ATP Finals: il festival degli errori premia Zverev, battuto Schwartzman
[6] Zverev b. [8] Schwartzman 6-3 4-6 6-3
Era una partita tra due tennisti in cerca di risposte. Zverev per restare aggrappato alla fase finale e Schwartzman per la prima vittoria in assoluto alle ATP Finals, e si può dire che nessuno le abbia trovate davvero. Alexander Zverev trionfa in una partita piena di errori da parte di entrambi e spera ancora nella qualificazione alle semifinali, con un occhio alla partita di stasera tra Djokovic e Medvedev. Il numero 6 del mondo si porta così in vantaggio negli scontri diretti contro Diego Schwartzman, fermi a 2-2 nei precedenti pre-partita con l’argentino vincitore dell’unico incontro in uno Slam, gli ottavi dello US Open 2019. Seconda vittoria di fila quindi per Zverev, che aveva battuto il numero 9 del mondo anche nella finale di Colonia 2.
IL MATCH – Le difficoltà per il Peque arrivano già nel primo game, quando deve salvare una palla break per un errore abbastanza marchiano di dritto. Il tennista argentino si salva grazie ad un altro errore di dritto, questa volta Zverev. Il tedesco segue l’esempio del collega e si caccia nei guai. Se per annullare la prima palla break il servizio dà una mano, sulla seconda è fatale una volée di dritto che finisce ampiamente fuori dal campo. Il break subito sembra aver rotto ancora più il ritmo di Zverev, ma l’avversario corre in suo aiuto con un doppio fallo e un ottimo dritto lungolinea rimette le cose a posto per il tedesco.
I disastri dell’argentino continuano, e l’ennesimo errore da fondo (dopo una seconda lentissima) consegna il secondo break consecutivo nelle mani del finalista dello US Open. Nonostante gli errori dell’argentino Zverev fa di tutto per non chiudere il primo set. Prima due doppi falli e poi un ottimo passante di Schwartzman portano il numero 9 del mondo a due palle break. Due ottime prime levano l’impaccio al tedesco che chiude a suo favore un primo set ricco di errori anche grossolani. Se Schwartzman commette 11 errori non forzati a fronte di soli tre vincenti, non va troppo meglio a Zverev, autore di 8 vincenti e 14 non forzati, a testimonianza del livello basso finora della partita.
L’inizio di secondo set non va molto meglio: il primo game è condito da cinque non forzati e un solo vincente. Zverev spreca due palle break e rischia di combinare un pasticcio nel game successivo. Il tedesco si porta sul 40-0 ma la tenacia del Peque gli porta in dote una palla break grazie agli errori del tedesco al momento di chiudere il punto. A differenza dell’avversario però Zverev può contare sul servizio che, quando funziona, è una dinamite e riesce a respingere l’attacco.
Nel game successivo non riesce la difesa del servizio a Schwartzman, che si trova in un amen con l’acqua alla gola in forma di tre palle break. Annulla le prime due ma l’ennesimo dritto sbagliato di oggi lo condanna al terzo break subito in tutta la partita. Pochi minuti dopo è lo stesso Zverev a consegnare il servizio nelle mani di Schwartzman, nel sesto game. Il numero 6 del mondo tira lontanissimo dal campo due dritti da posizione molto comoda e ristabilisce la parità in un momento, sulla carta, favorevole. Il break subito rompe gli argini emotivi e tennistici di Zverev che quando deve servire per restare nel set perde tutti i riferimenti in campo, cedendo servizio e set alla seconda palla break per Schwartzman.
Arrivano segnali di vita dai colpi da fondo di Zverev e la tempesta per lui sembra attenuarsi nel decisivo terzo set. I primi game al servizio scorrono senza particolari problemi ma l’equilibrio si rompe nel quinto game. Dopo uno scambio di 26 colpi, Zverev ha la prima chance per togliere il servizio all’avversario. Una difficile volée da metà campo chiude un punto giocato ottimamente dal tedesco e gli consegna il primo vantaggio del set.
Ora i nuvoloni sembrano essersi addensati tutti su Schwartzman, che fatica molto a tenere la palla in campo e riesce a salvare altre due palle break che probabilmente avrebbero significato sconfitta. L’appuntamento è solo rimandato. Zverev vince uno dei pochi scambi di qualità della partita e si prende il primo match point di giornata. La partita si chiude com’era iniziata, con l’ennesimo errore non forzato di Diego Schwartzman che mette la parola fine al match dopo due ore e un quarto.
Alexander Zverev si conferma quasi uno specialista nel vincere le “partite brutte“; di recente, ricordiamo quelle contro Coric e Carreno-Busta allo US Open. Restano comunque le cative statistiche di gioco, 30 vincenti a fronte di 38 errori non forzati. Tanta delusione per Schwartzman, che per questioni sia tecniche che mentali è sembrato quasi inadeguato al livello delle ATP Finals per gran parte del primo e del terzo set. L’argentino era comunque riuscito a raddrizzare una partita che sembrava persa ma è caduto vittima dei suoi demoni nella metà del terzo set. Il tennista argentino sarà ufficialmente eliminato dal gruppo in caso di vittoria Medvedev contro Novak Djokovic questa sera. Continua a sperare invece Zverev, che avrà bisogno in ogni caso di battere Djokovic nell’ultima partita per poter passare alle semifinali.