Sette Colli. Fangio da record. Tanta qualità. Trofeo all’Italia
Roma, 27 Giugno 2021
La Gallery Fotografica della terza giornata
Anche le serie lente dell’ultima giornata della 58esima edizione del trofeo Sette Colli / Internazionali di Nuoto hanno come protagonisti atleti noti al panorama internazionale. Mireia Belmonte Garcia torna a nuotare nella gara dell’oro olimpico di Rio, i 200 farfalla, in 2’13″63. Verso gli Eurojunior, previsti allo Stadio del Nuoto di Roma dal 6 all’11 luglio, il giovane Lorenzo Galossi registra il personale nei 200 stile libero in 1’50″47. Dopo il record indiano siglato nei 200 farfalla, Sajan Prakash si ripete nei 200 stile libero in 1’49″73. Grande attesa per la terza sessione pomeridiana che prevede alle 18:30, in diretta su Rai Sport, le finali dei campioni. Seguono i migliori tempi del mattino.
50 stile libero F
Leyre Casarin (Team Veneto) 26″09
Martina Franconetti (Team Veneto) 26″29
200 dorso F
Elisa Maloni (UISP Nuoto Valdimagra) 2’16″42
Anna Conti (Sport Full Time – Sassari) 2’17″38 pp (prec. 2’18″97)
200 farfalla F
Mireia Belmonte Garcia (Esp) 2’13″63
Anna Porcari (Team Veneto) 2’16″00
200 rana F
Kajsa Stina Colleou (Nor) 2’28″40 pp (prec. 2’28″78)
Martina Cavagnoli (Nuoto Cl.Azzurra 91) 2’31″01 pp (prec. 2’32″10)
400 stile libero F
Sveva Schiazzano (Nuotatori del Golfo VDG) 4’17″59
Giorgia Tononi (GAM Team Brescia) 4’18″16
200 misti F
Hanna Bergman (Swe) 2’18″10 pp (prec. 2’20″09)
Lisa Nystrand (Swe) 2’19″37
200 dorso M
Federico Turrini (Esercito – Livorno Aquatics ssd) 2’03″33
Ruben Chiostri (RN Florentia) 2’03″67
50 farfalla M
Eugenio Vecchietti (Vela Nuoto Ancona) 24″41 pp (prec. 24″61)
Ari-Pekka Liukkonen (Fin) 24″47
200 rana M
Adam Paulsson (Swe) 2’12″42
Jolann Bovey (Sui) 2’13″47
200 stile libero M
Richard Marton (Hun) 1’49″70
Sajsan Prakash (Ind) 1’49″73 pp (prec. 1’50″73)
Lorenzo Galossi (Aurelia Nuoto) 1’50″47 pp (prec. 1’51″18)
200 misti M
Gal Cohen Groumi (Isr) 1’59″56 pp (prec. 2’00″48)
Carles Coll Martì (Esp) 2’00″30 pp (prec. 2’00″32)
1500 stile libero M
Anton Oerskov Ipsen (Den) 15’18″06
Dario Verani (Esercito) 15’42″34
Francesca Fangio cancella il record italiano dei 200 rana di Ilaria Scarcella che durava da 12 anni. Alessia Polieri conquista la sua prima medaglia al Sette Colli vincendo i 200 farfalla davanti a Katinka Hosszu. Federica Pellegrini potrebbe aver nuotato l’ultima gara allo Stadio del Nuoto – quello dei suoi successi ai mondiali di Roma 2009 – nei 50 stile libero con campionesse olimpiche con cui ha condiviso una carriera come la svedese sarah Sjoestroem e l’olandese Ranomi Kromowidjojo e con la danese Pernille Blume e dà un’arrivederci ammantato di mistero; Stefano Di Cola vince i 200 e guida le speranze degli staffettisti olimpici; Sara Franceschi sfiora di un centesimo il record italiano dei 200 misti e si lascia alle spalle la primatista mondiale Katinka Hosszu; Simona Quadarella segna la tripletta nello stile libero, come agli europei di Glasgow 2018 e Budapest 2021. Tante star internazionali che si succedono tra corsie e podi che sembrano quasi gare olimpiche, antipasto anche della prossima edizione dei campionati europei che si celebrerà dall’11 al 22 agosto proprio tra Foro Italico (nuoto, sincro e tuffi), Ostia (fondo) e centro città (tuffi dalle grandi altezze).
L’ultima giornata del 58° Trofeo Sette Colli – Internazionali di nuoto è tutta col piede schiacciato sull’acceleratore. Francesca Fangio vince i 200 rana con 2’23”06, si migliora oltre un secondo rispetto all’europeo e sgretola il precedente record italiano, datato 30 luglio 2009 e stabilito da Ilaria Scarcella con il costume gommato in questa stessa piscina (2’23”32). “Dopo i 100 di venerdì un po’ me lo aspettavo – sorride la livornese di 26 anni, tesserata con la In Sport Rane Rosse, sesta agli Europei di Budapest, allenata da Renzo Bonora – Avevo testato che la condizione era ottima. Arrivare in forma non era facile, ma ce l’ho fatta. Sono al settimo cielo. Con Ilaria siamo molto amiche e lei me lo diceva sempre che ce l’avrei fatta. Le faccio comunque i miei complimenti perché un record così era difficile da battere”.
A sorpresa Alessia Polieri, che finora al Sette Colli non era mai salita sul podio, sfata il tabù nel modo in cui forse non poteva neanche immaginare. Nei 200 farfalla è d’oro battendo addirittura Katinka Hosszu: 2’08”80 contro 2’09”19, con Ilaria Cusinato terza in 2’09”70. “Sono molto contenta perché finalmente, dopo tanto tempo, sono riuscita a nuotare come desideravo – commenta l’atleta di Fiamme Gialle e Imolanuoto – La prestazione mi soddisfa. Ho avuto tante difficoltà, come un po’ tutti noi in questo periodo particolare. Sono contenta di essere tornata sui miei tempi. Non avevo mai preso una medaglia al Sette Colli, la prima è d’oro e ho battuto Katinka. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto”.
Non è una sorpresa, invece, l’affermazione di Sara Franceschi nei 200 misti. La 21enne di Livorno – tesserata per Fiamme Gialle e Livorno Aquatics, seguita dal papà e tecnico federale Stefano Franceschi – che agli europei di Budapest è stata quinta nei 400 misti e quarta nei 200 misti, ferma il cronometro dopo 2’10”26 che vale il primato personale ma si ferma ad un centesimo dal record italiano che Ilaria Cusinato aveva stabilito a Glasgow 2018 conquistando la medaglia d’argento alle spalle di Iron Lady Katinka Hosszu. “Un centesimo mi va un po’ di traverso ma sono venuta per confrontarmi con le altre in vista delle Olimpiadi. Le sensazioni sono state buone. Adesso manca un mese e continueremo a lavorarci. Ho fatto un bel salto di qualità in quest’ultimo periodo e devo ringraziare tutti, dal mio babbo allenatore, al preparatore atletico, al nutrizionista, alle mie società e alla Federazione”.
Tutta la gioia e tutto l’orgoglio olimpico negli occhi di Stefano Di Cola che nei 200 stile libero è secondo con 1’46”84, dietro all’ungherese Kristof Milak che vince col record della manifestazione (1’46”39), e guadagna un posto nella staffetta 4×200 stile libero azzurra a Tokyo. Primato personale e crono che lo proietta al nono posto tra le migliori prestazioni italiane di sempre. “È stata una gara molto divertente, eravamo tutti sulla stessa linea. Ovviamente puntavo a fare il tempo per la staffetta olimpica. Mi aspettavo tanto da questa gara, ma non mi immaginavo di andare così forte”.
Simona Quadarella, dopo gli 800 e i 1500 stile libero, vince anche i 400 (4’06”88) e realizza un’altra tripletta dopo quelle europee a Glasgow e Budapest. “A Tokyo non farò i 400 ma oggi ci tenevo a farli. Cerco sempre nuovi stimoli. Nei primi metri ho fatto un po’ fatica ma mi succede sempre quando sono sotto carico, devo ingranare prima di prendere il ritmo. Cerco di stare attenta anche alle sensazioni in acqua, oltre che al tempo. Oggi in particolare non era quello a contare, mi bastava vincere, volevo mettere la mano davanti, a casa non mi possono battere. Se penso all’Olimpiade per ora mi sento tranquilla, è la tranquillità che ti fa vincere. Ero molto stanca e Julia Hassler mi ha tirato”.
La prima gara del programma serale, quella della velocità pura, potrebbe essere l’ultima di Federica Pellegrini allo Stadio del Nuoto, se davvero dovesse ritirarsi alla fine di questa stagione. E la condivide con altre due campionesse olimpiche, Sarah Sjoestroem e Ranomi Kromowidjojo, con le quali dal 2009 ad oggi ha diviso i titoli internazionali che le hanno rese star mondiali. Nei 50 stile libero la divina è in corsia 2, la svedese primatista mondiale (23″67) alla 3 e l’olandese alla 4 che parte velocissima ma si fa superare dalla stella danese Pernille Blume che vince in progressione con 24″47 e da Sjoestroem, seconda con 24″25. Finisce terza l’olandese in 24″36. Fede, che partiva con un secondo di margine dalle migliori, è quinta con un soddisfacente 24″98. “Sono strafelice – dice la vincitrice di tutto – nuotare questa gara sotto i 25 è sempre un grandissimo tempo e conferma il mio stato di forma di questi giorni. Adesso manca l’ultimo lavoro in altura di tre settimane e poi penseremo a Tokyo. Partiamo domani e con dei buoni riscontri”. Davanti a lei, c’è l’altra azzurra Costanza Cocconcelli, di quattro anni più giovane, che chiude ai piedi del podio con il primato personale di 24″90, “Queste gare stanno andando abbastanza bene. Puntavo a fare il meglio possibile. Sono soddisfatta”.
I 200 dorso sono italianissimi. Mattia Restivo li vince in 1’56″59 battendo lo spagnolo Nicolas Garcia Saiz (1’57″83) e Margherita Panziera li fa suoi con 2’08″08, lasciando oltre due secondi e mezzo alla israeliana Aviv Barzelay (2’10″76). “Sono sincero, sognavo di fare di meno – afferma il primatista italiano che a Glasgow 2018 conquistava la medaglia di bronzo con 1’56″29 – ma sono uscito distrutto dall’ultima stagione. Questo è un risultato che mi appaga”. “Una bella occasione di poter gareggiare per tutti – aggiunge l’altra primatista italiana della distanza con 2’05″56 stabilito il 31 marzo a Riccione – Per noi che abbiamo già i tempi è un momento più rilassante in cui ci si può testare in vista delle Olimpiadi. Sento di non essere al top della forma, ma sarebbe strano il contrario. Rimane ancora un mese di allenamenti”.
Il direttore tecnico della Nazionale Cesare Butini è soddisfatto. “Rivolgo i complimenti agli organizzatori e agli atleti. Un grosso plauso ai tecnici e alle società che tra mille difficoltà hanno messo ancora una volta i nostri atleti nelle condizioni ottimali di allenarsi. L’assenza imprevista di Gregorio Paltrinieri non ci voleva proprio e gli stiamo tutti vicino. Dal punto di vista emotivo non sta certo bene, ma fisicamente si sta riprendendo. Ha sensazioni migliori rispetto ai primi giorni. Dovremo modulare gli interventi in base alla sua condizione. Lavoreremo con cautela, fiducia e speranza nella ripresa. Lui è il nostro atleta di punta; è sempre stato il trascinatore ed ora siamo noi a dargli forza. Questo significa essere una squadra. Venivamo da un’ottima prestazione agli europei di Budapest. Mantenere il trend non è facile. Mi è piaciuto vedere anche chi aveva già il pass per Tokyo manifestare tanto impegno e una buona condizione fisica. Eccezionali Martinenghi e Castiglioni con i record nei 100 rana, Francesca Fangio col record di oggi nei 200 rana e i tanti nostri atleti giovani che sono cresciuti, come Ceccon che continua a stupirci in tutte le specialità. Il movimento è importante. Ho apprezzato il salto in avanti delle giovanissime che ci permetteranno di mettere in acqua una 4×200 stile libero green cui teniamo particolarmente. Anche la 4×200 maschile è fatta e i nomi sono quelli che abbiamo visto. Ora faremo le nostre valutazioni e a brevissimo annunceremo la squadra ufficiale. Partiremo per il Giappone a scaglioni. La partenza del primo gruppo, il più numeroso, è prevista il 12 luglio”.
Top Performance. La migliore prestazione della 58esima edizione del trofeo Sette Colli è di Benedetta Pilato, autrice di 29″69 nei 50 rana; al secondo posto il 200 rana dell’olandese Arno Kamminga in 2’07″63 seguito dallo sprinter dell’olimpionica danese Pernille Blume in 24″17 e dai 200 farfalla dell’ungherese Kristof Milak in 1’53″18.
Trofeo del Sette Colli all’Italia con 78 punti, seguita da Ungheria (53), Olanda (48), Svezia (46) e Brasile (42,50). Venti le squadre nazionali in classifica.
Passaggio del testimone. Dalla 58esima edizione del trofeo Sette Colli ai 47esimi Campionati Europei Juniores. Lo Stadio del Nuoto di Roma ospiterà dal 6 all’11 luglio quasi seicento nuotatori (307 maschi e 265 femmine), in rappresentanza di 47 nazioni, che si sfideranno per prendersi il titolo continentale ed aspirare ad un posto tra i campioni che nuoteranno la 36esima edizione dei Campionati Europei delle discipline acquatiche in programma – insieme a tuffi, tuffi dalle grandi altezze, nuoto sincronizzato e nuoto di fondo – dall’11 al 22 agosto 2022 tra Foro Italico, Ostia ed una location nel cuore della Capitale. L’Italia sarà al via con 48 atleti (24 maschi e 24 femmine), capitanati dalla campionessa europea, primatista e vice campionessa mondiale nei 50 rana Benedetta Pilato, in vasca anche per effettuare un’ultima verifica prima delle imminenti Olimpiadi di Tokyo così come Giulia Vetrano; grande attesa anche per Erika Gaetani, Lorenzo Galossi, Luca De Tullio, Simone Cerasuolo.
Tra i giovani stranieri più attesi i russi Ilya Borodin, oro europeo nei 400 misti a Budapest, ed Evgenia Chikunova, quarta nei 200 rana, e il romeno David Popovici, sesto nei 100 stile libero. La Russia resta la nazionale da battere. Per la prima volta la manifestazione si svilupperà in sei giorni di gara, anzichè in cinque. Formula con batterie dalle 9:30; semifinali e finali dalle 18:00.