Federer si è operato al ginocchio: salterà Dubai, Indian Wells, Miami e il Roland Garros
La notizia è di pochi istanti fa, e purtroppo non è una notizia che avremmo voluto ricevere. Roger Federer ha comunicato sui suoi account social di essersi sottoposto ieri in Svizzera a un’operazione di artroscopia al ginocchio destro, la stessa subita quattro anni fa ma al ginocchio sinistro.
“Il mio ginocchio destro mi ha dato fastidio per diverso tempo. Ho sperato il dolore potesse andare via, ma dopo esami e discussioni con il mio team ho deciso di sottopormi a un’operazione di artrosopia ieri in Svizzera. Dopo l’intervento, i dottori hanno confermato che fosse la cosa giusta da fare e sono molto fiduciosi su un pieno recupero. Di conseguenza, purtroppo sarò costretto a saltare Dubai, Indian Wells, Bogotà (l’esibizione con Zverev rinviata per problemi di ordine pubblico, ndr), Miami e il Roland Garros. Vi ringrazio per il supporto. Non vedo l’ora di tornare a giocare, ci vediamo sull’erba!“.
Roger è dunque sicuro di perdere 3180 punti per effetto dei risultati che non potrà difendere a Dubai, sul cemento americano e sulla terra battuta. Si tratta in totale di sei tornei nei quali, lo scorso anno, aveva guadagnato i seguenti punti:
- ATP 500 Dubai: vittoria (500 punti)
- Masters 1000 Indian Wells: finale (600 punti)
- Masters 1000 Miami: vittoria (1000 punti)
- Masters 1000 Madrid: quarti di finale (180 punti)
- Masters 1000 Roma: quarti di finale (180 punti)
- Roland Garros: semifinale (720 punti)
Tornerà in campo con 3950 punti e dovrebbe mantenere un posto in top 10, ma sull’erba avrà subito da difendere 1700 punti che, ove non difesi o difesi solo in parte, potrebbero mettere in pericolo la sua permanenza tra i primi dieci giocatori del mondo. L’attuale numero 10, David Goffin, ha 2600 punti.
RICORDI SINISTRI – Come da riferimento a inizio articolo, c’è un precedente per Roger Federer con un’operazione di questo genere e purtroppo non richiama alla memoria ricordi troppo incoraggianti. A inizio febbraio 2016, lo svizzero rilasciò un comunicato molto simile a quello divulgato questa mattina per annunciare di aver fatto ricorso all’artroscopia per risolvere il problema al menisco del ginocchio sinistro, di cui solo successivamente avrebbe svelato la causa (si infortunò preparando il bagnetto per le gemelle). In quel caso, Federer optò per una convalescenza piuttosto breve saltando solo Dubai, Rotterdam e il Sunshine Double per tornare in campo già a Montecarlo; successivamente avrebbe preso parte ai tornei di Roma, Stoccarda, Halle e Wimbledon, fermandosi in semifinale contro Raonic, prima di annunciare la conclusione anticipata della stagione.
Di sinistramente simile c’è che anche in quella occasione l’infortunio – sebbene a un ginocchio diverso – maturò a seguito di una semifinale persa all’Australian Open contro Djokovic, e l’operazione si rese necessaria proprio a febbraio. Anche il 2016 era anno olimpico, come la stagione in essere, e il ritorno in campo probabilmente troppo affrettato lo avrebbe costretto a saltare i giochi di Rio de Janeiro. La speranza è che le analogie si fermino qui e Federer possa prendere parte alla sua ultima Olimpiade.
PROSPETTIVE – Questa notizia non può che indurre a rivalutare le prestazioni australiane di Federer, condizionate da una serie di acciacchi fisici a cui deve essere dunque aggiunto quello al ginocchio destro. Proprio la gamba destra, nello specifico la zona dell’adduttore, gli aveva dato parecchie noie durante l’incontro con Sandgren nel quale aveva comunque annullato sette match point. In condizioni di forma visibilmente precarie, Federer ha poi affrontato Djokovic senza concrete speranze di vittorie e ha preso parte all’esibizione di Città del Capo contro Nadal, che a posteriori potrebbe anche essere interpretato come un rischio eccessivo di fronte alla prospettiva di compromettere gli ultimi mesi della sua carriera.
Ovviamente non è una questione di punti e di classifica, che ormai da un paio d’anni interessano Federer solo in modo molto collaterale, ma di mantenere intatte la competitività nei tornei importanti. In buona sostanza, e pure ammesso il suo sconfinato amore per il gioco, è questo il motivo per cui Roger Federer è ancora nel circuito. Perché crede di poter essere ancora protagonista negli Slam, come peraltro il campo non si premura di smentire. Ed è questa l’integrità da salvare, in quella che potrebbe anche essere l’ultima stagione della sua carriera.