L’aria di Parigi fa bene a Cecchinato: grande vittoria contro De Minaur. Avanti anche Travaglia
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Grande prestazione e grandissima vittoria per Marco Cecchinato che contropronostico supera in tre set Alex De Minaur. Finalmente si è rivisto in campo una versione davvero convincente dell’italiano che sulla terra e su questi campo in particolare riesce a dare il meglio di sé. Nella partita odierna poi ha funzionato tutto alla perfezione: i colpi giravano a meraviglia, buoni riscontri sono arrivati anche dalla tenuta fisica e soprattutto mentale. Più e più volte si è infatti trovato sotto nel punteggio o comunque in situazioni delicate, ma è sempre riuscito a cavarsela. Dall’altra parte della rete De Minaur, che tutto sommato è un cliente difficile anche sulla terra, ha giocato una buonissima partita per due set, rischiando di vincere il primo e di andare a servire per chiudere nel secondo. Una volta trovatosi sotto due a zero però l’australiano si è sciolto consegnandosi senza condizioni al proprio avversario. Cecchinato tornerà dunque a giocare un secondo turno Slam per la seconda volta in carriera, a due anni di distanza da quel magico Roland Garros 2018. In quell’occasione, superato il primo ostacolo, arrivò fino in semifinale. Decisamente irrealistico immaginare che quest’anno possa spingersi così in là, ma intanto l’occhio si sposta sul prossimo turno abbordabile contro il vincente della sfida tra Juan Ignacio Londero e Federico Delbonis.
IL MATCH – Cecchinato parte decisamente bene: il dritto viaggia e il feeling con la smorzata sembra quello dei tempi migliori. Di là però De Minaur come suo solito non molla una palla e gestisce molto bene gli scambi. L’ottima difesa dell’australiano, cresciuto tennisticamente in Spagna, ben si coniuga con la terra rossa e la partita si fa sin da subito molto lottata. De Minaur va avanti di un break, ma si fa riprendere. Cecchinato rincorre sempre nel punteggio, ma dal punto di vista del gioco non sembra così distante dal proprio avversario, anzi. L’australiano va due volte a servire per il set, sul 5-4 e sul 6-5, ma entrambe le volte trema e finisce col cedere la battuta. Si approda dunque al tiebreak. Ceck scappa due volte avanti di un minibreak, prima con smorzata poi con un doppio fallo De Minaur. Si fa però recuperare e con due risposte sbagliate da lontanissimo, manda l’avversario a set point. L’azzurro l’annulla col dritto e manca a sua volta una palla del set. Da ora si gioca sul filo del rasoio: set point De Minaur (risposta in rete), set point Ceck (buona combo servizio&dritto di De Minaur). Finalmente però Marco riesce a ottenere un minibreak e può così giocarsi il set point col servizio a disposizione. Un ottimo dritto incrociato sigilla il primo parziale dopo 63 minuti di gioco.
Il rocambolesco set perso probabilmente rimbomba ancora nella testa di De Minaur che con due brutte palle corte rischia di perdere subito il servizio. L’australiano però si salva ed è anzi il primo a trovare il break, salvo poi restituirlo subito. Il match è decisamente divertente e da entrambe le parti si vedono colpi pregevoli. De Minaur prova un po’ più spesso soluzioni tattiche diverse rispetto al primo set, tentando anche qualche buona discesa a rete, ma la sensazione generale è che sia un po’ perso nel menu dei colpi. Nonostante questa indecisione di fondo, l’australiano si porta avanti 4-3, senza break. Nell’ottavo e nel nono game si decide il secondo set e, di fatto, la partita. Cecchinato infatti è costretto ad annullare ben 4 palle break e dopo undici minuti riesce a impattare sul 4-4. Il gioco successivo è praticamente un set dentro al set: ci vogliono venti minuti, 34 punti e 11 palle break, ma alla fine Cecchinato riesce a strappare il servizio a De Minaur, perfetto nei momenti di massimo rischio, ma generalmente impreciso, troppo per non pagare dazio. Marco tiene a 15 il successivo turno di servizio e dopo quasi due ore e mezzo si trova avanti due set a zero.
La partita si chiude qui. De Minaur non ha più le energie fisiche e mentali per tentare la rimonta e si limita a scortare Cecchinato verso la vittoria. In appena 26 minuti, l’azzurro sforna un bel bagel, forse conclusione troppo severa per una partita davvero emozionante, ma giusto premio per l’ottima prestazione di Marco.
OK TRAVAGLIA – Vittoria agevole per Stefano Travaglia che regola in tre set Pablo Andujar, senza di fatto mai soffrire troppo. Il successo assume contorni ancora più dolci e soddisfacenti se si considera la caratura dell’avversario, che non sarà più al suo meglio ma è comunque un ex numero 32 del mondo con quattro titoli in bacheca (tutti su terra peraltro). La partita non è mai stata in discussione e il merito è solo di Travaglia, che ha comandato gli scambi col dritto e ha coperto il campo alla perfezione. Sotto di un break nel primo set, l’azzurro ha infilato un parziale di cinque giochi a uno che gli permette di intascare il primo set col punteggio di 6-3. Nel secondo set invece, Travaglia ha difeso senza patemi il break conquistato nel terzo game. Nel terzo parziale, l’italiano ha dato prova di tutta la sua solidità e sicurezza: sotto 4-2 non si è lasciato turbare dallo svantaggio e con quattro giochi di fila si è guadagnato l’accesso al secondo turno, dove affronterà Kei Nishikori.