Federer: “Le regole vanno prese seriamente”
Così come Rafa Nadal, anche Roger Federer viene da un Paese gravemente colpito dal Coronavirus, la Svizzera, seconda dietro all’Italia per numero di contagiati per milione di abitanti (fra i Paesi con almeno 1000 casi).
In risposta a una “challenge” lanciata dal consigliere federale Alain Berset a lui e ad altri due personaggi pubblici per stimolare la prevenzione del virus, ha allora deciso di registrare un breve video su Instagram, il primo da quando ha deciso di sottoporsi a un intervento di artroscopia al ginocchio:
“Anche per me non è un momento facile, anche io passo tutto il mio tempo a casa, da una settimana non stringo la mano a nessuno, lavo le mani più volte al giorno“.
Come il suo amico-rivale, anche lo svizzero richiama l’attenzione sulla solidarietà e l’unità, ricordando che le misure non sono atte esclusivamente alla protezione personale, ma anche e soprattutto a quella degli altri: “In questo momento è più importante che mai aiutarsi a vicenda per combattere il Coronavirus. In particolare dobbiamo sostenere le generazioni più anziane, che sono le persone più a rischio assieme a chi ha problemi di salute pregressi“.
Infine, arriva anche un richiamo alla responsabilità individuale, di modo che le misure non diventino ancora più stringenti, come successo da noi: “Bisogna mantenere le distanze, stare ad almeno due metri ed evitare di stringere la mano [anche perché stare a meno di due metri è condizione necessaria per stringere la mano se non si è Karlovic, ndr]. Dobbiamo prendere molto seriamente la situazione, non vogliamo finire in quarantena senza poter più uscire, perciò è importante che tutti agiscano di conseguenza“.