Roland Garros, Kvitova spegne i sogni di Fernandez. Kenin a tutta forza
Giornata variegata e interessante sul versante femminile, che nella giornata odierna ha visto il tabellone di singolare allinearsi agli ottavi di finale. Il match più interessante probabilmente è stato quello che ha visto affrontarsi Petra Kvitova, testa di serie numero sette, e Leylah Annie Fernandez. Alla fine l’ha spuntata la ceca in due set, ma la diciottenne canadese, vincitrice del Roland Garros 2019, ha tenuto benissimo il campo, arrivando a spaventare non poco la propria avversaria nel primo set.
Dopo aver subito un break in avvio che lasciava presagire un match a senso unico, Fernandez ha approfittato dei soliti regali di Kvitova per salire 5-1. Nonostante un fisico gracilino (a vederla la ragazza sembra dimostrare meno dei diciotto anni riportati sulla carta d’identità) la palla esce meravigliosamente dalle corde della canadese, che mostra anche una discreta visione di gioco. Al momento di chiudere però il braccio ha tremato un po’, mentre Kvitova si è ricordata di essere una top 10 con due Slam in bacheca e ci ha messo del suo per recuperare i due break di svantaggio. Ritrovatasi improvvisamente sotto 6-5, Fernandez ha continuato a dare battaglia procurandosi due occasioni di andare al tie-break senza però sfruttarle.
In fiducia, Kvitova è salita 3-0, portando così a nove la striscia di giochi consecutivi vinti. Pur in una situazione di punteggio ampiamente compromessa, Fernandez non ha rinunciato a giocarsela e ha recuperato uno dei due break di svantaggio. Nell’ottavo game, la giovane canadese ha avuto addirittura due palle del 4-4, ma Kvitova è stata perfetta nel cancellarne, suggellando il game con due splendidi ricami a rete. Questo è stato il canto del cigno per Fernandez che nel gioco successivo ha ceduto il servizio e con esso la partita. Davvero onore al merito per la giovane canadese che ha disputato una splendida partita, senza mai mollare reggendo il contraccolpo psicologico di quel primo set perso a un passo dalla vittoria. Buonissima prestazione anche per Kvitova che al netto dei soliti cali di tensione ha portato a casa in due set una partita che si era complicata non poco. La prossima avversaria della ceca sarà Shuai Zang, che ha superato in due set piuttosto lottati la wild card di casa Clara Burel. Per la cinese sarà il primo ottavo al Roland Garros.
SALTANO PETRA E JELENA – Kvitova peraltro è l’unica testa di serie rimasta in gara nel proprio quarto di tabellone. L’ultimo ottavo della parte bassa sarà conteso infatti da Laura Siegemund e Paula Badosa, entrambe vittoriose contro pronostico rispettivamente contro Petra Martic e Jelena Ostapenko. La tedesca, che si adatta particolarmente bene alla terra, ha condotto il gioco per tutto il match ma si è lasciata scippare il primo set al tie-break da Martic. Nel secondo e nel terzo parziale però, Siegemund ha ripreso le redini lasciando appena tre giochi alla propria avversaria. 6-7 6-3 6-0 il punteggio finale dopo due ore e venti di gioco. Molto più semplice invece il successo di Badosa che ha fatto valere la propria maggior solidità contro Ostapenko, troppo imprecisa per poter impensierire la spagnola oggi.
Agli ottavi senza nessun problema anche la quarta testa di serie, Sofia Kenin. La statunitense, campionessa in carica degli Australian Open, si è trovata sotto 2-0 nel primo set contro Irina Bara, ma ha poi infilato una serie di dodici giochi a zero. La sua avversaria sarà Fiona Ferro, uscita vincitrice da una vera e propria battaglia contro Patricia Maria Tig. Le due giocatrici hanno impiegato due ore e venti per spartirsi i primi due set, tra break e contro-break vari. Proprio quando tutti sembravano pronti a dover scartabellare gli annali per aggiornare il record del match femminile più lungo del torneo (a proposito, si tratta di Buisson-Van Lottum 1995, 4 ore e 7 minuti), ecco che Tig si è sciolta mentre Ferro è salita di rendimento. Risultato: 6-0 in meno di trenta minuti e libro dei record prontamente richiuso. Per la giocatrice francese si tratta del miglior risultato a livello Slam della carriera.
Conferma l’ottimo andamento nel 2020 e i suoi progressi Ons Jabeur che ha eliminato in tre set Aryna Sabalenka. La bielorussa è stata intortata dalle continue variazioni di Jabeur, padrona assoluta del campo per quasi tutta la partita, ed è riuscita a imporsi con la sua potenza solo nel secondo set (vinto con un netto 6-2). Su questa superficie e con queste condizioni così lente però le geometrie e i cambi di ritmo di Jabeur hanno avuto la meglio al termine di due ore di tennis tutto discretamente divertente.
L’ultimo match della giornata in programma sul campo Suzanne Lenglen era quello che vedeva opposte Garbine Muguruza e Danielle Collins. Il loro incontro però è stato sospeso dopo appena un game dalla pioggia che ha imperversato su Parigi nella serata di sabato ed è stato ripreso circa un’ora e mezzo più tardi sotto il tetto del Philippe Chatrier. Muguruza è andata subito in vantaggio per 3-0, ma si è fatta sopraffare dalle accelerazioni e dagli angoli di Collins che prima ha impattato sul 4-4 e poi è riuscita a chiudere il set per 7-5 in 63 minuti.
Il ritmo di Collins però non è durato a lungo: la potenza di Muguruza ha ben presto preso il sopravvento consentendole di andare subito in vantaggio nel secondo set e chiuderlo per 6-2, andando poi avanti 3-0 nel set decisivo con due palle del 4-0. Quel quarto gioco del terzo set, durato 14 punti, si è dimostrato il momento di svolta del match, perchè da quel momento in poi Collins ha iniziato la sua rimonta, finendo poi per conquistare gli ultimi quattro giochi consecutivi assicurandosi l’accesso agli ottavi di finale dopo 2 ore e 26 minuti di battaglia.
Il tabellone femminile del Roland Garros con tutti i risultati aggiornati