Campionati italiani assoluti. Arnaboldi ora sogna il titolo (De Sanctis). Per Sonego c’è Arnaboldi (Bertellino)

Campionati italiani assoluti. Arnaboldi ora sogna il titolo (Silvio De Sanctis, Il Giorno)

La migliore delle quattro partite giocate questa settimana permette ad Andrea Arnaboldi di arrivare in finale ai Campionati Italiani Assoluti di Todi e giocarsi il titolo nella finale odierna contro Lorenzo Sonego, testa di serie numero 1 (e 46 Atp) e grande favorito per il successo. Il trentaduenne brianzolo, n. 7 del tabellone, ha impiegato appena 1h09′ per venire a capo di Andrea Vavassori, attuando una tattica di gara perfetta, grazie alla quale ha tenuto a distanza dalla rete il piemontese, specialista del serve and volley. Un piano partita che alla fine gli ha consentito di vincere l’incontro con due break per set, dopo la battaglia nei quarti di finale che lo aveva visto venire a capo di Federico Gaio dopo oltre due ore di battaglia e tre match points annullati. «E’ stata una prestazione positiva sotto ogni punto di vista – ha dichiarato Andrea a fine match -, ho fatto il mio dovere, sono stato solido spingendo su ogni colpo, ho tenuto Vavassori lontano dalla rete e ho approfittato al meglio dei suoi errori. Lui è stato un po’ falloso e mi ha dato una mano in alcuni momenti, sono stato abile ad approfittarne al meglio. Sono venuto in Umbria preparato al meglio ed essere arrivato alla finale è una soddisfazione, certamente parto sfavorito contro Sonego, ma scenderò in campo con la convinzione di giocare le mie chances». Nessuna sorpresa invece nel singolare femminile, con le prime due favorite Jasmine Paolini (6/2, 6/3 a Camilla Rosatello) e Martina Trevisan (7/5, 6/4 su Elisabetta Cocciaretto) giunte all’atto conclusivo.

Per Sonego c’è Arnaboldi (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Giornata di semifinali ieri nelle affascinanti atmosfere offerte dalle colline umbre che incastonano il Tennis Club Todi 1971 e match che hanno confermato la buona qualità di questi Assoluti. La prima sfida messa in campo sul centrale, quella in rosa tra MartinaTrevisan ed Elisabetta Cocciaretto, seconda e terza del seeding, è durata 2 ore e 37 minuti ed ha visto la più esperta toscana avere la meglio per 7-5 6-4. Diversi i break che l’hanno caratterizzata ma buono il livello tecnico espresso dalle due, come ha sottolineato al termine la capitana di Fed Cup Tathiana Garbini «Brave le ragazze ad offrire questo spettacolo nonostante il fermo prolungato del periodo». Soddisfatta al termine la vincitrice: «Ho dovuto usare la massima concentrazione perché la “Coccia” gioca bene e se ti rilassi diventa difficile. E’ salita molto nell’ultimo periodo in rendimento, come hanno dimostrato le sue vittorie in due tornei da 60.000 dollari nel finale della scorsa stagione ed è brava a pressare e prendere il comando delle operazione Un successo dunque importante». Oggi troverà dalla parte opposta della rete la corregionale e compagna di Fed Cup Jasmine Paolini, numero 1 del tabellone, che ha fermato nel penultimo atto la corsa della piemontese e wild card Camilla Rosatello. Paolini a segno in due frazioni ed in crescita rispetto alle prime partite: «La miglior prestazione di questa settimana – ha confermato la numero 95 del mondo – dopo una bella partenza e con meno errori. Con Martina ci conosciamo da tempo, sarà una finale intensa». Nel draw maschile il primo a qualificarsi per la finale è stato ieri Andrea Arnaboldi, che ha comandato senza particolari affanni fin dall’avvio il testa a testa con Andrea Vavassori. Un 6-1 6-2 che lascia poco spazio al commento tecnico: «Ho preparato bene il match e tutto è girato a mio favore. Lui mi ha dato una mano risultando falloso, ma io ho fatto bene il mio. Sono uscito dal match dei quarti in modo rocambolesco e questo mi ha dato fiducia per la semifinale». L’ultimo confronto ha opposto il favorito della vigilia, Lorenzo Sonego, a Lorenzo Giustino, testa di serie numero 4. Il torinese ha messo sul terreno di gioco tanta solidità e molto servizio, che gli ha permesso in diverse occasioni di uscire dai momenti difficili. […]