La regina che non c’è. Il dopo Justine Henin, che ha detto addio al tennis lo scorso maggio da numero uno indiscussa, va avanti nel segno dell’incertezza tra cali di rendimento e malanni fisici delle presunte pretendenti al trono. Sinora in tre si sono alternate in vetta al ranking: Maria Sharapova, Ana Ivanovic e Jelena Jankovic. Quest’ultima è stata numero uno solo una settimana prima di cedere il passo di nuovo alla connazionale destinata a cedere ancora lo scettro dopo l’inatteso ko al secondo turno degli US Open. Ana, che già aveva dovuto rinunciare alle Olimpiadi di Pechino, è arrivata a New York con il pollice della mano destra fuori uso: battuta da Julie Coin, numero 188 Wta. Dopo il trionfo al Roland Garros che l’aveva incoronata numero uno la ventenne di Belgrado ha collezionato solo sconfitte. Tre tornei e altrettante brutte figure: Zheng a Wimbledon, l’austriaca Paszek a Montreal e ora la Coin. Sempre a New York la bella Sharapova neppure c’è arrivata: spalla ko, ferma ai box per un bel po’. Resta, per il momento, la Jankovic che pure ha avuto il suo bel da fare per approdare al quarto turno: tre set contro la svedese Arvidsson, due combattuti con la cinese Zheng. Vince ma non convince. Una volta il torneo delle più forti iniziava dai quarti: ora rischiano sin dai primi turni. In corsa per la leadership mondiale ci sono anche le russe Elena Dementieva e Dinara Safina, rispettivamente oro e argento a Pechino, ma da tutti, addetti ai lavori e giocatrici stesse, vengono viste al massimo come comprimarie, nulla di più. Ecco allora che le vere favorite diventano le due Williams, Venus e Serena (anche lei potrebbe tornare in vetta dopo gli US Open), finaliste all’ultimo Wimbledon. Distratte da mille interessi al di fuori del tennis, già cariche di titoli e gloria, eppure se decidono di fare sul serio sono ancora loro le più forti dopo che la Henin si è fatta da parte. Soprattutto sono due prime donne, due attrici consumate capaci di tenere il palcoscenico e recitare da numero uno. Il tabellone questa volta le farà incrociare nei quarti: l’impressione è che sia la vera finale.
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