Il Frosinone batte l’Ascoli per 2-0, la Serie A è sempre più vicina
Tutto in 90’: il Frosinone batte 2-0 l’Ascoli, sfiora a ripetizione il 3-0, domina e mette l’ultima ipoteca sulla promozione in serie A. Un gol di Lucioni a 4’ dal 45’ e il 2-0 di Mulattieri al 4’ della ripresa (che poi si fa male e deve uscire) possono bastare a chiudere i giochi. Canta la Nord “la capolista se ne va”, i giallazzurri ipnotizzano i marchigiani, graziati a ripetizione.
Primo tempo molto tattico, gara chiusa che ha dato l’impressione di aprirsi in rarissime occasioni: un pallone ghiotto per Insigne spedito in Curva, un tiro di Collocolo che ha sfiorato il palo e un tiro di Mulattieri alto da 4 metri. Nel finale, con i giallazzurri avanti, Ravanelli mura Forte imbucato in verticale da una giocata di Caligara. Nella ripresa la squadra di Grosso ha allentato il freno a mano e per i ragazzi di Grosso è stato come correre in discesa. L’unico rammarico l’infortunio muscolare occorso a Mulattieri.
A fine gara le parole di mister Fabio Grosso.
Mister, non riusciamo a gioire fino in fondo per questa vittoria, c’è stato l’infortunio di Mulattieri. Aspettando gli esami strumentali, cosa ci può dire?
“La giornata era perfetta, peccato che perdiamo Samuele e non sono ottimista per lui. Nei prossimi giorni valuteremo bene quello che è successo. Penso che si sia fatto male ma aspettiamo ad esprimerci compiutamente. Ci dispiace tanto, è il nostro capocannoniere ma come dico sempre ho fiducia nella nostra squadra. Mi piace fare le scelte, mi piacere avere tutti a disposizione ma ho fiducia in tutti”.
Una parte del primo tempo un po’ bloccata, poi è cambiato tutto dopo il gol di Lucioni. Ravanelli, parlando di singoli, è stato autore di una prova mostruosa…
“Le partite sono difficili, equilibrate e lo dico da sempre. Loro ci tenevano questi tre giocatori offensivi a ridosso della difesa, dovevano essere bravi nelle scalate difensive sulle loro combinazioni. E non era facile andare a cercarli davanti. Delle volte siamo usciti un po’ ritardo ed hanno trovato spazio con le mezze ali che scaricavano sui loro compagni d’attacco. Ma una volta fatto quel bellissimo gol di Fabio, grande nella determinazione e la ferocia con la quale ha attaccato il pallone, la partita si è messa sui binari giusti. Quel gol è anche l’emblema di Lucioni e di tutto il Frosinone. Poi abbiamo avuto anche l’opportunità di rendere il punteggio più ampio dopo il 2-0 ma la bravura è stata anche quella di non concedere nulla all’avversario”.
Era una partita importantissima. Il Frosinone legittima questa giornata con una serie di numeri statistici importanti, il numero di vittoria, la miglior difesa e il miglior attacco. E il Genoa che è tornato più indietro. In sostanza meritiamo più del Genoa il primato?
“I numeri dicono che stiamo facendo qualcosa di molto grande. Bisogna mantenere l’equilibrio giusto senza fare voli pindarici inutili. Ancora non basta, le altre corrono e allora dobbiamo focalizzarci sulle gare che arrivano, lo faremo anche questa settimana pensando ad un Cagliari molto forte. Ma sappiamo di avere le qualità per mettere in difficoltà tutti gli avversari, come abbiamo fatto anche oggi”.
Come mai ha deciso di rimettere Bidaoui, come è nata la scelta di Oyono a sinistra e perché Frabotta non era nemmeno in panchina?
“Penso sempre di mettere in campo i giocatori che stanno meglio. E i 5 cambi sono sempre molto pesanti con la nostra rosa. Bidaoui mi è piaciuto molto, sa riconoscere gli spazi. Come sono stati bravi Caso quando è entrato e Oyono nell’arco di tutta la gara. L’ho preferito perché mi serviva uno di gamba in una delle due fasce. Frabotta in tribuna perché una volta scelto Oyono a sinistra e Sampirisi a destra, avevamo Cotali e Monterisi e quindi eravamo coperti”.
Due aspetti sono piaciuti: la costruzione dal basso e il coinvolgimento dei terzini.
“Giocavamo contro una squadra che ci permetteva di trovare lo spazio sull’esterno. Delle volte avremmo potuto prenderlo guadagnando campo senza il pallone tra i piedi ma quelle sono cose che si possono migliorare. E poi i miei ragazzi mi sono piaciuti nel finale quando non abbiamo forzato le giocate ma siamo andati a cercare i nostri giocatori liberi dietro sul loro tentativo di pressing. E si sono aperti gli spazi per entrare, peccato non aver sfruttato le occasioni che abbiamo avuto. Ma ci prendiamo questa vittoria, ce la teniamo stretta e la mettiamo da parte come abbiamo fatto sempre finora. C’è ancora da pedalare e vogliamo continuare a farlo”.
Il Tabellino
FROSINONE (4-3-3): Turati; Sampirisi, Lucioni, Ravanelli, Oyono; Rohden (41’ st Garritano), Mazzitelli (25’ st Kone), Boloca; Insigne (25’ st Caso), Mulattieri (11’ st Moro), Bidaoui (25’ st Baez).
A disposizione: Loria, Kujabi, Gelli, Kalaj, Cotali, Monterisi Borrelli.
Allenatore: Grosso.
ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Donati, Quaranta (14’ st Bellusci), Botteghin, Falasco (21’ st Giordano); Collocolo, Buchel (14’ st Marsura), Caligara; Mendes (26’ st Lungoyi); Forte, Dionisi (21’ st Gondo).
A disposizione: Guarna, Adjapong, Falzerano, Eramo, Proia, Palazzino, Giovane.
Allenatore: Breda.
Arbitro: signor Alberto Santoro di Messina; assistenti sigg. Antonio Vono di Soverato (Catanzaro) e Davide Miele di Torino; Quarto Uomo sìg. Niccolò Turrini di Firenze; Var sig. Aleandro Di Paolo di Avezzano (AQ), Avar sig. Salvatore Longo di Paola (Cs).
Marcatore: 41’ pt Lucioni (F), 4’ st Mulattieri (F).
Note: spettatori totali: 11.476; abbonati: 3.047; biglietti venduti: 8.429 (di cui 1.121 ospiti); Totale incasso compreso rateo abbonamenti: 87.575,00; angoli: 4-2 per il Frosinone; ammoniti: 39’ st Caligara (A); recuperi: 2’ pt; 5’ st.
Ufficio Stampa Frosinone Calcio