Roma, subito Carreño per Nadal: “Sarà un bel test. Djokovic a New York è stato sfortunato”
Nemmeno il tempo di ambientarsi e sarà già Nadal-Carreno Busta. Un crash test per riscoprire il brivido del campo senza troppi preliminari. Per riprovare subito l’effetto che fa. Se Djokovic – finalista sul Centrale un anno fa – l’ha definito il favorito naturale (anche) perché si allena da tempo sulla terra, non si può omettere come dall’ultimo impegno ufficiale del maiorchino siano passati oltre sei mesi. “Mi sento come sempre – le sue prime parole – forse un filo peggio perché da tempo non faccio tornei. Gli ultimi mesi sono stati complicati per tutti, la vita è cambiata e la mia prima preoccupazione non è stata il tennis. In queste settimane però mi sono allenato forte. Ho bisogno di giocare, ma adesso sono qui e sono pronto, voglio mostrare a me stesso di essere ancora competitivo“.
La rincorsa alla decima di Rafa al Foro, dopo i successi delle ultime due edizioni, inizia però con un alto coefficiente di difficoltà. Lo spagnolo biondo è fresco di semifinale allo US Open e – come ammesso dallo stesso Nadal – “sta giocando alla grande“. I cinque precedenti sono stati a senso unico (l’ultimo all’Australian Open) ma questo è un momento in cui è giusto abbondare con i filtri nella lettura delle statistiche. “Sarà un bel test“, è la sintesi opportuna.
FORO AMICO – “Sono davvero felice di essere qui – ha raccontato nella virtual media room il numero 2 ATP -, Roma mi emoziona sempre, è un posto unico per me, con un torneo tra i più importanti del mondo. Ovviamente non sarà la stessa cosa senza il pubblico e senza potersi divertire esplorando un po’ la città. Viviamo in una bolla, ma alla fine è importante esserci“. Le restrizioni, a quanto pare, non saranno invece così rigide a Parigi. Dove una presenza limitata di pubblico è oggi prevista. A chi gli ha chiesto se fosse preoccupato per la trasferta francese, Nadal ha rispedito la questione dall’altra parte del campo: “Vediamo come si evolverà la situazione dei contagi nelle prossime due settimane, speriamo vada tutto bene, dobbiamo essere pazienti e aspettare“.
AUTOCONTROLLO – Nel breve confronto con la stampa, c’è stato anche spazio per un flash dedicato allo US Open seguito da casa. “Nole è stato sfortunato – è il riferimento alla squalifica – sono dispiaciuto per quanto gli è accaduto, ma le regole parlano chiaro. Reputo importante avere il giusto autocontrollo, unico modo per non incappare in situazioni sfortunate come è accaduto a lui“. Della finale, complice il fuso orario, racconta di averne seguito la trama fino al quarto set. “Mi dispiace per Sascha che avrà altre occasioni – ha concluso – ma sono soprattutto molto contento per Domi, gran lavoratore e bravo ragazzo, di certo si meritava quel titolo“. Lo sguardo, benevolo, è di chi gli ha già regalato ampi dispiaceri battendolo nelle ultime due finali del Roland Garros.