Berrettini in dubbio per la Davis? “La mia priorità è guarire ma farò di tutto per esserci”
A malincuore Matteo Berrettini è stato costretto a saltare la parte di stagione sulla terra sudamericana, che lo avrebbe visto impegnato la prossima settimana a Buenos Aires e quella successiva a Rio de Janeiro. Ma come ha ammesso lui stesso in un’intervista al quotidiano L’Unione Sarda, “gli infortuni si devono affrontare con cura sennò rischi di ritrovarti in piena stagione con lo stesso problema” e quello che sta affliggendo il tennista romano “si concentra fra addominali, il pube e gli adduttori“. Si tratta di un guaio muscolare che si porta dietro da metà dello scorso anno e adesso che il suo obiettivo è rimettersi in forma, tutta la sua programmazione viene rimessa in discussione.
Tra gli appuntamenti più importanti che rischiano di saltare c’è quello di Coppa Davis previsto per venerdì 6 e sabato 7 marzo a Monte Urpino, Cagliari, contro la Corea del Sud. “Non posso dire con certezza che sarò pronto per la Davis, la mia priorità oggi è guarire, recuperare, ma è possibile che possa farcela anche prima della gara di Cagliari. Il mio obiettivo è esserci. Farò di tutto per arrivare a Cagliari in ottime condizioni”. Il n. 8 del mondo appare cauto e giustamente non ha alcuna fretta: “Ho appena vissuto la miglior annata della mia carriera sotto tutti gli aspetti, prima della passata stagione ci eravamo messi come obiettivo almeno tre anni per arrivare alla top 10, per cui nessuno deve dimenticare che quello era il piano originale. Continuiamo a investire, non ci deve essere fretta, non ci deve essere pressione”.
La Corea del Sud ha come giocatore di spicco Hyeon Chung, giovane promessa caduta vittima di infortuni che due anni fa raggiunse la posizione n. 19 mentre ora è fuori dai primi 100, il quale non scende in campo dall’ottobre dello scorso anno a Vienna. Insomma la sfida sembra alla portata dell’Italia, anche in caso di assenza di Matteo, ma il rischio va sempre calcolato. “Partiamo sicuramente favoriti, sia per il nostro ranking ma anche perché giochiamo in casa, sulla terra, davanti ad un pubblico caldissimo e competente. Ma lo sapete tutti, la Coppa Davis è una competizione a parte, i giocatori si trasformano, entrano in gioco altri fattori e le sorprese possono essere sempre dietro l’angolo”.
La Corea rappresenta l’unico ostacolo per la nazionale italiana prima delle fasi finali di Madrid a novembre e Berrettini, trovandosi d’accordo con le parole del Presidente FIT Angelo Binaghi che vede l’Italia come una delle favorite, aggiunge: “I numeri parlano chiaro, siamo una squadra forte, un gruppo molto unito ma soprattutto quelli che saranno convocati saranno comunque giocatori di alto livello, in singolare e in doppio. Poi c’è la formula nuova che può sempre riservare delle sorprese”. E a proposito della nuova formula introdotta la scorsa stagione, resta ancora un po’ di amarezza per com’è andata nel 2019. “A Madrid bastavano due punti tirati in maniera diversa e saremmo andati ai quarti. Le partite vanno giocate tutte, dal primo all’ultimo punto, perché anche lo scambio finale può cambiare una storia”.
Nonostante questo breve periodo di stop, la voglia di lavorare a Berrettini non manca affatto e tutto l’ambiente intorno a lui spinge verso la stessa direzione: “Bisogna credere nel progetto, sapendo che ho ancora tanto margine di miglioramento. Peraltro lavoro con lo stesso team da quando avevo 14 anni, loro conoscono me e io conosco loro, è bello essere arrivati così in alto insieme“.