CI MANCHERAI ROBERTO

Oggi non potro’ essere presente al funerale di Roberto per ragioni di lavoro, e la notizia della morte di Roberto mi ha veramente addolorato, anche perché pur sapendo che Roberto era ammalato, la dignità e il coraggio con cui ha da subito affrontato questa condanna ha fatto spesso dimenticare a tutti il suo stato reale.

Conoscevo Roberto da non so quanti anni anni, mi sembra da sempre: ho lavorato con lui dall’84 al 88 al Centro Tecnico di Riano, anni che sono stati per me fondamentali per la mia formazione grazie a lui e al Professor Ercole Matteucci. Lo ricordo in quegli anni molto attento alla ricerca (infatti collaboravamo assiduamente al Centro di Medicina dello Sport di Roma) e al miglioramento delle prestazioni dei ragazzi di Riano. Furono anni dove si lavorava notte e giorno e da quel centro, come anche lui ha ricordato in una recente intervista, sono usciti diversi giocatori italiani tra i primi 100. Poi ho collaborato recentemente con lui nel Board della FIT: era un uomo profondamente intelligente, una figura positiva del tennis italiano. Vorrei che i sogni che aveva e che ho spesso condiviso con lui di portare il tennis italiano ai livelli che si merita si possano raggiungere presto.

Sono contento che abbia avuto accanto da molti anni e anche nella malattia una persona come Caterina che sicuramente ha saputo apprezzare le sue qualità e la sua intelligenza più di tutti noi e alla quale rivolgo le mie condoglianze insieme alla sua famiglia.

Ci mancherai, Roberto.

Con affetto

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