Roland Garros: Sonego e Cecchinato volano al terzo turno e fanno grande l’Italia
Il primo pezzo d’Italia al terzo turno del Roland Garros, prima che si aggiungesse il nome di Travaglia, ha le fattezze di Lorenzo Sonego che supera in maniera piuttosto netta (7-6(6) 6-1 7-5) il talentuoso ma discontinuo Alexander Bublik. C’è ben poco da incolpare la sfortuna oggi per il tennista kazako, che ha giocato bene solamente il primo set e si è progressivamente spento con il passare dei minuti, dando segnali di vita solo quando era spacciato.
L’inizio non è dei migliori per Sonego, che deve subito salvare una palla break, ma alla fine sarà lui a ‘rischiare’ di vincere prima il set. Bublik deve salvare cinque palle set in un game lunghissimo, in cui il kazako fa ricorso a tutta la sua creatività per non andare sotto. Il fantasma delle occasioni passate non spaventa Sonego, che nel tie-break è il primo a subire il mini-break ma un bruttissimo errore a rete di Bublik lo rimette in partita. Bublik si guadagna due set point, ma l’italiano è bravo a sfruttare la sua maggiore solidità da fondo e vince il primo parziale anche grazie a un chop di dritto scellerato di Sasha che affonda a rete.
Il kazako risente parecchio del set perso e consegna il servizio a Sonego alla prima occasione. L’emorragia di punti continua a non arrestarsi, e Sonego accoglie un altro errore di dritto avversario e dilaga sul 3-0. Il tennis di Sonego sembra perfetto per denudare tutti i limiti tattici di Bublik, che per la verità di tattica sembra non occuparsi praticamente mai; il kazako punta tutto sull’improvvisazione ma i suoi colpi estemporanei oggi non sono accompagnati da sufficienti potenza e precisione. Il secondo set si chiude com’era iniziato, con l’ennesimo break subito da Bublik, la cui frustrazione si traduce in ulteriore insicurezza a rete – e un altro attacco molto azzardato vale il set per Sonego.
Alexander Bublik sceglie di prendersi una pausa, esce dal campo e gli istanti trascorsi fuori dal campo gli giovano perché è lui ad avere la prima occasione di breakkare; a salvare l’italiano ci pensa l’ennesimo dritto comodo sbagliato a due passi dalla rete. Sonego capitalizza un doppio fallo di Bublik per trovare quello che sembra l’allungo decisivo per il match. Il tennista torinese va a servire per il match sul 5-3 e sembra piuttosto in controllo, ma Bublik reagisce e ottiene un errore di dritto di Sonego che rimette il set in discussione.
L’equilibrio dura poco, perché sul 6-5 e servizio Bublik il kazako deve salvare i primi due match point della partita. Capitola sul secondo, in occasione del quale un potente passante di dritto di Sonego rende impossibile la sua volée: il torinese quasi non ci crede dalla gioia ma è tutto vero, giocherà il terzo turno di uno Slam per la prima volta in carriera. E contro Taylor Fritz, testa di serie numero 27, sarà una sfida certamente difficile ma non chiusa in partenza. Chi lo avrebbe ritenuto possibile due anni fa, quando Sonego entrava stabilmente tra i top 100?
“Sarei rimasto comunque a lottare tutta la partita, ma vincere il primo set è stata la chiave, soprattutto vincere in quel modo” ha raccontato Sonego a fine partita. “Lui non ha giocato il secondo set e nel terzo non era molto lucido. Di solito non dà punti di riferimento, è molto talentuoso ma si abbatte quando le cose non vanno per il verso giusto. Non bisogna mai mollare la presa, perché se prende fiducia può anche ridicolizzarti. Il servizio da sotto? Ero attentissimo, ma l’unica volta che ho abbassato la testa di un centimetro mi ha fatto punto!“. Sul suo prossimo avversario, Fritz: “Ci ho giocato due volte sull’erba, è un giocatore completo, gran servizio e rovescio meglio del dritto. Sulla terra non ha fatto i risultati che ha fatto sul veloce, ma sulla terra non gioca male. Sarà una partita molto combattuta: per me è la prima volta al terzo turno, quindi non mi devo preoccupare. Verrà quel che deve venire“.
SUPER CECK – Altra prova molto convincente per Marco Cecchinato che regola in quattro set (6-3 6-2 5-7 6-2) un giocatore potenzialmente ostico sulla terra come Juan Ignacio Londero. Una partita quasi senza sbavature, se si eccettua la seconda metà del terzo set in cui Ceck ha tirato un po’ il fiato e rimesso in discussione un set che sembrava in ghiaccio; Londero ha approfittato del black-out per costringere il siciliano a giocare il quarto set, che però ha confermato la differenza di valori in campo. Marco ha sempre fatto corsa di testa fin dall’inizio prendendo le redini degli scambi sia col dritto che con il rovescio, forse la vera chiave del match oggi. Quello che di fatto è il suo colpo meno sicuro oggi ha prodotto ottimi vincenti e soprattutto non gli ha mai fatto perdere campo, nonostante il buon pressing di un terraiolo DOC come l’argentino.
Molti sono stati i palleggi estenuanti, ma la maggior parte ha premiato il tennista azzurro. Dopo 30 minuti, Marco aveva già intascato il primo set e dopo poco più di un’ora il vantaggio era già di due set. Il livello del match è stato buono da parte di entrambi, elemento che non fa che rimpinguare i meriti di Cecchinato dopo l’ottimo esordio contro de Minaur. Tornato a vincere due match di fila in uno Slam dopo la campagna parigina del 2018, Marco attende adesso il vincitore del quinto set tra Herbert e Zverev – con la speranza di trovare un avversario prosciugato dallo sforzo.
Ha collaborato Lorenzo Colle
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