Djokovic si scusa per il suo gesto: “Una occasione per la mia crescita e il mio sviluppo”
Sicuramente una serata che verrà ricordata per un pezzo. Novak Djokovic, favoritissimo per la vittoria finale allo US Open 2020 viene squalificato per aver colpito con una pallina una giudice di linea.
La squalifica è stata pronunciata alle 16.11 ora di New York (le 22.11 in Italia), e alle 16.34 le telecamere della ESPN mostravano in diretta le immagini di Djokovic che riponeva il suo borsone nel bagagliaio di una Tesla e lasciava Flushing Meadows per l’ultima volta quest’anno, senza tenere la consueta conferenza stampa. Per questo fatto verrà probabilmente multato nei prossimi giorni, ma è difficile che la cosa gli importi in questo momento.
Alle 17.06 la USTA ha emesso un comunicato ufficiale per spiegare l’accaduto: “In ottemperanza alle regole del Grand Slam, a seguito della sua azione di aver colpito intenzionalmente una pallina in maniera pericolosa e scriteriata all’interno dei confini del campo o avendola colpita con negligente noncuranza delle conseguenze, il giudice arbitro dello US Open ha squalificato Novak Djokovic dallo US Open 2020. A causa di questa squalifica, Djokovic perderà tutti i punti guadagnati allo US Open e sarà multato per una somma pari al montepremi vinto al torneo in aggiunta a tutte le multe che saranno comminate per l’incidente occorso”.
Poco più di due ore più tardi, attraverso il suo account Instagram, e qualcuno dice mentre era già in viaggio verso l’aeroporto per lasciare New York, il n.1 del mondo ha scritto questo messaggio.
“Tutta questa situazione mi ha lasciato triste e vuoto. Ho chiesto notizie della giudice di linea e il torneo mi ha detto che grazie a Dio sta bene. Sono molto dispiaciuto di averle causato così tanto stress. Così involontario. Così sbagliato. Non rivelerò il suo nome a rispetto della sua privacy. Per quel che riguarda la squalifica, devo riguardarmi dentro e lavorare sulla mia delusione e convertire tutto questo in una lezione per la mia crescita e il mio sviluppo come giocatore e come essere umano. Mi scuso con lo US Open e con tutte le persone coinvolte nell’evento per il mio comportamento. Sono molto grato al mio team e alla mia famiglia per essere la mia ancora di supporto, e ai miei tifosi per essere sempre al mio fianco. Grazie, e mi dispiace”.