Liam Broady sulla (pessima) qualità dell’aria a Melbourne: “Non possiamo lasciare perdere”

A tre giorni dal via dell’Australian Open 2020 le condizioni a Melbourne sono migliorate rispetto al primo giorno di qualificazioni, ma l’aria (inquinata dagli incendi delle scorse settimane) resta ancora poco salubre. Liam Broady, tennista britannico attualmente al numero 234 delle classifiche, era uno dei giocatori impegnati due giorni fa nel primo turno di qualificazione, quando in tanti hanno manifestato malesseri a causa delle malsane condizioni dell’aria. Dopo aver perso nettamente da Ivasha al primo round, ha voluto lanciare un messaggio forte su Twitter anche a nome di alcuni colleghi (Vasek Pospisil, Dustin Brown, Jay Clarke).

Più penso alle condizioni in cui abbiamo giocato qualche giorno fa, più mi ribolle il sangue ha scritto nella nota. “Non possiamo lasciare perdere. L’e-mail che abbiamo ricevuto ieri da ATP e Australian Open è stata uno schiaffo, “si poteva giocare”. Le condizioni erano salutari? Ai cittadini di Melbourne è stato raccomandato di tenere i loro animali domestici in casa il giorno in cui ho giocato le qualificazioni, e noi invece dovevamo andare fuori per fare attività fisica ad alta intensità? Cosa dobbiamo fare per creare un’associazione di giocatori? Dov’è la protezione per i giocatori, sia maschi che femmine? Quando molti giocatori hanno bisogno di uno spray per l’asma pur non avendo l’asma? Quando un giocatore collassa a causa di problemi respiratori? Nel Tour lasciamo perdere troppe cose che non sono giuste, ma a un certo punto bisogna prendere posizione. Tutti i giocatori hanno bisogno di essere protetti, non solo pochi.”

Broady fa riferimento all’episodio del ritiro di Dalila Jakupovic e ciò che ha denunciato Dustin Brown sul suo profilo Twitter: “Mi è stato detto dal dottore sul campo che avevo un virus in corpo. In 35 anni è la prima volta che uso uno spray per aiutarmi a respirare meglio.” Le parole forti del tennista britannico fanno il paio con quelle del Canadese Schnur, che ha criticato l’atteggiamento di Federer e Nadal, colpevoli di non aver fatto valere la loro autorità per fermare il torneo. Al momento però, nonostante le lamentele, il torneo non subirà variazioni e partirà come da programma lunedì 20 gennaio.