La risposta tradisce Sonego: a Bercy passa de Minaur. Adesso a Sofia per chiudere la stagione
De Minaur b. Sonego 6-3 7-5
Prima vittoria in carriera per Alex de Minaur al Masters 1000 di Bercy, ma purtroppo per i colori italiani l’avversario sconfitto è Lorenzo Sonego. Il torinese è in un grande momento di forma, culminato nella finale persa contro l’inarrestabile Andrey Rublev a Vienna, ma oggi ha dovuto cedere al termine di una partita molto combattuta e intensa che ha premiato la solidità da fondo e al servizio di de Minaur. Qualche rimpianto c’è per il tennista italiano, incapace di essere efficace in risposta e troppo falloso dal lato del rovescio – che rimane il suo colpo meno forte. Tanti meriti sicuramente per l’australiano, che nonostante non abbia brillato per soluzioni vincenti (negativo, -1, il saldo tra vincenti ed errori non forzati) ha concesso solamente 10 punti sul proprio servizio e nessuna palla break.
L’allievo prediletto di Lleyton Hewitt inizia mostrando sin da subito le sue qualità da fondo, e costringe Sonego a salvare due palle break già nel terzo game. Il tennista italiano per poco non riesce a tirarsi fuori dalla fossa con un ottimo lob, ma purtroppo per lui la palla finisce di un niente oltre la riga di fondo. Come da previsione i turni di battuta di entrambi sono molto lottati. A soffrire di più è Sonego, che sta anche servendo piuttosto bene ma De Minaur è bravo come sempre a rispondere alla maggior parte dei servizi, anche quelli più insidiosi. Serve comunque una spintarella ulteriore di Sonego per far andare il set dalla parte di de Minaur: Sonego ha la palla del 4-5, ma un doppio fallo lo condanna ai vantaggi e il suo passante a metà rete vuol dire secondo break e set per De Minaur.
La raffinata ragnatela di colpi tessuta dal tennista australiano continua ad imbrigliare Sonny anche nel secondo set. Sono tante le volte in cui, specialmente sul servizio del torinese, de Minaur riesce far giocare quel colpo in più tanto deleterio per il gioco dell’avversario. Oggi per il numero 25 del mondo funziona anche uno dei suoi colpi meno in vista, il servizio; Sonego non riesce mai a mettersi in una buona posizione nello scambio, quando si trova in risposta. Non stupisce quindi che sia proprio l’australiano il primo a guadagnare una palla break nel secondo set, dopo uno scambio durissimo che Sonego sembrava aver vinto almeno due volte. Lorenzo, però, è bravo a salvare la prima palla break con una palla corta che i piedi velocissimi di Demon per poco non gli consentono di ribattere; sulla seconda, è lui stesso ad affondare un facile rovescio a rete.
Quando tutto sembra pronto per il tie-break , la partita ripete il copione del primo set. Il tennista australiano si prende tre match point nell’undicesimo game ed evita il tie-break convertendo il primo dopo un’ora e 27 minuti. De Minaur sfiderà Daniil Medvedev per un posto nei quarti di finale di Bercy, e visto lo stato di forma del russo dopo la semifinale persa allo US Open non è assurdo ipotizzare che sarà un match parecchio equilibrato, con l’australiano che parte abbastanza alla pari.
Delusione modesta per Sonego, che non è mai riuscito a prendere in mano le redini della partita. “Ero tranquillo, fresco, dal punto di vista fisico nessun problema. Lui ha risposto meglio di me, iniziava sempre lo scambio, io in risposta non ho fatto benissimo. Però è stata una partita lottata, soprattutto il secondo set”
“Tranquilli, sono abituato a perdere! Questa partita mi servirà” è il messaggio che ci ha lasciato, con il sorriso, a fine partita in una breve intervista rilasciata in esclusiva a Ubitennis. Il sottotesto è chiaro: ho fatto tanta gavetta e per arrivare qui sono passato attraverso tante sconfitte, non sarà certo questa ad abbattermi – tanto più che è maturata contro un ottimo giocatore. Festeggiamenti, dopo Vienna, ce ne sono stati? “Quasi non ho ‘sentito’ il risultato che ho fatto a Vienna, ero subito concentrato per venire qui. E comunque non si festeggia niente, ho perso in finale!“.
L’azzurro risulta iscritto al torneo di Sofia della prossima settimana, in cui può incamerare punti con l’obiettivo di mantenere un privilegio che sembrava impensabile appena un paio di mesi fa: una testa di serie all’Australian Open. Attualmente, da numero 32 del mondo, ne avrebbe diritto. “Sì, c’è ancora Sofia prima di chiudere la stagione. Poi mi prenderò qualche giorno di pausa dal tennis, prima di decidere dove allenarmi. In Australia bisognerà andare due o tre settimane prima, per il discorso della quarantena“. Ad maiora, Lorenzo.