SIC 58, finalmente un GP da raccontare
Finalmente un GP che ho voglia di rivivere raccontandolo in queste righe, un’Austria tutta da goderci quella appena passata.
A parte i 105° e gli alberghi difficili da trovare come le mascherine ai tempi della pandemia (strutture che in Romagna non potrebbero mai avere la licenza per restare aperte) la bellezza del circuito immerso nel verde della Stiria e questi numeri hanno subito compensato i nostri disagi.
Uno dei nostri migliori week end: 1 pole position 2 podi con la MotoE e una gara top di Rossi in moto3!
Ma andiamo per ordine, Zannoni si è risvegliato ha fatto delle prove bellissime confermandosi nelle gare. In gara1 si è conquistato il 3° posto, correndo una gara pazzesca, il suo primo podio, siamo molto molto soddisfatti. Idem in gara2 giocandosi però il 2° posto fino all’ultimo, vincitore di entrambe le gare, il nostro “compagno di merende preferito” Mattia Casadei. Nonostante la rivalità lo considero ancora il mio bimbo, uno di famiglia, è cresciuto con noi, viene a trovarci a casa… ha corso bene, se le è meritate!
Manfredi non è stato invece brillante come al solito ma l’asfalto in modalità barbecue non l’ha aiutato, sappiamo bene che la sua specialità è il bagnato. E’ un pilota che potrebbe puntare a stare sempre nei primi cinque ma deve ancora capire delle cose quando si tratta di gareggiare su terreno asciutto.
Dopo un sabato così avvincente, al podio ci si abitua in fretta ragazzi… mi aspettavo una gara sprintosa anche da parte di Rossi che partiva in 2° fila con il 6°tempo e… non mi ha deluso! Ci ha regalato una gara da “oggi non si molla niente” finendo 6° in mezzo a un mucchio di KTM e l’unica Honda nelle prime dieci posizioni. Bello!
Toba ha fatto il suo senza troppi sforzinon era a suo agio, un po’ impreciso un pò scostante. Quest’anno il “motomercato” è partito carico in più la rincorsa alla Moto2, forse l’hanno un po’ distratto ma ha finito comunque in zona punti.
Ci stiamo preparando per Barcellona, per poi chiudere l’estate con il caotico GP di San Marino che seppur per noi sia uno dei gironi dell’inferno di Dante rimane il nostro GP di casa, il nostro Gran Premio del cuore.
Poi si apriranno le danze e via un altro tour de force, i mesi successivi verremo catapultati in India e nel cuore del Sud Est Asiatico.