Arriva la WTA Cup? Tennis Australia ci sta pensando

Il debutto dell’ATP Cup ha avuto un impatto negativo sul circuito femminile. Prima l’introduzione del nuovo campionato a squadre ha portato all’eliminazione dal calendario della Hopman Cup di Perth (una delle tre sedi dell’evento). Per trent’anni giocatori sia del Tour ATP che del Tour WTA hanno partecipato al torneo d’esibizione per nazioni che univa i due circuiti, divertendosi e divertendo. Ora al posto della Hopman Cup c’è un torneo riservato solo ai maschi e, come se non bastasse, a Brisbane le donne impegnate nel WTA Premier non hanno potuto giocare sul campo centrale, riservato ai match della fase a gironi dell’ATP Cup, fino a mercoledì 8 gennaio.

La situazione però sta per cambiare. Nelle ultime ore si è diffusa la notizia dell’ideazione di una WTA Cup, un’ATP Cup tutta al femminile che dovrebbe inserirsi nel calendario femminile a partire dal 2021. A comunicarlo è stato il direttore del WTA di Brisbane Mark Handley, che avrà sicuramente ascoltato le lamentele di numerose atlete costrette a giocare sui campi secondari. Handley ha parlato così in un comunicato: Tennis Australia è in un periodo di transizione. Stiamo lavorando con i rispettivi circuiti per creare un’estate estate tennistica in Australia che sia un’incredibile rampa di lancio per la stagione internazionale. L’ATP Cup è stato il primo step e ora c’è un bel dialogo con la WTA su un nuovo progetto.”

Novak Djokovic, presidente dell’ATP Player Council, dopo la vittoria in due set su Christian Garin ha parlato della possibile introduzione di una WTA Cup in conferenza stampa: Penso che questo tipo di formato sia qualcosa che porterebbe benefici per il tour WTA, questa è la mia opinione. Certo, non so quali sono i numeri e in che modo ciò influirà sul loro programma. Ma avrebbe senso, considerando il fatto che abbiamo anche l’ATP Cup in Australia, si sta giocando anche nel tour WTA a Brisbane e ad Auckland, quindi la maggior parte delle giocatrici del circuito femminile è già in Australia, quindi io penso che avrebbe senso.”