Sinner batte anche Bautista e va in finale contro Thiem (Crivelli). Sinner scende a rete. Pronto per l’esame Thiem (Bertellino)

Sinner batte anche Bautista e va in finale contro Thiem (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Un’esibizione non fa ancora estate, ma ormai è evidente che quel piccolo fenomeno di Sinner, su partita secca, può battere in agilità molti top 20. E deve ancora compiere 19 anni, che festeggerà il 16 agosto. A Berlino, nel campo in sintetico ricavato nell’Hangar 6 del dismesso aeroporto di Tempelhof,

[…] dopo aver sconfitto nei quarti Khachanov, 15 del mondo, l’allievo di Riccardo Piatti supera anche Bautista, numero 12: 7-6 (5) 6-2 il punteggio. E se il russo, con il suo gioco potentissimo ma senza variazioni, rappresentava un avversario ideale per le accelerazioni di Sinner, lo spagnolo capace di soluzioni sempre diverse e grandissimo corridore poneva sicuramente rompicapi tecnici più complicati. Eppure Jannik ha superato il test con una maturità che ormai non sorprende più: si è ritrovato sotto 3-1 nel primo set, ma poi ha cominciato a mettere pressione al 32enne allevatore di cavalli per passione, soprattutto sulla diaagónale di rovéscio e non ha perso concentrazione neppure quando non ha sfruttato due set point nel decimo game. Vinto il tie break, Jannik ha preso il controllo del match, risultando micidiale con il suo clamoroso anticipo sulla palla cui Bautista ha provato inutilmente a contrapporre traiettorie più lente e più alte per spezzare il ritmo infernale di un avversario incontenibile, fino a prendere a racchettate la superficie del campo per la frustrazione. Di Sinner, è piaciuta anche la ricerca della rete, pur se le soluzioni di volo a volte sono ancora grezze: è comunque la conferma di un progetto che non vuole lasciare nulla di intentato. Il numero 73 del mondo, in ogni caso, sembra già andargli piuttosto stretto.

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Oggi alle 12 (diretta Eurosport 1) esame tosto contro Thiem, che lo ha appena battuto nella parte di esibizione che si è giocata sull’erba.

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Sinner scende a rete. Pronto per l’esame Thiem (Roberto Bertellino, Tuttosport)

La reazione di Roberto Bautista Agut (racchetta scagliata per terra) alle ennesime difficoltà emerse nella semifinale del Bettl Aces di Tempelhof (Ger), all’interno di un hangar dell’aeroporto, contro Jannik Sinner, commenta da sola la valenza della sfida sia pure in un torneo esibizione. L’azzurro non ancora 19enne ha offerto un’altra grande prova, di tennis e carattere, venendo a capo del match sullo score di 7-6 6-2 e salendo in finale.

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Carattere si diceva, quello che ha messo in campo l’allievo di Riccardo Piatti, nel primo set quando si trovato a rincorrere sull’ 1-3, poi sul 5-5 quando ha annullato tre palle consecutive per il break, ed ancora nel tie-break quando è stato indietro 2-4 prima di chiuderlo con grande fermezza sul 7-5. Ad onor del vero Jannik era anche salito a due set point sul 5-4 servizio Bautista Agut ma nella circostanza si era visto annullare le opportunità dal più esperto avversario. Anche ieri il giovane altoatesino ha dimostrato di meritare questi palcoscenici che è in grado di gestire in ogni sfaccettatura, sul campo e fuori. Dopo aver vinto il primo set non si è rilassato ed è ripartito di slancio ottenendo subito un break (2-0), bissato a fine set (5-2) per la capitalizzazione all’ottavo gioco.

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Oggi troverà nell’atto decisivo della rassegna l’austriaco Dominic Thiem, n. 3 del mondo e già vincitore della prima tappa del torneo tedesco, sull’erba dello Steffi Graf Stadium in finale contro Matteo Berrettini. Ieri Dominic, autentico mattatore di questo strano scorcio di stagione, ha piegato in due set il suo idolo di gioventù, un ottimo Tommy Haas, 42 anni e quasi non sentirli. Il tedesco, già numero 2 del mondo e inattivo a livello ATP dal 2017, ha reso la vita dura all’austriaco soprattutto nel primo set, dove ha avuto anche due set point prima di cedere al tie-break. Un preludio al suo vero ritorno in campo? Difficile dirlo ma, visto il momento e le tante incertezze, non lo si può escludere. Oggi alle 16 dunque sarà match vero tra Sinner e Thiem, rivincita di quello andato in scena alcuni giomi fa sull’erba di Berlino e vinto dal finalista degli Australian Open 2020 in due set, non senza difficoltà.

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Sarà tempo anche di forale femminile, tra Petra Kvitova e la vincente di Svitolina-Sevastova. Non finiscono intanto le polemiche attorno a Novak Djkovoc. Questa volta il n° 1 del mondo ne è bersaglio incolpevole per un’onorificenza che gli è stata data dalla Repubblica Srpska (la parte serba della Bosnia) al termine del suo breve viaggio in Bosnia. Le critiche nascono dal fatto che in passato era stata data a personaggi come Milosevic e Mladic e in questo caso gli è stata consegnata dal “sanzionato” Dodik.