TORNEI: MIGLIORIAMOLI!

Buonasera, in attesa di news della federazione riguardanti il metodo per la definizione delle classifiche 2013, volevo sottoporvi alcune considerazioni dettate dall’assidua frequentazione
dei tornei :
A) ormai la nostra attività agonistica si è trasformata in tante sfide “uno contro uno”.Infatti proprio il criterio che è in uso nell’assegnazione dei punti nelle classifiche di questi anni , ossia quello che pone con CHI giochi al centro del mondo, fa sì che il torneo sia un insieme di “esibizioni” e non un corpo unico.Cosa mi interessa di arrivare in semifinale se al primo turno faccio 150 punti battendo un giocatore di due gradini meglio piazzato?Le regole attuali conferiscono bonus solamente a chi vince un torneo.
La mia proposta quindi è dare minor punteggio all’avversario battuto ed assegnare un punteggio al turno giocato.
B) gestire nel migliore dei modi la tecnologia.Mi spiego: vorrei conferme on-line di iscrizione avvenuta, vorrei classifica operativa aggiornata ogni due mesi consultabile con un pin personale.
C) costo dell’iscrizione ai tornei: Le quote sono diventate altissime, perché almeno non differenziare le quote di iscrizione a seconda della classifica d’ingresso? Avrete sicuramente notato che i tabelloni ormai prevalenti sono ad entrata sfalsata, perché in un torneo di 3° cat. un 3.5 deve pagare la stessa cifra di un 3.2 quando è palese che i due giocatori hanno possibilità di giocare nettamente sperequate a vantaggio del peggior classificato?
Buon tennis a tutti!

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ERAVAMO PIU’ FORTI?

Salve a tutti,volevo esprimere la mia convinzione circa il maggior valore tecnico del livello medio dei giocatori della mia generazione (nati negli anni sessanta) rispetto ai ragazzi attualmente in attività.La mia realtà è quella del Lazio,nei molti tornei open o 3a cat.,l’80% dei giocatori che arrivano avanti nei tabelloni sono over35, la percentuale di 2a cat negli over 40/45 è altissima,siamo sempre gli stessi a vincere le partite con ragazzi molto allenati ma che di tennis ne sanno poco.Vedo fisici scultorei,semi-coach che li seguono a bordo campo, foderoni più alti degli atleti stessi pieni zeppi di racchette,ma poi davanti a situazioni “diverse” trovo…il nulla.Come mai buoni terza categoria degli anni 90 rimangono,a dispetto dell’età che passa,3a cat o addirittura passano 2a cat con il passare degli anni,contrariamente alle normali leggi dello sport?Perchè adesso un ragazzo che fa attività agonistica e non sfonda a livello nazionale smette a 25 anni,mentre noi over continuiamo ad avere il piacere di confrontarci in tornei open o di categoria?Ultima annotazione:secondo voi un C1 degli anni 90 a quanto equivarrebbe oggi…?

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