Andujar: “Questa sosta è più difficile dal punto di vista mentale che da quello fisico”
Tra i Paesi più colpiti dall’emergenza coronavirus in Europa c’è anche la Spagna, che finora ha avuto oltre 21.000 persone contagiate e già oltre 1.000 vittime. Tra i giocatori spagnoli che stanno cercando di superare questo momento difficile mantenendo un barlume di normalità c’è anche Pablo Adujar, attualmente n. 53 della classifica mondiale con un best ranking di n. 32 raggiunto nel luglio 2015, che con il tour sospeso fino all’inizio di giugno sta approfittando di questo periodo di pausa per fare le cose che normalmente non riesce a fare.
“Fino a giugno non possiamo giocare, quindi per il momento mi sto godendo questo periodo libero da viaggi e da tornei per passare un po’ di tempo con mia moglie e i miei figli – ha raccontato a Marca.com – sto seguendo tutte le disposizioni, se esco lo faccio con i guanti e prima di andare al supermercato uso il disinfettante”.
Come tutti i suoi colleghi deve trovare mezzi alternativi per mantenere la forma fisica, visto che le possibilità di allenarsi sono fortemente limitate. I più fortunati hanno una palestra personale a casa, ma non tutti possono contare su questa risorsa. “Ho una cyclette a casa, alcuni pesi e le bande elastiche. Cerco di utilizzare questi strumenti. Lo faccio per poco più di un’ora al giorno. La mia dieta è cambiata, ed è diventata più disordinata. Sono sicuro che alla fine avrò messo su qualche chilo, ma staremo almeno tre mesi senza giocare per cui ci sarà tempo per ritrovare la forma”.
Per Andujar la parte più difficile di questa situazione è l’aspetto mentale: “Come tennisti siamo sempre abituati a porci degli obiettivi, e ora come ora non ne abbiamo. Quello che cerco di fare è mantenermi più in forma che posso in modo da non fare troppa fatica al rientro in campo. Purtroppo quest’anno avevo un buon ranking è avrei potuto aver accesso al tabellone principale a tutti i tornei, ma ovviamente non succederà”.
Dopo aver saltato gran parte della stagione 2017 a causa di un intervento chirurgico al gomito, lo spagnolo ha trascorso le ultime due stagioni a risalire la classifica dopo essere rimasto senza punti a causa dell’infortunio. In questo periodo ha conquistato un titolo ATP a Marrakech nel 2018 e ben sei titoli nel circuito Challenger, tra cui quello del torneo di Firenze sempre nel 2018. Allo US Open 2019 ha raggiunto per la prima volta gli ottavi di finale in una prova dello Slam sconfiggendo Kyle Edmund, Lorenzo Sonego e Alexander Bublik prima di perdere molto nettamente contro Gael Monfils.