60° Settecolli IP – Day 2 – Record italiano 50 dorso eguagliato da Michele Lamberti

Il record italiano eguagliato da Michele Lamberti nei 50 dorso; la rinascita di uno strepitoso Giacomo Carini nei 200 farfalla; il ruggito di Alessandro Miressi nei 100 stile libero; e i bis nella rana di  Benedetta Pilato e Nicolo Martinenghi e nel mezzofondo di Simona Quadarella. Tanti racconti e tutti importanti nella seconda giornata della 60esima edizione degli Internazionali di nuoto – Trofeo Sette Colli IP, in programma fino a domenica 23 giugno allo Stadio del Nuoto di Roma.  L’entusiasmo del pubblico che gremisce lo Stadio del Nuoto è incontenibile per le stelle del nuoto azzurro. Ad assistere alle gare e ad effettuare le premiazioni, accompagnato dal presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli, anche il vicepresidente del Consiglio e ministro  degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. 

LA RIVINCITA DELL’AVVOCATO CARINI. Il suo talento non è mai stato in discussione. Spesso però nel momento di spiccare il volo verso il gotha del nuoto è stato fermato da infortuni che avrebbero annichilito tutti. Giacomo Carini fa saltare il banco nei 200 farfalla e al termine di una finale monstre, si prende lo scettro del Settecolli numero sessanta, nuotando a sei centesimi dal record italiani di Federico Burdisso (Esercito/Aurelia Nuoto) che, invece, non va oltre il secondo posto in 1’55″20. Il 27enne piacentino – tesserato per Fiamme Gialle e Can. Vittorino da Feltre, laureato in giurisprudenza – tocca con un formidabile 1’54″34, nel quale emergono il terzo cinquanta in 30″11 e l’ultimo in 30″24, che ovviamente depenna il primato personale di 1’55″17. “Stavo lavorando a questo risultato da anni e pensavo che non sarei mai riuscito a scendere sotto l’1’55” – racconta Carini, alleanto al Centro Federale di Verona da Matteo Giunta – Il nostro sport è fatto di tante piccole sensazioni e quando diventano grandi capitano cose straordinarie come questa. Grazie anche allo Stadio del Nuoto perché è magico gareggiare qui, con questo pubblico”. Sul gradino più alto del podio sale, in una specialità non sua, Alessandro Ragaini (Carabinieri/Team Marche) con il primato personale in 1’56″28.
MICHELE COME THOMAS DA RECORD. Compagni d’allenamento al Centro Federale di Verona, seguiti da Alberto Burlina, amici per la pelle e adesso insieme divideranno anche il record italiano dei 50 dorso. Vince la finale un pazzesco Michele Lamberti, ormai completamente a suo agio in vasca lunga, in 24″40 che eguaglia il record siglato dal “gemello diverso” Thomas Ceccon, secondo in 24″55, per il titolo europeo a Roma 2022. Il 23enne bresciano – figlio del campione del mondo Giorgio e della stileliberista Tania Vannini e fratello di Noemi e Matteo – toglie sette centesimi al personale di 24″47, siglato agli Assoluti di Riccione lo scorso 5 marzo. Michele e Thomas escono dall’acqua ridendo e scherzando tra di loro. “Eguagliare il record di Thomas è motivo d’orgoglio – sottolinea Lamberti junior, tesserato per Fiamme Gialle e GAM Team, settimo ai Mondiali di Doha – Era importante in questa occasione di aver compiuto passi in avanti in vasca lunga e mi sembra di averne fatti”. Gli fa eco il 23enne di Schio che non si demoralizza assolutamente: “Michele se lo meritava. Ha una delle migliori partenze al mondo nei 50 e la sua vittoria è meritatissima. Sono soddisfatto del mio tempo che è già consistente”.
MIRE SORNIONE E VINCENTE. Come spesso gli capita è sornione alla viglia dei grandi eventi; poi però quando entra in acqua tutti si accorgono della sua presenza e soprattuto della sua straordinaria seconda parte di gara. Il vice campione del mondo Alessandro Miressi, ancora non brillante in acqua, si prende la corona di re dei 100 stile libero, regalandosi anche il primato della manifestazione. Il 26enne piemontese e primatista italiano (47″45) – tesserato per Fiamme Oro e CN Torino, allenato da Antonio Satta, alle Olimpiadi di Tokyo argento con la staffetta veloce e bronzo con la 4×100 mix – vince in 48″06 (precedente 48″10 di David Popovici del 2023), con il solito ritorno sensazionale in 24″92, che gli consente di mettersi alle spalle il britannico Matthew Richards (48″45) e il brasiliano Guilherme Santos (48″40). “Speravo di scendere sotto i 48″ ma ci sono andato vicino – afferma il velocista sabaudo – Alle Olimpiadi dovrò andare molto più veloce. C’è tempo per essere al top tra cinque settimane; sono decisamente ottimista”.
SUPERBENNY E TETE BIS. La rana parla solo una lingua l’italiano e ha solo due principali attori: Benedetta Pilato e Nicolò Martinenghi che, dopo aver dominato nella giornata d’apertura i 100, concedono l’atteso, ma mai scontato, bis nei 50. La 19enne tarantina – seguita da Satta e sempre sul podio dai Mondiali di Gwangju 2019 – firma un facile 29″71 e non può che sorridere, dopo aver vinto nella doppia distanza con il record italiano (1’05″44). “E’ stata l’ennesima riconferma che anche su questa distanza stiamo lavorando bene – afferma Pilato, tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene e argento europeo a Roma 2022 – E’ la trentaduesima volta sotto i trenta secondi per me: un dato niente male”. Fanno compagnia a SuperBenny sul podio la svedese Sophie Hansson in 30″68 e Lisa Angiolini (Carabinieri/Virtus Buonconvento) in 30″70.
Neanche il tempo di bere un bicchier d’acqua e di far calare l’adrenalina, che Benedetta Pilato è emulata dal collega Nicolò Martinenghi. Il primatista italiano (26″33) – tesserato per CC Aniene e preparato da Marco Pedoja, campione europeo e vice campione del mondo in carica – tocca in 26″65, leggermente peggio rispetto al mattino quando aveva chiuso in 26″55 ma quanto basta per battere due compagni di squadra. Secondo è, infatti, un gasata Ludovico Blu Art Viberti – tesserato per CN Torino e seguito da Antonio Satta – con il primato personale in 26″80 (precedente 26″91); sopra i 26″ ma terzo Simone Cerasuolo (Fiamme Oro/Imolanuoto) in 27″05. “Questa mattina mi sentivo più naturale in acqua, più sciolto – ammette Martinenghi – Penso sia normale dopo aver passato tanto tempo in quota. Gareggiare e vincere aiuta molto il morale comunque e farlo allo Stadio del Nuoto è il massimo per noi italiani”.
QUADARELLA ESALTANTE. Altra finale, altra vittoria davanti al suo pubblico per Simona Quadarella. La regina del mezzofondo mondiale, dopo aver dominato i 1500 venerdì, si ripete negli 800 stile libero.
La campionessa continentale e iridata nonché bronzo olimpico in carica – tesserata per CC Aniene e allenata da Christian Minotti – non lascia scampo alla concorrenza e chiude con il record della manifestazione in 8’18″95 che cancella l’8’20″70 siglato nel 2008 da Alessia Filippi, precedendo le tedesche Isabel Marie Gose in 8’19″20 e Leonie Maertens in 8’27″92. “Non mi aspettavo questo tempo, perché mi sentivo stanca dopo i 1500 – spiega Quadarella – la presenza della Gose accanto a me, lei è più ottocentista, mi ha aiutata ad essere più veloce. Alla fine 8’18 non è malissimo”.
Negli 800 stile libero maschili brilla un bravissimo Luca De Tullio superato solamente dal tedesco Lukas Maertens in 7’43″52 ma che batte l’irlandese e campione del mondo Daniel Wiffen terzo in 7’46″83. Il 21enne pugliese – tesserato pe Fiamme Oro e CC Aniene, preparato sempre da Minotti – nuota il primato personale in 7’45″80 che lima il 7’46″52 stampato per il settimo posto ai Mondiali di Doha. “Non pensavo proprio di andare così forte – racconta il mezzofondista pugliese – In acqua però le sensazioni sono state veramente buone ed è venuto fuori un eccellente crono”.
Lontano dai suoi standard, ma per aver caricato dopo l’oro nella 10 chilometri in acque libere ai recenti Europei di Belgrado, il vincitore di tutto Gregorio Paltrinieri. Il 30enne di Carpi, campione europeo e bronzo iridato in carica – tesserato per Fiamme Oro e Coopernuoto, seguito al Centro Federale di Ostia da Fabrizio Antonelli – chiude con un modesto, per lui, 8’02″98 che lo pone distante dal vertice ma nulla di preoccupante. “Ho dato tutto quello potevo, considerando che in vista del doppio impegno olimpico ho ripreso ad allenarmi intensamente . spiega il campionissimo azzurro – Domani farò comunque i 1500, perché rappresentano un ulteriore test”.
FRANCESCHI OLTRE LA FATICA. E’ scesa dall’altura, dopo quasi un mese passato ad allenarsi a Livigno non senza qualche intoppo causato da un violento virus intestinale, qualche giorno ma ha voluto essere presente al Settecolli. Sara Franceschi con l’orgoglio e la classe che la contraddistinguono si prende un ottimo secondo posto nei 400 misti, battuta solamente dall’irlandese Ellen Walshe in 4’37″18. La 25enne livornese – allenata dal papà Stefano, bronzo iridato a Doha 2024 e quarta gli Europei di Roma 2023 – nuota un discreto 4’38″77, considerando il momento della stagione e le cinque settimane che la separano dall’appuntamento olimpico. “E’ stata una finale di altissimo livello. Mi sono accorta dell’irlandese solo all’ultima virata – spiega la mistista toscana, tesserata per Fiamme Gialle e Livorno Acquatics – Ho avuto buone indicazioni in vista delle Olimpiadi e anche il dolore alla spalla, che ormai mi attanaglia da tempo, mi sta dando meno fastidio”. Sul gradino più basso del podio sale la britannica Freya Colbert in 4’40″15.
Prestazione super tra i maschi del giapponese e bronzo olimpico Daya Seto. Il 30enne di Moroyama – bronzo ai Mondiali di Doha 2024 – impressiona con un superbo in 4’09″68 che scava il solco rispetto alla concorrenza che viaggia a quasi cinque secondi di distanza; l’immediato inseguitore, infatti, è il britannico, ma ormai di casa a Livorno dove è seguito dallo stesso Stefano Franceschi, Max Litchfield in 4’14″51; terzo posto per lo scozzese Charlie Hutchison in 4’14″90.
FARFALLA NASCENTE. Una bella e avvincente finale dei 100 farfalla apre la calda serata romana. A vincerla, al termine di un ultimo cinquanta spumeggiante, è la campionessa europea Louise Hansson. La 28enne svedese – bronzo mondiali in carica – tocca in 57″34 contro il 57″36 della giapponese Rikako Ikee cui non basta un ritorno in 30″54. Alle loro spalle, però, emerge prepotentemente il talento di Viola Scotto di Carlo che bissa il terzo posto dei 50, scende per la prima volta in carriera sotto i 58″ e spera a questo punto in una chiamata “olimpica” insperata alla vigilia. La 21enne partenopea – tesserata per Napoli Nuoto e seguita da Ottorino Altieri e Fabrizio Fusco – nuota in 57″87 (prec. 58″49), con un passaggio controllato in 27″20 e un secondo cinquanta garibaldino in 30″67. “Questa mattina mi sentivo stanca – afferma la delfinista napoletana – Ho sfruttato le ore che mi separavano dalla finale per riposare un po’. Sono emozionata per il tempo e per la gara, andata oltre le aspettative”.
100 DORSO OLANDESI. Si colorano d’orange i 100 dorso. Si impone Kira Toussaint – campionessa continentale in vasca corta – in 1’00″13, venti centesimi più veloce della connazionale Maaike De Waard in 1’00″33; alle loro spalle la britannica Kathleen Dawson in 1’00″83. La prima delle italiane è Federica Toma (Carabinieri) in 1’01″27.
SARAH UBER ALLES. Regalano vibrazioni, tempi d’eccellenza e un podio extralusso i 100 stile libero. Si prende lo scalpo della gara regina, una delle regine del sessantesimo Settecolli. Vale a dire la fuoriclasse svedese Sarah Sjostrom. La 31enne di Salem – novantacinque medaglie tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei – si impone con il record della manifestazione in 52″57, che ritocca di sette centesimi il 52″64 siglato nel 2023 dall’hongkonghese e vice campionessa olimpica Siobahn Haughey seconda in 52″78. Terza è la britannica Anna Hopkin in 53″53. Ottima quinta Sofia Morini. La 21enne di Reggio Emilia – tesserata per Esercito ed NC Azzurra 91, altra allieva di Stefano Franceschi – nuota il primato personale in 53″92 (precedente 54″21).

I podi della 2^ giornata
Sabato 22 giugno

100 farfalla fem
1. Louise Hansson (Swe) 57″34
2. Ikee Rikako (Jpn) 57″36
3. Viola Scotto di Carlo 57″87

200 farfalla mas
1. Giacomo Carini 1’54″34 pp (precedente 1’55″17 del 16/08/2022 a Roma)
2. Federico Burdisso 1’55″20
3. Alessandro Ragaini 1’56″28 pp (precedente 1’57″79 del 09/09/2023 a Netanya)

100 dorso fem
1. Kira Toussaint (Ned) 1’00″13
2. Maaike De Waard (Ned) 1’00″33
3. Kathleen Dawson (Gbr) 1’00″83

50 dorso mas
1. Michele Lamberti 24″40 RI= (precedente 24″40 di Thomas Ceccon del 15/08/2022 a Roma) – pp (precedente 24″47 del 04/03/2024 a Riccione)
2. Thomas Ceccon 24″55
3. Guilherme Basseto (Bra) 24″86

400 misti fem
1. Ellen Walshe (Irl) 4’37″18
2. Sara Franceschi 4’38″77
3. Freya Colbert (Gbr) 4’40″15

400 misti mas
1. Daiya Seto (Jpn) 4’09″68
2. Max Litchifield (Gbr) 4’14″51
3. Charlie Hutchinson (Sco) 4’14″90

100 stile libero fem
1. Sarah Sjostrom (Swe) 52″57 CR
2. Siobahn Haughey (Hkg) 52″78
3. Anna Hopkin (Gbr) 53″53
5. Sofia Morini 53″92 pp (precedente 54″21 del 24/03/2023 a Riccione)

100 stile libero mas
1. Alessandro Miressi 48″08 CR
2. Matthew Richards (Gbr) 48″45
3. Guilherme Santos (Bra) 48″80

50 rana fem
1. Benedetta Pilato 29″71
2. Sophie Hansson (Swe) 30″68
3. Lisa Angiolini 30″70

50 rana mas
1. Nicolò Martinenghi 26″65
2. Ludovico Blu Art Viberti 26″80 pp (precedente 26″91 del 30/11/2023 a Riccione)
3. Simone Cerasuolo 27″05

800 stile libero fem
1. Simona Quadarella 8’18″95 CR
2. Isabel Gose (Ger) 8’19″20
3. Leonie Maertens (Ger) 8’27″92

800 stile libero mas
1. Lukas Maertens (Ger) 7’43″52
2. Luca De Tullio 7’45″80 pp (precedente 7’46″52 del 13/02/2024 a Doha)
3. Daniel Wiffen (Irl) 7’46″83

Ufficio Stampa FIN