Djokovic gioca il doppio, Nadal no: Serbia campione all’ATP Cup
Il tabellone completo della fase finale
Il doppio consegna la prima ATP Cup della storia al Team Serbia, trascinata da Novak Djokovic, strepitoso per tutta la durata del torneo, e da un ottimo Viktor Troicki. La coppia serba supera in due set, nemmeno troppo lottati, la Spagna, che, orfana di Rafa Nadal, ha schierato la coppia composta da Pablo Carreno Busta e dallo specialista Feliciano Lopez. A tradire gli spagnoli e a decretarne la sconfitta sono stati i killer point, quasi tutti vinti da Djokovic e Troicki (4/5).
E dire che l’inizio del match sembra tutto a favore della Spagna. Carreno Busta infatti nei primi giochi dell’incontro si carica la squadra sulle spalle, come accaduto anche nel doppio decisivo contro il Belgio in semifinale, e strappa quasi da solo il servizio ai serbi nel primo gioco (primo e ultimo killer point vinto dal Team Spagna nell’intero incontro). Sul 3-1 però la partita cambia in maniera repentina. Sia Nole che Troicki cominciano a rispondere sempre meglio, non solo mantenendo la palla profonda, ma riuscendo anche a tagliare fuori dai giochi Feliciano appostato a rete, impedendogli di intervenire. Arriva un primo break e poi un secondo (entrambi ottenuti vincendo il punto decisivo sul 40 pari) che ribaltano la situazione e fissano il punteggio del primo set sul 6-3 per i serbi.
In avvio di secondo set, gli spagnoli pagano ancora un killer point perso, peraltro a causa di un sanguinoso doppio fallo Feliciano. Da qui in poi i serbi si aggrappano al servizio e non permettono agli avversari di avvicinarsi. Lopez e Carreno riescono con le unghie e con i denti a ritagliarsi una chance nel sesto gioco. Sul 40-40 però, Nole toglie ancora una volta le castagne dal fuoco, servendo una seconda a 183 km/h e certificando ancora una volta lo stato di grazia mostrato in questi primi giorni di 2020.
Questo è l’ultimo sussulto del Team Spain prima del 6-4 che chiude il match e la competizione, lasciando Djokovic e Troicki liberi di urlare la propria gioia davanti al pubblico entusiasta di Sydney, dieci anno dopo la vittoria in Coppa Davis.