Ale Galan/Federico Chingotto e Ari Sanchez/Paula Josemaria conquistano il Foro Italico

Ale Galan e Federico Chingotto ce l’hanno fatta. Nel 2024 lo spagnolo e l’argentino erano già riusciti tre volte – in sei sfide – a battere i numeri uno Agustin Tapia e Arturo Coello, ma farlo a Roma vale di più. Perché al Foro Italico si gioca uno dei quattro Major, il più amato dai giocatori, e perché un palcoscenico come quello del Centrale rende tutto più speciale. Il tanto pubblico di Roma era dalla loro parte ed è stato accontentato con un successo per 6-3 1-6 6-1 carico di giocate spettacolari, di quelle che solo i più grandi sanno regalare. Onore agli sconfitti, ma stavolta il merito è tutto per i vincitori, superiori per buona parte delle quasi due ore di battaglia.

Come già successo in tutte (tranne una) le sfide fra le due coppie di punta, anche a Roma per decretare la migliore sono stati necessari tre set di bagarre ad alte velocità, con Chingotto onnipresente e Galan sempre pronto a fare male coi colpi da sopra la testa. Una delle differenze è stata lì, nel rendimento dei due giocatori di sinistra: Galan quasi perfetto, Tapia meno brillante del solito con lo smash, una delle sue armi migliori che per una volta gli ha regalato più dolori che gioie. Contro due giocatori nelle condizioni – fisiche, tecniche e mentali – di Galan/Chingotto è una carenza imperdonabile.

Per Ale e Federico quello romano è il quarto successo negli ultimi sei tornei, il primo Major. Un titolo che non cambia il ranking mondiale ma promette di spostare le gerarchie, perché Coello/Tapia sono sempre meno imbattibili e oggi il circuito ha trovato due leader altrettanto validi. Ne guadagna il padel, con uno show sempre al top, e sono pronti a guadagnarne anche lo spagnolo e l’argentino: le prime due edizioni del BNL Italy Major hanno detto che chi vince a Roma chiude l’anno al numero uno.

L’assenza del duo Brea/Gonzalez le ha aiutate, la sconfitta in semifinale di Triay/Fernandez pure, ma Ari Sanchez e Paula Josemaria non hanno voluto accontentarsi di una vittoria normale, quasi già scritta alla vigilia. Così, per legittimare il loro primo trionfo nel BNL Italy Major del Foro Italico, le numero uno del mondo hanno sfoderato una prestazione di altissimo livello nella finale contro le veterane Lucia Sainz e Patty Llaguno, bravissime ad arrivare a giocarsi il titolo a 78 anni in due ma incapaci di reggere il ritmo imposto dalle più forti in un duello risolto in soli 54 minuti, col punteggio di 6-1 6-0.

Non sempre le due spagnole riescono a proporre un padel tanto brillante, motivo per il quale il duo Brea/Gonzalez ha messo il numero uno nel mirino (anche se l’assenza a Roma diventerà pesantissima), ma quando sono così ispirate serve un’impresa per fermarle. In difesa coprono alla perfezione ogni angolo del campo, quando accelerano fanno male e soprattutto riescono a sbagliare molto poco anche a ritmi molto alti. La prova è nelle statistiche della finale: in due set hanno trovato la bellezza di 32 colpi vincenti e commesso appena 6 errori gratuiti, dominando dalla prima all’ultima palla.

Per Sanchez e Josemaria, che nella prima edizione del Major di Roma (2023) si arresero al fotofinish nella finale contro Ortega/Triay, è il trentesimo successo insieme nel Tour maggiore, il quarto della stagione dopo quelli di Riyadh, Doha e Mar del Plata. Ma soprattutto è il terzo Major consecutivo nel circuito Premier Padel, il secondo di una stagione che le vede dunque in corsa per un possibile Grande Slam del padel. Proveranno a completarlo in autunno, fra Parigi (da campionesse in carica) e Acapulco. Il livello mostrato a Roma dice che nulla è impossibile.