Félix Auger-Aliassime contro il razzismo: “Oltre allo sport, anche la musica può cambiare il mondo”
Le stelle del tennis stanno offrendo un bell’esempio nella lotta contro il razzismo doppo i tragici fatti di Minneapolis. Dopo le voci di Naomi Osaka, Coco Gauff, Sloane Stephens, Andrea Petkovic e tanti altri protagonisti della racchetta, anche Félix Auger-Aliassime intende farsi sentire contro il flagello della discriminazione razziale. Il 19enne canadese, attuale n. 20 del mondo e cinque finali disputate finora, esprime il suo deciso no al razzismo, oltre che con la sua testimonianza e il suo esempio in campo, anche attraverso la sua passione per la musica e il pianoforte. Ne ha parlato con Federica Cocchi, per La Gazzetta dello Sport, in un’intervista telefonica dopo il suo rientro a Montecarlo (dove risiede), dopo il lockdown trascorso in Canada.
Félix, canadese di Montréal, il cui padre è originario del Togo e la madre del Québec, ha rivelato alla Gazzetta che anche la sua famiglia ha subito episodi di razzismo in passato: “Mio padre […] stava tornando a casa con la sua Mercedes e si è accorto che la polizia lo seguiva. Lo hanno fermato e interrogato sul perché stesse guidando quell’auto. Pensavano che fosse rubata. Era strano per loro che una persona di colore guidasse una macchina costosa. Ha dovuto dimostrare che quella macchina fosse davvero la sua. Può sembrare una sciocchezza se paragonata al dramma di Floyd ma è un segnale che il razzismo e la discrminazione possiamo toccarli con mano ogni giorno, soprattutto nelle piccole cose“.
Félix sottolinea inoltre come le giovani generazioni e i campioni abbiano oggi il grosso vantaggio di potersi esprimere anche attraverso i social, cosa che non avevano a disposizione gli atleti del passato: “Rispetto ai campioni che ci hanno preceduto, abbiamo dalla nostra uno strumento molto potente, i social. Ognuno di noi cerca di fare la propria parte parlando a una grande platea. Penso che noi giovani possiamo fare la differenza per sradicare la piaga sociale del razzismo e la discriminazione in generale“.
Come dicevamo, oltre al tennis, la grande passione di Félix è il pianoforte e, durante il lockdown trascorso in Canada, ne ha anche approfittato per esercitarsi al piano: “Mi piace suonare Beethoven ma anche le grandi colonne sonore dei film“, dichiara alla Cocchi, “poi ho una vera passione per la musica del votro Ludovico Einaudi. Anche la musica, come lo sport, può cambiare il mondo“. Giustissimo, Félix, la cui sensibilità e gentilezza si riscontrano del resto anche in campo, con i suoi avversari e il pubblico, nonché nelle conferenze post match, sempre garbato e sorridente anche nel rispondere alla stampa.