Australian Open 2021: aiuti dal governo e 5 ore al giorno per allenarsi in quarantena
Tennis Australia sta trattando con il governo della Victoria (lo stato della federazione in cui si svolge l’Happy Slam) per ottenere un supporto economico in virtù dei costi aggiuntivi dettati dallo spostamento di tre settimane dell’inizio del torneo (dal 18 gennaio all’8 febbraio) e dalla copertura dei costi di trasporto e alloggio garantita ai giocatori. La notizia è stata riportata dal quotidiano di Melbourne “The Age”.
Ricordiamo che il prize money dovrebbe rimanere invariato a 71 milioni di dollari, cosa che a fronte di introiti ridotti comporta un ulteriore sacrificio finanziario; a questo si aggiunge il fatto che tra la fine della quarantena e l’inizio del torneo passerà una settimana, e questo significa che il numero di tornei di preparazione programmabili non basterà a colmare il buco lasciato dagli eventi cancellati o spostati a Melbourne (la ATP Cup, i tornei WTA di Brisbane ed Hobart e i combined di Canberra ed Adelaide).
Il tesoriere dello stato, Tim Pallas, ha confermato nella nottata italiana che il governo locale aiuterà la federtennis perché il torneo è estremamente importante per l’economia locale e non solo: “L’Australian Open ha un’importanza vitale per la nostra programmazione sportiva, ed è altrettanto importante per Tennis Australia e per la sua sostenibilità. Per questo motivo siamo consapevoli della necessità di discutere con loro quale possa essere il giusto riconoscimento per lo sforzo che stanno sostenendo per organizzare l’evento”.
Ha poi aggiunto: “Ho detto chiaramente che mi aspetto qualcosa in cambio per lo stato della Victoria in virtù di questi accordi. Stiamo lavorando per coadiuvare Tennis Australia nell’organizzare questo grande evento sportivo: essenzialmente ci saranno un costo per lo stato e uno per la federazione tennis in virtù dello spostamento temporale; saremo felici di supportare lo svolgimento in sicurezza del torneo”.
Pallas non ha voluto confermare la data d’inizio del torneo (ancora ufficiosa), ma ha parlato dell’incarico di coordinare la quarantena degli atleti, che è stato assegnato al responsabile della sanità locale, Brett Sutton: “Sta facendo il suo lavoro, assicurandosi che le condizioni per l’isolamento dei giocatori siano soddisfatte”. Per il momento, gli accordi sembrano vertere su queste condizioni:
- una finestra giornaliera di cinque ore per allenarsi, comprensive di preparazione sul campo e in palestra e di momenti per i pasti – i giocatori dovranno rimanere in camera per il resto della giornata
- un tampone negativo eseguito due giorni prima della partenza per l’Australia (che avverrà fra il 15 e il 17 gennaio), a cui ne faranno seguito altri cinque durante i 14 giorni di quarantena
- l’amministrazione locale si occuperà dei loro spostamenti da e verso i circoli, Melbourne Park e l’Albert Reserve Tennis Centre. Potranno essere accompagnati da un solo membro del loro team più un altro giocatore e relativo preparatore/coach.
Non ci sono ancora novità, invece, per quanto riguarda il pubblico: la regione è ormai alla soglia delle cinque settimane di fila senza casi (non ve ne sono neanche di attivi pregressi), e come riportato qualche settimana fa c’è ottimismo sulla possibilità di far disputare l’evento a capienza ridotta (altri eventi sportivi in programma nell’area, come il Boxing Day Test di cricket, accoglieranno una fetta di pubblico), ma è presumibile che una decisione finale in merito potrà essere presa solo nel momento in cui il trend sarà confermato in prossimità dell’8 febbraio, anche se Craig Tiley ha parlato di quando e non di se in relazione alla messa in vendita dei biglietti, mostrando un certo ottimismo.