La Serbia di Djokovic domina l’esordio in Davis, ma Nole critica i canadesi

La situazione aggiornata dei gironi (con tutti i risultati)

Gruppo A: SERBIA – GIAPPONE 3-0 (da Madrid, Stefano Tarantino)
F. Krajinovic (SRB) b. Y. Sugita (JPN) 6-2 6-4
N. Djokovic (SRB) b. Y. Nishioka (JPN) 6-1 6-2
J.Tipsarevic/V. Troicki (SRB) vs B. Mclachlan/Y. Uchiyama (JPN) 7-6(5) 7-6(4)

La Serbia di Djokovic è l’unico team che chiuderà il mercoledì di incontri senza incontri né set persi. Il netto 3-0 inflitto al Giappone, adesso eliminato dalla competizione, mette i serbi in un’ottima posizione: contro la Francia sarà uno spareggio per il primo posto, ma anche con una sconfitta complessiva per 2-1 – e con Djokovic il traguardo non sembra irraggiungibile – la Serbia sarebbe in buona posizione per qualificarsi come migliore seconda.

KRAJINOVIC FACILE SU YUGITA – La sfida inizia con Yuichi Sugita che sostituisce – rispetto alla sfida di ieri contro la Francia – Yasutaka Uchiyama sulla sponda giapponese. Dall’altra parte della rete capitan Zimonjic schiera Filip Krajinovic. La sfida si svolge sul campo Centrale dove rispetto al pienone di ieri sera con la Spagna c’è un quarto degli spettatori sugli spalti, ma in un giorno lavorativo, per quanto si aspetti Djokovic nel secondo singolare, non si poteva chiedere di più.

Il giapponese tiene la battuta in apertura ma Krajinovic mostra subito di avere più armi nel suo gioco. Il tennista serbo si invola velocemente sul 5-1 comandando agevolmente gli scambi da fondo campo e prendendo quando possibile la rete dove si difende egregiamente. Il primo set si chiude con un perentorio 6-2 serbo. La musica non cambia (e sarebbe strano) nel secondo set. Ancora break serbo nel terzo gioco, quanto basta a Krajinovic per aggiudicarsi anche il secondo set con il punteggio di 6-4 e portare la Serbia sull’1-0 dopo 63 minuti. Per i serbi questa sfida pare, come in effetti sarà, un ottimo riscaldamento in vista del big match di domani contro la Francia che deciderà le sorti del girone.

I VETERANI CHIUDONO LA PRATICA – Esordio del n.2 del mondo Novak Djokovic nella nuova Coppa Davis, avversario di turno il buon Nishioka visto ieri vittorioso contro Monfils nella prima giornata del gruppo A. Nole parte bene, subito break per il 2-0 iniziale, ma il rovescio va a strappi. Arrivano bei vincenti ma anche gratuiti inopportuni. Nishioka da fondo campo si mostra combattivo, così c’e subito il contro-break, 2-1. Gli scambi sono lunghi, Nole va al piccolo trotto, ma alla quarta palla break allunga di nuovo, 3-1. Sono stati giocati solo quattro game in ben 24 minuti. Nishioka pero si disunisce e ne approfitta Nole che velocizza la pratica, tre giochi consecutivi per il 6-1 in 33 minuti.

Il n. 2 del mondo potrebbe subito indirizzare anche il secondo set, ma sul 15-40 servizio Nishioka un suo fan lo distrae dagli spalti chiamando un “out” inopportuno (e inesistente) che lo fa sbagliare il colpo successivo. Nishioka si salva ma capitola nel terzo game. La partita da quel momento in poi non ha più storia, Nole fa il minimo indispensabile e chiude complice un altro break con un 6-2 la sfida. Nel doppio, ininfluente ai fini del risultato finale ma che potrebbe sempre rivelarsi utile per un’eventuale classifica avulsa tra seconde, i veterani Tipsarevic e Troicki regolano con un doppio tie-break la coppia giapponese per il 3-0 finale.

CRITICHE AL CANADA – Così come Andy Murray, che in conferenza stampa ha bacchettato il regolamento che ha permesso al Canada di non scendere in campo per il doppio ‘regalando’ così un doppio 6-0 agli Stati Uniti, che potrebbe rivelarsi cruciale per la classifica delle migliori seconde, anche Novak Djokovic si è detto infastidito da questo episodio. “Non mi piace e non dovrebbe essere permesso. Tutti dovrebbero essere obbligati a scendere quantomeno in campo” ha detto il campione serbo, che ha poi riaperto l’antica ferita tra ITF e ATP parlando della possibilità – in apparenza logica per tutti, nello specifico difficile da concretizzare per questioni politiche – di creare un’unica competizione. “Il periodo ideale dell’anno sarebbe dopo lo US Open, probabilmente alla fine di settembre. Sarebbe il periodo migliore per organizzare la competizione, e speriamo che in futuro sia soltanto una“.

Novak Djokovic – Finali Coppa Davis 2019 (via Twitter, @DavisCupFinals)