Federer in video alla sua Svizzera: «State in casa, situazione grave» (Cocchi). Binaghi: «Questa partita la vinceremo insieme» (Tuttosport).
Federer in video alla sua Svizzera: «State in casa, situazione grave» (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
L’emergenza coronavirus arriva anche nella tranquilla Svizzera che conta già oltre 5000 contagiati. Per l’occasione è stato chiamato in causa il cittadino più illustre, Roger Federer, apparso in un video sui social in cui invita la popolazione a stare in casa e attenersi scrupolosamente alle regole di sicurezza. Federer nelle immagini si trova all’esterno e alle sue spalle si vedono montagne innevate. È la prima volta che si rivede Re Roger dopo che, il 20 febbraio, aveva annunciato di essersi operato al menisco del ginocchio destro: «Anche io resto a casa — spiega il campione di 20 Slam —,è da un po’ di tempo che non stringo le mani alle persone. Naturalmente me le lavo spesso, così come dovremmo fare tutti noi. Credo che aiutarsi l’un l’altro sia adesso più importante che mai. Soprattutto perché dobbiamo aiutare le persone più anziane. Sono loro quelle più a rischio e dobbiamo aiutarli tenendo una distanza tra di noi di almeno due metri ed evitando di stringerci la mano». Federer ha ribadito l’importanza del rispetto delle regole varate dal governo svizzero: «È davvero molto importante prendere sul serio queste norme. Quella che stiamo vivendo e una situazione molto seria, potremmo finire tutti in quarantena e non essere più in grado di uscire di casa: per questo spero che tutti si comportino di conseguenza». Intanto Maria Sharapova, che da poche settimane ha dato l’addio al tennis, ha lanciato un messaggio d’ amore per l’Italia. «Navighiamo insieme in queste incertezze. Facciamolo con gentilezza, amore e ottimismo — ha detto —. Tutte le bellissime qualità che l’Italia ha condiviso con me. Nell’ultimo anno mi sono allenata soprattutto in Italia e la considero la mia seconda patria. Per favore, stiamo a casa».
Binaghi: «Questa partita la vinceremo insieme» (Tuttosport)
«Nel momento più difficile della storia recente del nostro Paese anche lo sport sta pagando un prezzo altissimo. Da tutta Italia ci pervengono segnalazioni che descrivono nel dettaglio le enormi difficoltà in cui si trova il nostro movimento e testimoniano la preoccupazione per le incognite riguardanti il futuro. Ad essere preoccupati siamo, in primo luogo, noi dirigenti, coloro ai quali le società hanno affidato il compito di gestire la casa comune, la Federazione Italiana Tennis. Solo con una FIT in grado di funzionare, infatti, i circoli, i dirigenti, gli insegnanti, gli atleti, gli ufficiali di gara, i tanti giovani che si stanno avvicinando al tennis e tutti coloro che condividono la nostra passione potranno continuare a svolgere la propria attività». Cosi in una lettera aperta il presidente della FIT Angelo Binaghi. «Il caos nel quale la pandemia da coronavirus ha gettato l’intero mondo del tennis, sconvolgendone i calendari internazionali e ostacolando le attività sportive e didattiche nazionali, avrà purtroppo pesanti conseguenze pure sulle risorse necessarie alla FIT per svolgere le proprie attività istituzionali. Anche a causa dell’incertezza che grava sugli Internazionali BNL d’Italia, siamo dunque costretti a varare un piano di azione che ci permetta di salvare le fondamenta della casa comune. Tale piano riguarda da un lato i costi di funzionamento della nostra struttura, ridotti al minimo possibile. Accanto all’austerità, il piano consiste però anche nella predisposizione di interventi di segno opposto che riteniamo possano essere utili a minimizzare le conseguenze negative a carico del movimento. Il Consiglio Federale, riunitosi in teleconferenza, ha deciso infatti di porsi quale obiettivo prioritario quello di riportare gli italiani sui campi da tennis non appena verrà loro consentito di tornare a farlo, così da riattivare nel minor tempo possibile il sistema nel suo complesso. Pur rendendosi conto che gli interventi non saranno risolutivi, e proponendosi di vararne di ulteriori in base all’evoluzione della crisi da coronavirus, la FIT è convinta che l’imponente sforzo espansivo appena deliberato favorirà – attraverso l’abbattimento di quote e tasse, e la fornitura gratuita di materiali e servizi – la ripresa dell’attività sportiva dei circoli e nei circoli, della possibilità di giocare e della voglia di apprendere e migliorare. In totale, i provvedimenti deliberati a favore del movimento avranno un peso di circa 3 milioni di Euro sulle casse federali. L’importante è non perdere la grinta e la capacità di lottare. Questa partita la vinceremo assieme»