Roland Garros, Djokovic vola e supera Federer per vittorie a Parigi
Prosegue spedita la marcia di Novak Djokovic al Roland Garros con la vittoria per 6-0 6-3 6-2 in due ore e otto minuti (comprensive di un quarto d’ora d’interruzione per la chiusura del tetto) sul colombiano Daniel Elahi Galan, lucky loser colombiano che non aveva mai vinto un match negli Slam prima di questa edizione parigina. Con questa vittoria, la settantunesima all’Open di Francia, Nole stacca Roger Federer al secondo posto in classifica, alle spalle, ça va sans dire, di Rafa Nadal, che ne ha 96.
PRIMO SET – Il serbo è subito salito a doppia palla break con una combinazione smorzata-pallonetto, passando alla seconda opportunità su un errore di Galan al termine di uno scambio prolungato, situazione di gioco frequente a inizio partita, quantomeno sul servizio del colombiano, perché il N.1 ATP ha gestito i propri game con assoluta tranquillità, senza soffrire minimamente i colpi dell’avversario. Djokovic ha banchettato in risposta, approfittando anche di percentuali basse dell’avversario (48 percento di prime in campo, e tre su dodici con la seconda nel set), ed è salito 3-0 e servizio su due unforced con entrambi i fondamentali in rete di Galan, palesemente incapace di sfondarlo. Uno splendido drop shot gli ha dato il terzo break, e un altro ricamo, stavolta sotto rete, ha chiuso il parziale in 25 minuti – 27-10 l’impietoso score dei punti vinti in totale.
SECONDO SET – Galan, allenato dal padre a cui deve anche la dieta vegetariana, ha fatto quello che ha potuto (ha servito la prima più rapidamente di Djokovic in media di 13 chilometri orari, e ha tentato di osare con il terzo colpo, vale a dire quello che segue la battuta), ma le categorie di differenza si sono manifestate anche crudelmente, come all’inizio del parziale, quando Nole è passato subito vincendo un punto da 28 colpi e breakkando con un dritto vincente su una palla accomodatagli dal nastro.
A sorpresa, Galan ha avuto una palla break sotto alla pioggia crescente grazie a due doppi falli consecutivi del serbo (in polemica con il giudice di sedia, Jaume Campistol, per la tardiva chiusura del tetto, avvenuta fra il terzo e il quarto gioco), che è ricorso nuovamente alla palla corta – resa ancora più letale dalla pioggia che appesantisce il campo – per salvarsi, chiudendo con lo schiaffo al volo. Anche la proverbiale nuvola di Fantozzi ci si è messa, perché a Parigi il tetto si può chiudere senza interrompere il gioco, essendo molto silenzioso, ma trovandosi dal lato di Djokovic a un certo punto il serbo era all’asciutto, mentre il colombiano annaspava rischiando di ‘scavigliarsi’ sotto l’occhio inclemente del giudice di sedia.
Il gioco è infine stato fermato, anche perché la chiusura andava a rilento per un problema tecnico, ma solo grazie all’intercessione di Nole. Dopo ben 13 minuti il match è ripreso, ma non prima di un divertente siparietto con protagonista il serbo in veste di manutentore:
Questo pasticcio è purtroppo rimasto l’evento più interessante della partita: Djokovic non ha sfruttato una palla del 4-1 sbagliando una palla corta da lontano ed è finito 0-30 nel gioco successivo, ma si è ripreso in fretta e, pur fallendo un’altra chance sul 4-2, è salito rapidamente due set a zero strappando la battuta a Galan nell’ultimo gioco grazie ad una risposta fra i piedi e ad un dritto lungolinea.
TERZO SET – Djokovic ha concesso due palle break, subendo uno splendido passante di dritto di Galan (che si è avvitato su un lob dopo aver inseguito una palla corta) e sbagliando un dritto, ma è stato assertivo con il servizio, rintuzzando lo svantaggio. Questo il punto del colombiano, che ha fatto le vasche sagittali ma si è tolto una soddisfazione:
Djokovic si è quindi preso il vantaggio con un dritto in avanzamento e con un altro punto vinto in pressione. Ringalluzzito però da un paio di colpi da highlights (un passante molto simile al precedente e una bella demi-volée stoppata), Galan si è procurato due palle del contro-break non consecutive nel settimo gioco, aiutato anche da un Nole un po’ nervoso e troppo insistente con la smorzata, ma il serbo si è salvato con il dritto e proprio con il drop. Chiusasi la porta, il colombiano non ha avuto più niente da dare, e ha ceduto definitivamente con un dritto in rete.
Al prossimo turno Djokovic affronterà Karen Khachanov, che oggi ha battuto Garin abbastanza agevolmente e che su questi campi pesanti può far valere le sue sbracciate impetuose. Vedremo se saprà creare qualche grattacapo in più al numero uno al mondo, finora intemerato.
GLI ALTRI MATCH – Detto del tonfo di Berrettini, che consentirà ad Altmaier di sfidare Carreno Busta, gli altri due ottavi della parte alta del tabellone saranno Rublev-Fucsovics e Tsitsipas-Dimitrov. Il russo è passato come un treno su Anderson, ma anche Fucsovics ha confermato l’ottimo agio con queste condizioni di gioco lasciando poco spazio alle velleità di Monteiro. Tsitsipas e Dimitrov si affronteranno dopo aver vinto entrambi per ritiro; di Bedene il greco, di Carballes Baena il bulgaro.
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