Millenium, E. Catania: Scenario complesso e senza precedenti
si cerca la rotta in un mare in tempesta. Salute al primo posto
Il futuro è incerto ma i club devono tracciare una linea da seguire. Emanuele Catania: “Difficile ragionare di sport quando la priorità è la salute, ma serve decidere sul futuro di questa stagione, e non solo”.
Si resta in attesa. Questa è la posizione ultima ribadita dal collettivo dei presidenti dei club durante l’ultima riunione di Lega, con i campionati nazionali in pausa. Da un lato la grave situazione sanitaria italiana e mondiale, dall’altro il senso di responsabilità di società che hanno oneri e doveri da portare avanti.
“Una situazione del genere non si era mai verificata e non esiste una procedura standard per affrontare quanto sta accadendo – puntualizza il direttore generale Emanuele Catania – ad oggi la direttiva del Governo ci autorizza a procedere con gli allenamenti a porte chiuse e nel rispetto delle normative. Può apparire un controsenso rispetto a quanto si sta decidendo per tante aziende, sta alla sensibilità di ogni club decidere cosa sia meglio. C’è chi si allena a pieno regime, chi meno e chi ha dato il “rompete le righe”. Chi ha rotto del tutto le righe sono però molte delle giocatrici straniere del nostro campionato; richiamate dalle rispettive federazioni piuttosto che dalle famiglie preoccupate, o per semplice timore di rimanere incastrate in una possibile chiusura di frontiere. Quest’ultimo il caso delle centrali della Banca Valsabbina Millenium Speech e Veltman; la statunitense e la canadese sono rientrate dall’oggi al domani nel loro paese, forse sulla scia dell’effetto domino che si è venuto a creare fra gli atleti di volley stranieri in Italia. “Ad oggi la nostra stagione è ancora in essere – precisa Emanuele Catania – quindi valuteremo insieme ai procuratori se e come chiudere i contratti di chi è partito”.
E se si dovesse proseguire con il campionato? “Gli scenari sono molteplici e tutti molto complessi – replica Catania – in primis devono esserci le condizioni sanitarie per lavorare in sicurezza, e non sappiamo quando potranno esserci in termini temporali. Per club come il nostro o Bergamo o Casalmaggiore, che sono nel mezzo dell’epicentro di questa pandemia, è davvero difficile focalizzarsi su altro che non sia la salute. Tuttavia abbiamo delle responsabilità che vanno portate avanti”. Cosa può influenzare il futuro di questa stagione? «Moltissimi fattori, la maggior parte dei quali fuori dalla nostra sfera operativa – prosegue il DG – a cominciare dall’attività delle nazionali con la VNL che è stata rimandata ma non sappiamo se effettivamente si svolgeranno le Olimpiadi, questo per avere un riferimento temporale nel quale poter eventualmente giocare. Poi c’è un tema sportivo, legato alla partenza di numerose giocatrici che non è detto rientrino. Senza contare i temi legati ai diritti televisivi e alle sponsorizzazioni, alle coppe europee e altre numerosi fattori che resterebbero in sospeso”.
Non da meno sarebbero i temi da affrontare in caso di stop definitivo al campionato: “C’è da decidere per promozioni e retrocessioni, per l’eventuale assegnazione dello scudetto e la griglia per le coppe europee, e alcune di queste soluzioni dipendono ovviamente anche dalla federazione”. Insomma un ginepraio in cui non è facile districarsi. “Il direttivo Millenium è in continuo contatto per monitorare tutte le situazioni, sia di gestione interna, sia per far sentire la propria voce in Lega. Il Presidente Roberto Catania si riunisce in conference call con i presidenti più volte alla settimana e ha raccolto più volte il plauso dei colleghi per le sue proposte, ha dato inoltre disponibilità per formare eventuali commissioni di dialogo e confronto con i procuratori”.
Certo è che i club si aspettano che qualcuno più in alto dei singoli presidenti possa assumersi le responsabilità di dare indicazioni chiare e univoche, che sia il Governo, il Coni o la Federazione, “Ad oggi è tutto invariato fino al 3 aprile, data entro la quale ci attendiamo delle risposte e poi dovremo prendere nuove decisioni – conclude il DG – solitamente programmiamo a lungo termine, ma di questi tempi si ragion alla settimana, è molto complesso, e c’è un tema umano del quale non dobbiamo mai dimenticarci”.
Ufficio Stampa