60° Settecolli IP – Day 3 – Tripletta per la Quadarella

La tripletta di Simona Quadarella, il colpo da campione di Thomas Ceccon, la conferma di Sara Curtis, il sussulto di Matteo Restivo, la scoperta di Carlos D’Ambrosio; e poi qualche lacrima versata per le ultime bracciate di Piero Codia e di Martina Carraro. Tante cartoline e altrettante storie insomma si intrecciano nella giornata finale della 60esima edizione degli Internazionali di nuoto – Trofeo Settecolli IP ed entusiasmano il pubblico che ha gremito le tribune dello Stadio del Nuoto, in quello che è stato per molti l’ultimo test prima delle Olimpiadi di Parigi 2024 e per alcuni l’appello senza ritorno per conquistare il pass per i Giochi.  
FRECCIA CURTIS. La nuova stella del nuoto azzurro illumina la serata conclusiva del Settecolli. Sara Curtis è una freccia tricolore e nei 50 stile libero, malgrado una condizione non ottimale e tutta incentrata per essere al top alle Olimpiadi, è terza ad appena otto centesimi dal suo record italiano di 24″56 siglato agli Assoluti ad inizio primavera. La 17enne di Savigliano – tesserata per CS Roero, allenata da Thomas Maggiora e argento europeo juniores – nuota in 24″64, a cinque centesimi dalla svedese Michelle Coleman seconda in 24″59. Vince, unica a scendere sotto i 23″, la vice campionessa olimpica e campionessa iridata Sarah Sjostrom – novantacinque medaglie tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei – con un favoloso in 23″75 che vale il primato della manifestazione (prec. 23″92 di Pernille Blume) e il terzo successo per la 31enne di Salem dopo aver dominato i 50 farfalla e 100 stile libero.
QUADARELLA TRIPLETTA DA URLO. Mette il cuore oltre l’ostacolo, portando la sua classe a livelli eccelsi. Simona Quadarella regala al pubblico di casa l’attesa ma non scontata, almeno dopo le batterie, tripletta. La vice campionessa europea – tesserata per CC Aniene e allenata Christian Minotti – dopo gli 800 e i 1500, trionfa anche nei 400 stile libero con un eccellente 4’06″43. “Oggi ho sentito molto il supporto dello Stadio del Nuoto e sono contento di aver regalato ai miei tifosi quest’altra vittoria – racconta la regina del mezzofondo europeo, ai Mondiali di Doha 2024 oro negli 800 e nei 1500 – E’ stato un bellissimo Settecolli per me. Mi porto dietro tanta fiducia per le Olimpiadi cui penserò già da domani, poiché il tempo che ci separa è poco”. Completano il podio dei 400 sl le brasiliane Gabrielle Roncatto in 4’07″21 e Costa De Oliveira in 4’07″63.
IL COLPO DEL DOTTORE E PANZIERA TERZA. E’ il Settecolli dei giovani, delle sorprese e dei ritorni come quello di Matteo Restivo che dalla corsia uno sorprende gli avversari e con un autorevolezza è padrone dei suoi 200 dorso. Il 30enne friulano ma da tempo di casa a Firenze – tesserato per RN Florentia, preparato da Paolo Palchetti – nuota in 1’57″42 ad oltre un secondo da suo record italiano di 1’56″29 stampato a Glasgow 2018 per il bronzo continentale. “L’avvicinamento al Settecolli non è stato dei migliori – sottolinea Restivo, laureato in Medicina e Chirurgia e primo sportivo italiano ad essere vaccinato contro il Covid – Ho avuto nei giorni scorsi un po’ di mal di gola e di raffreddore, forse a causa dall’aria condizionato. Non sono molto soddisfatto del tempo”. Completano il podio il britannico Luke Greenbank in 1’58″34 e il magiaro Benedek Kovacs in 1’58″50.
Tra le femmine doppietta inglese con Honey Osrin prima in 2’09″09 e Katie Shanahan seconda in 2’09″35. Terza una buona, ma non ancora sui suoi livelli, Margherita Panziera. La tricampionessa continentale – tesserata per Fiamme Gialle e CC Aniene e allenata da Gianluca Belfiore – tocca in 2’10″39. “Ho fatto il possibile questa sera e non so se basterà per la convocazione alle Olimpiadi – afferma la primatista italiana (2’05″56) – Io ho dato tutto quello che avevo e non ho rimpianti”.
THOMAS AL CENTESIMO E CODIA SALUTA. La normale amministrazione, che per altri sarebbe straordinaria, basta a Thomas Ceccon per vincere i 50 farfalla. Il 23enne di Schio, primatista italiano (22″68) e campione europeo – tesserato pr Fiamme Oro e Leosport, oro iridato a Fukuoka 2023 – nuota in 23″01, due centesimi più veloce dell’olandese Nyls Korstanje in 23″03. “Non sono soddisfatto del tempo e della nuotata – spiega il gigante azzurro – Non sto allenando molto i cinquanta e la farfalla in questo periodo. Adesso starò quattro settimane a casa e poi si parte per Parigi: non vedo l’ora di andare in Francia”. Completa il podio Lorenzo Gargani (CUS Udine) in 23″36.
Nella finale B davanti a tutti c’è Piero Codia (Esercito) che saluta il nuoto con un eccellente 23″55. Una carriera lunghissima quella del 34enne giuliano ma per tantissimi anni di casa a Roma. Codia è stato campione europeo dei 100 farfalla a Glasgow nel 2018 dove ha stabilito il record italiano di 50″64 tuttora imbattuto; plurimedagliato mondiale ed europeo in vasca lunga e corta; in nazionale assoluta per 12 anni, ha partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
Nei 200 farfalla altra doppietta britannica con Keanna Macinnes che in 2’08″88 batte la campionessa iridata di Doha 2024 Laura Stephens in 2’09″80; terza è la nipponica Airi Mitsui in 2’10″28.
REAZIONE FANGIO-GRAZIE DI TUTTO MARTINA. Nei 200 rana femminile, stravinti dall’olandese Tes Schouten in 2’21″48, ci sono concentrate tante sensazioni: il carattere da guerriera e il sorriso sempre contagioso di Francesca Fangio; la rabbia e l’emozione trattenuta a stento di Martina Carraro all’ultimo Settecolli e probabilmente gara di una carriera sempre di alto livello. Le due azzurre non sfigurano e chiudono rispettivamente al secondo e terzo posto ma con tempi che possono essere di peso differente, per un’eventuale chiamata olimpica da parte del direttore tecnico Cesare Butini che farà le dovute valutazioni nelle prossime ore. La 29enne di Livorno – tesserata per Esercito ed In Sport Rane Rosse e sesta agli europei di Roma 2022 – tocca in 2’23″91, con un velocissimo ultimo cinquanta in 37″37; la 30enne di Genova ma di casa ad Imola, dove vive con il marito Fabio Scozzoli – tesserata per NC Azzurra e allenata da Matteo Giunta – finisce in 2’24″92. Alla fine sensazioni opposte per le due ragazze italiane. “Ho sofferto un po’ in questi mesi, perché sapevo di valere un tempo del genere e l’attesa per il Settecolli è stata trepidante – afferma Fangio, seguita da Stefano Franceschi – Adesso vedremo se questa prestazione servirà per andare alle Olimpiadi”. Accanto a lei Carraro: “A caldo sono delusa, perché avevo la sensazione di poter valere qualche decimo in meno e quindi un tempo migliore. Non so che dire: io c’ho provato come sempre. Lo sport è così: ci sono gioie e dolori. Il nuoto mi ha dato tanto e penso di aver dato qualcosa. Sicuramente il prossimo anno non gareggerò e su questo non ci sono dubbi: ho bisogno di dedicare tempo e spazio alla mia famiglia e a tante cose che desidero fare”.
Martina Carraro è stata bronzo mondiale nei 100 rana a Gwangju 2019, plurimedagliata mondiale ed europea in vasca lunga e corta dove è stata campionessa continentale a Glasgow 2019 e Kazan 2021. Più volte primatista italiana, nonché campionessa italiana dai 50 ai 200 rana, ha esordito in nazionale assoluta ai mondiali di Roma 2009 e ha partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e Tokyo, nel 2021.
200 STILE LIBERO TEDESCHI MA BOOM D’AMBROSIO. Non delude le aspettative la finale dei 200 stile libero che regalano un podio extralusso e la scoperta di un talento che potrà dare molto in futuro, e non solo, al nuoto italiano. Vince il tedesco Lukas Mertens, per una favolosa tripletta dopo i successi nei 400 e negli 800, in 1’45″79; alle sue spalle gli inglesi James Guy in 1’46″21 e Duncan Scott in 1’46″62. Ma nel mondo dei big, dopo aver fatto grandi cose a livello giovanile come ai recenti Criteria, si affaccia con prepotenza Carlos D’Ambrosio che a diciassette anni stampa il tempone che gli vale il pass per la staffetta olimpica. Il campioncino scaligero – tesserato per Fondazione Bentegodi, allievo di Luca De Monte e di Emiliano Brembilla – vola con il personale in 1’46″78, che sbriciola l’1’48″80 siglato agli ultimi Assoluti e lo proietta dal quarantaduesimo al dodicesimo posto tra i performer italiani.
BENE RAZZO E SARA. Buone sensazioni e forma in crescita degli azzurri nei 200 misti. Il giapponese Daiya Seto – bronzo olimpico a Rio 2016 – è il più veloce tra i maschi in 1’57″66. Sul podio, però, sarà accompagnato da Alberto Razzetti e da Massimiliano Matteazzi. Il 25enne ligure di Lavagna e primatista italiano (1’57″13) – tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport – è secondo in 1’58″99; il 24enne di Montebelluna – tesserato per In Sport Rane Rosse e allievo di Federico Benda – terzo in 1’59″56.
Nella finale femminile si impone la britannica Abbie Wood, già velocissima in batteria, in 2’09″26, seguita dalla giapponese Yui Ohashi in 2’11″25 e da Sara Franceschi che sta ritrovando la giusta brillantezza dopo la preparazione in altura. La 25enne di Livorno – tesserata Fiamme Gialle e Livorno Acquatics, allenata, come Razzetti, dal padre Stefano e bronzo agli Europei di Roma 2022 – nuota in 2’11″75.
LEONE GIORGETTI. Trentacinque e la voglia matta di nuotare ancora e di vender cara la pelle ad avversari più giovani. Edoardo Giorgetti si gasa sempre allo Stadio del Nuoto ed è favoloso terzo nei 200 rana. Il 35enne marchigiano – tesserato per Esercito e CC Aniene, allenato da Christian Minotti e sesto ai Mondiali di Roma 2009 – chiude in 2’11″37. “ll nuoto è il mio grande amore ed ho sempre la stessa passione – sottolinea Giorgetti – Adesso scendono in acqua con meno aspettative ma paradossalmente arrivano risultati insperati. Sono emozionato”. Davanti a tutti ci sono gli olandesi Caspar Corbeau in 2’09″28 e Arno Kamminga – argento olimpico a Tokyo 2020 – in 2’10″59.
DE TULLIO D’APPALUSI. Non si fa mai trasportare dalla foga agonistica o da avversari arrembanti che poi raccoglie per strada bracciata dopo bracciata. Ascesa pazzesca quella di Luca De Tullio secondo nei 1500, che chiudono il 60esimo Settecolli, con un favoloso crono che vale il primato personale e non solo. Il 21enne di Bari – tesserato per Fiamme Oro e CC Aniene, allenato a Roma da Christian Minotti – nuota un super 14’48″77 che lo porta al quarto posto tra i performer italiani. Davanti al mezzofondista pugliese c’è solo il tedesco Florian Weelbrock – vice campione iridato e argento olimpico in carica – in 14’46″37; alle spalle invece l’irlandese e campione del mondo Daniel Wiffen in 14’53″29. “In questi giorni ho avuto delle sensazioni bellissime e mi sono fatto trascinare dall’atmosfera unica di questa piscina – sottolinea De Tullio, sabato secondo anche negli 800 – Ho abbassato notevolmente il mio personale e spero che ciò possa valere qualcosa di importante per me. Sono comunque felicissimo”. Reazione d’orgoglio per il campione olimpico, trimondiale e trieuropeo Gregorio Paltrinieri quinto. Il primatista italiano (14’32″80) e capitano azzurro – tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, preparato al Centro Federale di Ostia da Fabrizio Antonelli – tocca in 15’07″32. “Dopo aver vinto la dieci chilometri agli Europei di Belgrado non mi sono mai fermato e ho continuato ad allenarmi – sottolinea il 30enne di Carpi – Non posso essere brillante in questo periodo. Sono però contento di essere venuto al Settecolli e di aver avuto la conferma di essere capitano di una Nazionale fortissima e che alle Olimpiadi sono convinto darà grandi soddisfazioni”.
IL BILANCIO DI CESARE BUTINI. “Andiamo a giocarci qualcosa d’importante alle Olimpiadi. Mancano cinque settimane per affinare la preparazione. Alcuni ragazzi sono a buon punto con la condizione, altri un po’ indierto ma ci sta. Le sensazioni per Parigi sono decisamente buone. La squadra è praticamente fatta e nelle prossime ore chiuderemo le iscrizioni ed entro lunedì scioglieremo le riserve. I numeri saranno grosso modo gli stessi di Tokyo: quando portammo trentacinque atleti. Prestazioni notevoli sono arrivate dai big ma anche dai giovani: su tutti D’Ambrosio che, e posso già annunciarlo, farà parte della selezione olimpica. Saranno delle Olimpiadi di altissimo livello, perché sappiamo già che il resto del mondo andrà molto forte: come confermato dai vari trials”.
TOP PERFORMANCE. La miglior prestazione della 60esima edzione del trofeo Settecolli IP è di Sarah Sjostrom con il 23″75 nei 50 stile libero; secondo Thomas Ceccon con il 52″43 nei 100 dorso e terzo Florian Wellbrock con il 14’46″37 nei 1500.
TROFEO MARIO SAINI. La classifica per Nazioni è vinta dall’Italia con 72 punti; poi Olanda con 52 e Svezia con 50. Resta fuori dal podio, quarta, la Gran Bretagna con 43.

I podi della 3^ giornata
Domenica 23 giugno

50 stile libero fem
1. Sarah Sjostrom (Swe) 23″75 CR
2. Michelle Coleman (Swe) 24″59
3. Sara Curtis 24″64

200 dorso mas
1. Matteo Restivo 1’57″42
2. Luke Greenbank (Gbr) 1’58″34
3. Benedek Kovacs (Hun) 1’58″50

200 dorso fem
1. Honey Osrin (Gbr) 2’09″09
2. Katie Shanahan (Gbr) 2’09″35
3. Margherita Panziera 2’10″39

50 farfalla mas
1. Thomas Ceccon 23″01
2. Nyls Korstanje (Ned) 23″03
3. Lorenzo Gargani (CUS Udine) 23″36

200 farfalla fem
1. Keanna Macinnes (Gbr) 2’08″88
2. Laura Stephens (Gbr) 2’09″80
3. Airi Mitsui (Jpn) 2’10″28

200 rana mas
1. Caspar Corbeau (Ned) 2’09″28
2. Arno Kamminga (Ned) 2’10″59
3. Edoardo Giorgetti (Esercito/CC Aniene) 2’11″37

200 stile libero mas
1. Lukas Maertens (Ger) 1’45″79
2. James Guy (Gbr) 1’46″21
3. Duncan Scott (Gbr) 1’46″63
4. Carlos D’Ambrosio (Fondazione Bentegodi) 1’46″78 pp (precedente 1’48″40 del 08/03/2023 a Riccione)

400 stile libero fem
1. Simona Quadarella 4’06″43
2. Gabrielle Roncatto (Bra) 4’07″21
3. Costa De Oliveira (Bra) 

200 misti mas
1. Daiya Seto (Jpn) 1’57″66
2. Alberto Razzetti 1’58″99
3. Massimiliano Matteazzi 1’59″56

200 misti fem
1. Abbie Wood (Gbr) 2’09″26
2. Yui Ohashi (Jpn) 2’11″25
3. Sara Franceschi 2’11″75

1500 stile libero mas
1. Florian Wellbrock (Ger) 14’46″37
2. Luca De Tullio 14″48″77 pp (precedente 14’54″31 del 11/08/2023 a Dublino)
3. Daniel Wiffen (Irl) 14’53″39

Ufficio Stampa FIN