Coco Gauff, la baby prodigio che sogna in grande: “Ho tanti obiettivi per il 2020”
Dopo il sorprendente 2019 che l’ha vista, tra l’altro, raggiungere gli ottavi di finale al torneo di Wimbledon e vincere a Linz, in Austria, il primo titolo WTA della carriera, Cori ‘Coco’ Gauff è pronta a ripartire. La giovane promessa del tennis americano ha annunciato che inizierà la prossima stagione all’ASB Classic di Auckland in programma dal 6 al 13 gennaio. Una grande notizia per gli organizzatori del torneo neozelandese, che potranno contare nel 2020 anche sulla partecipazione di Serena Williams, Bianca Andreescu e Julia Goerges, campionessa del 2019.
“Non vedo l’ora di ricominciare. Giocherò il mio primo torneo dell’anno ad Auckland. Il 2019 per me è stato un anno incredibile, ho raggiunto tanti obiettivi che mi ero prefissata. Wimbledon, poi, è stato uno dei momenti più importanti, così come il mio primo trionfo in un torneo WTA. Per il 2020, tuttavia, ho ancora tanti traguardi da raggiungere. Sto lavorando sodo sia sul piano del gioco che della preparazione atletica”, ha dichiarato la quindicenne tennista di Atlanta, già messa sotto contratto dalla Team 8 di Godsick e Federer e da Barilla.
All’annuncio di Coco Gauff della sua partecipazione all’ASB Classic di Auckland, è seguita la reazione soddisfatta del direttore del torneo Karl Budge: “Coco è probabilmente la tennista più richiesta dagli organizzatori in questo momento. È una grande giocatrice e in futuro diventerà certamente una star della WTA. Siamo felici di averla con noi nel 2020. Dopo il grande torneo di Wimbledon disputato lo scorso anno si è conquistata le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Il suo talento e la giovane età hanno dato una nuova linfa al tennis femminile. Tante giovani tenniste, che hanno calcato i campi del torneo di Auckland, sono diventate poi grandi campionesse vincendo i maggiori tornei in giro per il mondo. Coco, potenzialmente, potrebbe fare lo stesso, se non addirittura meglio. Ha le carte in regola per diventare la più forte di tutte”.
La stagione 2020 in effetti potrebbe essere quella del definitivo salto di qualità per la tennista americana che sembra avere tutto per dominare il circuito femminile nei prossimi anni. Già quest’anno Cori, a soli quindici anni, è diventata la più giovane tennista a superare le qualificazioni di Wimbledon, torneo nel quale ha poi raggiunto gli ottavi di finale battendo, tra le altre, il suo idolo di infanzia Venus Williams. Nel mese di ottobre, poi, è arrivato il primo trionfo in un torneo WTA sul cemento di Linz, che le ha permesso di fare per la prima volta il suo ingresso nella top 100 della classifica mondiale e diventare la tennista più giovane tra le prime 100 del ranking, scavalcando, a livello di età, Amanda Anisimova (numero 24), che di anni ne ha diciotto.
Nel torneo austriaco Gauff, ripescata come lucky loser a seguito del ritiro di Maria Sakkari, ha battuto nei quarti di finale la numero 8 del mondo e testa di serie numero 1, Kiki Bertens, in semifinale la tedesca Andrea Petkovic e in finale la lettone, campionessa del Roland Garros 2017, Jelena Ostapenko. Cori è diventata così la nona tennista più precoce di sempre a vincere un torneo WTA. Meglio di lei solo Tracy Austin (14 anni e 28 giorni), Kathy Rinaldi (14 anni, 6 mesi), Jennifer Capriati (14 anni, 6 mesi), Andrea Jaeger (14 anni, 7 mesi), Miriana Lucic-Baroni (15 anni, 1 mese), Nicole Vaidisova (15 anni, 3 mesi), Monica Seles (15 anni, 4 mesi) e Gabriela Sabatini (15 anni, 5 mesi).
La tennista di Atlanta, inoltre, nel 2019, ha mostrato le sue eccellenti qualità anche in doppio, riuscendo a vincere due tornei (Washington e Lussemburgo) in coppia con la connazionale Caty McNally. Proprio McNally era stata la sua avversaria nella finale del Roland Garros junior del 2018. In quella occasione Gauff si aggiudicò l’incontro al tiebreak del decisivo set.
Gli ottimi risultati ottenuti da Gauff nel 2019 hanno impressionato non poco l’intero mondo del tennis. “Da decenni non vedevamo una luce così splendente in campo. Ho la sensazione che Coco sia destinata a trascendere il tennis. È quello che vuole ed è nata per questo”, aveva dichiarato la leggenda Martina Navratilova dopo l’incredibile prova offerta da Gauff nella prima settimana del torneo di Wimbledon. Indubbiamente un attestato di stima importante e allo stesso tempo pesante, che proviene da chi ha scritto la storia del tennis per oltre 20 anni.
Parole di ammirazione giungono anche da Sly Black, il suo primo storico allenatore che sin da subito ne aveva notato le enormi potenzialità. “L’ho vista giocare per la prima volta a dieci anni e già a quell’età faceva cose impensabili. Vinceva partite che, per il livello di difficoltà, non avrebbe mai dovuto vincere. Ho visto Martina Hingis, Jennifer Capriati, ma all’età di dieci anni Coco era secondo me la migliore tennista di tutti i tempi, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista mentale”. Sly Black si è poi sbilanciato prevedendo che a 17 anni la tennista americana sarà numero 1 del mondo. “Da come l’ho vista giocare a dieci anni predissi che a 16 anni sarebbe entrata in top 10 e l’anno seguente avrebbe raggiunto la prima posizione mondiale. Credo fermamente in questa mia previsione”. Solo il tempo ci dirà se avrà avuto ragione.