ATTIVITÀ MISTA

Un po’ di tempo fa lanciai una proposta alla Fit: prevedere come “mista” l’attività dei bambini fino ad under 10 e consentire, dagli under 12 in poi, la partecipazione delle femminucce anche ai tornei maschili, prevedendo semplicemente un sistema di …

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ATTIVITÀ MISTA

Un po’ di tempo fa lanciai una proposta alla Fit: prevedere come “mista” l’attività dei bambini fino ad under 10 e consentire, dagli under 12 in poi, la partecipazione delle femminucce anche ai tornei maschili, prevedendo semplicemente un sistema di conversione delle classifiche maschili in femminili e viceversa.
A mio parere si avrebbero, così, 2 grandi vantaggi in contemporanea:
1) si consentirebbe alle femminucce di partecipare a tornei anche in zone in cui la partecipazione femminile è bassa ed è difficile proprio organizzare un torneo per il numero troppo basso di partecipanti. Con vantaggio diretto non solo per le femminucce ma anche per i maschietti (per i quali può essere molto formativo, soprattutto dal punto di vista strategico, giocare contro una femminuccia, soprattutto nelle fasce d’età in cui non vi è differenza fisica) e per la Fit, che incasserebbe naturalmente più quote di partecipazione;
2) si consentirebbe alle femminucce più brave di non doversi spostare eccessivamente per disputare tornei formativi. Contribuendo, così, a ridurre seriamente il fenomeno dell’abbandono precoce e della dispersione del talento.
D’altronde la scelta dei tornei misti è stata adottata anche dalla Figc che, sia pur forse mossa da un altro intento (cioè quello di promuovere lo sviluppo del calcio femminile), consente alle ragazze di giocare regolarmente nei tornei maschili.
Mi piacerebbe ascoltare, sul punto, anche la voce di qualche responsabile giovanile della Fit.

Mario Galietta

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ORARI DEGLI UNDER

E’ possibile, dal punto di vista regolamentare, mettere in orario un bambino DI MATTINA? Ovviamente non mi riferisco alla domenica ed ai giorni festivi, ma solo ai giorni feriali, caso in cui un bambino sarebbe obbligato a perdere un giorno di scuola….

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MINITENNIS E GARE DEGLI UNDER 10

Sono un insegnante di tennis e, avendo accesso al sito dell’Itf, ho ascoltato un interessante lavoro di Dave Miley, responsabile della sezione “Tennis Development” della Federazione internazionale.
Poichè hanno accesso a tale lavoro solo gli insegnanti, ritengo opportuno far sapere a tutti gli appassionati che l’Itf, dopo aver spinto con forza verso il minitennis attraverso un programma denominato “Play and Stay”, sta preparando un progetto denominato “Tennis 10s” vòlto a regolamentare anche le competizioni under 10 secondo le regole del minitennis.
La Federazione Italiana Tennis, secondo il mio giudizio, ha intrapreso un ottimo percorso sposando in tutti i suoi corsi la nuova metodologia di insegnamento del minitennis, cardine anche del Fit Ranking Program. Rimane però un passo inevitabile e assolutamente necessario: prevedere dimensioni ridotte di gioco anche per le competizioni ufficiali degli under 10. Ciò in linea con tutto il trend internazionale. Per chi non lo sapesse gli Stati Uniti, con il progetto denominato Quick Start Tennis, hanno previsto per gli under 10 un campo di mt. 6,50 x 18,00. Idem in Belgio ed in Australia (Aviva Tennis Hot Shots). Ho spulciato i siti di 14 federazioni internazionali e vi assicuro che tutte sottolineano come sia in atto “una rivoluzione” e che tutto ciò costituisca “un trend internazionale”.
Mi chiedo, allora: perchè non prevedere che anche le gare siano disputate in dimensioni ridotte?

Mario Galietta

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PROPOSTE CONCRETE PER GLI UNDER

Sono un insegnante di tennis e lancio alla Fit 2 proposte regolamentari concrete in favore degli under:
1) prevedere come “MISTI” tutti i tornei under 10 (o almeno consentirne la previsione). Ciò avrebbe, secondo me, 2 grossi vantaggi. Consentirebbe innanzitutto uno scontro tra sessi diversi in assenza di differenza fisica, aumentando il numero di partecipanti ai tornei e garantendo una maggiore proficuità del confronto per tutti. Inoltre renderebbe possibile la partecipazione ai tornei anche per le femminucce in zone nella quali il numero di praticanti è così basso da rendere estremamente difficoltoso organizzare un torneo solo per loro;
2) consentire alle femminucce di partecipare a tutti i tornei under maschili, prevedendo semplicemente un sistema di conversione delle classifiche maschili in classifiche femminili e viceversa (es.: un 4.5 maschile corrisponde ad una 4.3 e viceversa; un 4.4 maschile corrisponde ad una 4.1 e viceversa; e così via). Ciò consentirebbe alle femminucce che emergono in tante realtà locali di non doversi spostare di km per poter disputare un torneo. Ed inoltre garantirebbe al maestro dell’allieva la reale possibilità di attuare il principio della “progressione didattica” nei casi in cui il confronto con coetanei di sesso maschile può essere più formativo.
Cordiali saluti.

Mario Galietta

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