“Sempre in piedi”. Nicola Codega al Wheelchair Tennis Tour
A margine del Wheelchair Tennis Tour, che dal 7 al 9 Ottobre ha fatto tappa a Civitavecchia, ci siamo intrattenuti con Nicola Codega, uno dei partecipanti italiani, per un breve scambio di idee.
Nicola ha praticato atletica leggera a livello agonistico fino al momento dell’incidente che lo ha privato dell’uso delle gambe. Nonostante un numero infinito di interventi chirurgici che avrebbe fiaccato la maggioranza delle persone, ma non lui, oggi gioca a tennis, pratica vela, sci e addirittura volo in ultraleggero e, come se non bastasse, è attivamente impegnato per la tutela dei diritti delle persone disabili.
“Nicola, al termine di questa stupenda manifestazione sportiva, ti va di spiegare in poche parole il suo significato?” – gli abbiamo chiesto
“Per me questo torneo è stato un’occasione per ritrovare amici, per confrontarsi, per sfidarsi. Abbiamo tutti subito un trauma, chi più grave, chi meno, ma tutti abbiamo anche la voglia di riscattarci, di sfidarci, perché lo sport scorre nelle nostre vene. Perché con lo sport abbiamo vinto la nostra sfida con la vita che sembrava averci voltato le spalle. Tutto si spiega in una sola parola, che oggi va tanto di moda: “RESILIENZA”. Non è altro che la capacita di reagire a un trauma e di trasformarlo in un’opportunità, per dimostrare quanto valiamo come persone, come esseri umani”
Nicola è anche autore di un libro intitolato “Sempre in piedi”. Dalla prefazione, scritta da Gigi Buffon, traiamo un piccolo brano:
“Nicola ha preferito scegliere la strada della ricostruzione. Ha ricostruito se stesso, la sua vita e il suo mondo, ripartendo da una sedia rotelle senza mai sedersi, perché in lui non c’è traccia di commiserazione, perché non ha permesso neppure al destino di placare le sue passioni, di cambiarlo nel suo essere, né soprattutto di fermarlo.
Corri Nicola!”