modifica il ritmo allo scambio. Ma non più adesso con decelerazioni di rovescio in backspin, dove la sua avversaria colpisce con grande precisione, bensì con palle maggiormente cariche di effetto e traiettorie più alte. E’ questa la chiave per ottenere quella che viene definita opportunity ball ( palla ” facile” in italiano) e per poter quindi attaccare e prendere il comando del gioco. Ora e’ Victoria che deve servire per vincere l ‘ incontro e lo fa con un buonissimo game conclusivo.
L’Azarenka vince una partita molto difficile dando grande dimostrazione di una forma super che continua ad accompagnarla in un’ annata che credo le riservi tante altre grandi soddisfazioni . Ora ai colpi da n.1, che forse aveva già da un paio di anni, ha aggiunto una ” testa” da n.1 e questo fa la differenza.
Si diventa e si rimane numeri 1 anche vincendo partite come quella di stasera, sul Grandstand (non il campo centrale per intenderci) nei primi turni di un master 1000 con un’ avversaria in autentico stato di grazia. Dopo 9 ore di ottimo tennis ,sotto un sole caldissimo, torno in hotel scordando forse che oggi a Miami accadono cose “strane” e infatti, purtroppo solamente tramite il live score sul mio pc , apprendo la notizia della sconfitta di Federer!

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TOMIC: UN FUTURO DA TOP 4?

Ogni volta che ho l ‘opportunita’ di veder giocare un giovane promettente che potrebbe rappresentare in qualche modo una sorta di “futuro” del nostro sport mi interrogo sulle sue caretteristiche e mi diverto nell’ipotizzare scenari per lui piu’ o meno di prestigio. sara’ Tomic un top 4? e’ un tennista in grado di scardinare il dominio dei migliori al mondo ?chi ci sara’ dopo Djokovic, Nadal, Federer e Murray??
Penso a questo perche’ il tennis nel corso del tempo cambia e cambia proprio grazie ad atleti “illuminati” che con la loro tecnica e la loro tattica modificano l’interpretazione del gioco trovando nuove vincenti soluzioni ; solo in seguito la biomeccanica certifichera’ la bonta’ del nuovo modello di prestazione. Tomic mi colpisce anche per questo , perche’ non e’ un rappresentante del “power tennis“ moderno : il suo “sistema” di gioco ha altre caretteristiche.

Punti di forza
– capacita’ fisiche : altezza (196cm), proporzioni del corpo, rapidita’ negli spostamenti laterali e in avanti con ottima copertura del campo, forza esplosiva degli arti inferiori e superiori, capacita’ di resistenza “intermittente” che gli permette di essere in grado di vincere autentiche maratone, come i due match degli Australian Open in 5 set
– abilita’ tecniche: rovescio bimane di straordinaria precisione . ottima gestione della diagonale sinistra con utilizzo di “stance aperte” per non perdere campo. il miglior rovescio slic e ad una mano del circuito professionistico : e’ incredibile come riesca a colpire in modo vincente da fondo campo con questo colpo (ricordiamo come per definizione il backspin sia un taglio che tende a frenare la velocita’ del tiro!!!) alternando in modo magnifico la direzione delle diverse esecuzioni e trovando angoli impensabili. molto abile nella palla corta soprattutto di diritto che esegue con una prima parte del movimento del tutto identica rispetto a un colpo potente a tutto vantaggio del fattore sorpresa ( concetto della finta nello sport).
– abilita’ tattiche : sceglie ( questo e’ il senso della tattica di gioco) molto bene: cioe’ tra le diverse opzioni che ha su ogni palla in arrivo , Tomic, usa solitamente le corrette direzioni di palla , le giuste traiettorie nonche’ rotazioni di palla. difficilmente commette errori in questo senso.
– Abilta’ strategiche: ha chiaro in mente quale dovrebbe essere il piano di gioco per un risultato positivo dell’incontro e da tennista ben conscio delle proprie caretteristiche cerca di portarlo avanti. consistenza nel palleggio da fondo campo , variazioni di traiettorie e cambi di ritmo sono le armi principali dell’ australiano.
– Abilita’ mentali: il vero punto di forza di Tomic. atteggiamento positivo in campo ( si incita e mai da’ segno di frustrazione o sconforto ) . gestisce situazioni di punteggio sfavorevole con grande personalita’ . ha dimostrato di saper dare il massimo sui campi centrali degli stadi piu importanti ( quarti a wimbledon un set pari e break di vantaggio contro djokovic nerl 2011, australian open 2012) . ha capacita’ di alzare il proprio livello di gioco in corrispondenza dei punti piu’ importanti dell’incontro ( caratteristica principale dei campioni).

Punti di debolezza
– Abilita’ tecniche: Tomic non riesce a produrre la necessaria velocita’ di palla con i colpi al rimbalzo soprattutto con il diritto che dovrebbe rappresentare il classico winner da fondo campo. in molte occasioni qui a miami nella partita persa contro ferrer ha guadagnato terrreno durante il punto , ha costretto l’ avversario a posizioni molto ddefilate sul campo ma raramente ha concretizzato la “giocata” con un colpo vincente nella parte di campo rimasta sguarnita. cio’ accade per un problema tecnico sul diritto legato soprattutto ad uno scarso allontamento della racchetta dal punto d’impatto: e’ minimo lo spazio di accelerazione percorso dall’attrezzo.per questo non riesce a generare “complessita’ di palla”.
Ma il problema principale di Tomic e’ il servizio. in questo caso l’errore tecnico e’ gravissimo. la posizione delle spalle al termine della preparazione e’ orizzontale rispetto al piano del campo e cio’ implica l’ impossibilita’ di generare velocita’ importanti di palla.

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