Finali Davis – Le parole dei protagonisti del Day 2

Nelle interviste dopo partita di rito interessanti le reazioni degli “equipos” cileno e argentino.

ARGENTINA IN FICUCIA. una selva di inviati al seguito dell’albiceleste (di cui uno mentre parlava al telefono si è lasciato sfuggire che la vittoria era in larga misura arrivata per demerito dei cileni e cazziato per questo da Schwartzman davanti a tutti). Fra i vari commenti del capitano e campione del Roland Garros pre-era Nadal Gaston Gaudio alcuni sono stati interessanti: “Il gruppo sta bene e aver vinto anche il doppio è stato fondamentale con questa nuova formula; nel tempo che a volte durava nella vecchia Davis una partita Davis siamo già qua a commentare un 3-0. Tuttavia deve dire che la nuova formula mi sta sorprendendo positivamente; forse un problema che vedo è che sarebbe necessario qualche giorno in più come nel combined di Indian Wells, così è troppo compressa.” Infine due parole sullo stato di forma di Schwartzman “Diego sta giocando probabilmente il suo miglior tennis sul veloce, con un livello del genere a Londra ci sarebbe potuto stare benissimo”.

IL CILE GUARDA AVANTI. Un Massu comprensibilmente deluso cerca di guardare avanti, e riportiamo qui alcune sue impressioni: “Ovviamente siamo delusi, ma dobbiamo guardare avanti e nella prossima partita lottare come sempre; forse siamo stati penalizzati anche dalla superfice rispetto alla quale i nostri (soprattutto Jarry, come evidenziato dal giocatore stesso) hanno meno esperienza”, interrogato rispetto al nuovo formato anche il punto di vista di Massu è stato interessante: “Indipendentemente dal risultato in questo nuovo formato tutto va più rapido c’è meno tempo per decidere, magari a fine settimana avrò un quadro più chiaro, adesso sono concentrato già sulla partita con la Germania; in ogni caso la cosa che mi piace è che andiamo in giro a raprresentare il nostro paese e questo alla fine è la cosa che conta.” Infine un commento sui nuovi tool statistici messi a disposizioni da FOXTENN una società catalana che offre una tecnologia alternativa al noto hawkeye di rilevazione dei colpi e dei punti di impatto: “il fatto di avere a disposizione uno strumento di analytics che da informazioni sull’andamento della partita è senz’altro utile: serve anche a confermare a rendere pià chiare le sensazioni a caldo”.

IL CANADA PENSA GIÀ AI QUARTI
DANCEVIC: Io penso al mio team e abbiamo dovuto prendere decisioni sul momento. Sia USA che Italia sono stati degli avversari difficili; ma devo pensare all’interesse del mio team.
POSPISIL: abbiamo talenti giovani incredibili e altri meno giovani come me che si stanno difendendo. È lo sport, il fatto che gli USA hanno perso.
SHAPOVALOV: Sono in gran forma, sto giocando un gran tennis, ho cercato di mantenere la forma di Bercy e di stare su quei livelli
DANCEVIC: i doppi sono veramente importanti in questi eventi? Con la vecchia formula erano sempre inevitabili. Per me i doppi rimangono importanti, vincere due singolari di fila rimane difficile e avere un gran doppio è fondamentale, questa è la mia opinione
SHAPOVALOV: in ogni caso sarà difficile battere Australia o Belgio; hanno ottimi giocatori entrambi. Però alla fine tutto dipenderà da come giocheremo noi.
POSPISIL: non avrei mai pensato che dopo l’infortunio sarei arrivato a questo livello, ho avuto un’operazione alla schiena però non pensavo che il rientro sarebbe stato così rapido e adesso mi sento bene.
SHAPOVALOV: è stato una grande spinta vincere un titolo e adesso Bercy, ma a parte questo sono lo stesso ragazzo di prima, e credo di essere lo stesso di prima, non è una cosa che succede dalla mattina alla sera, ma allo stesso tempo non finisce qua e cercherò di lavorare duro e di avere un gran inzio di anno.
POSPISIL: un evento come questo ha un grande potenziale, non c’è il clima di prima, ma col tempo le cose potranno migliorare. Personalmente sono curioso, quando sono arrivato volevo vedere come sarebbe stato e stanno facendo un buon lavoro, e continuando a chiedere come migliorare. Gli aspetti negativi sono sicuramente il pubblico come un grande stadio in casa, ma direi che il pubblico è la principale. Timing dei match pure è un punto, ma sono sicuro che riceveranno feedback e miglioreranno col tempo. Problemi di orari, è vero, cominciare così tardi può essere duro.

STATI UNITI CON LE SPALLE AL MURO

FISH: Cosa vi aspettate dal prossimo match? Probabilmente vi servirà battere l’Italia 3-0 per avere chance di passare il turno? Parlando dei singoli incontri Fognini ha detto che odia giocare contro Opelka…Noi giocheremo con i migliori giocatori, il nostro è uno dei gruppi più duri, e non è detto che sia necessario vincere 3-0. Cercheremo di fare semplicemente il possibile per vincere. Fognini è un giocatore fantastico e Berrettini ha avuto un anno fantastico, il team italiano è un gran team. Io per adesso almeno sono contento di portare a casa la prima vittoria da capitano degli Stati Uniti (a causa del ritiro del Canada, che ha dato il doppio agli USA 6-0 6-0; tale scelta del Canada potrebbe portare ripercussioni se gli USA battessero l’Italia nel determinare la seconda, mentre sarebbe ininfluente se l’Italia battesse gli USA n.d.r.).
FRITZ: sono estremamente dispiaciuto, nel secondo set ho avuto la possibilità di rientrare, ho avuto due break point, ma non li ho sfruttati. Ho avuto anche della chance nel tiebreak, sono stato due volte sopra con due minibreak e non avrei dovuto sprecare l’occasione. Il primo set poteva andare sia dalla mia parte che dalla parte di Shapovalov. È stata una questione di qualche scelta sbagliata.
FISH: Reilly [Opelka] sicuramente non ha giocato un cattivo match. Probabilmente il Canada è stata avvantaggiata dal fatto di essere giovani e partire con questo formato. Il Canada ha un grande team. Speravamo di arrivare al doppio sull’1-1 , avevamo dei buoni feeling alla vigilia, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatto, ci siamo andati vicino, abbiamo perso tre tiebrak ma questo è quanto.
FRITZ: il mio anno è stato buono, ma rappresentare il mio paese è sempre qualcosa che faccio con piacere. Rappresentare il proprio paese è una cosa che vale anche alla ATP Cup, ma la Davis sicuramente è storica. Sicuramente perdere in Davis fa più male che in altri contesti, non volevo essere di peso ai miei compagni, (it sucks, l’espressione n.d.r.). Probabilmente ero anche nervoso. Rispetto al tema del pubblico è vero che i fan del tennis sono più appassionati e numerosi in Canada. Qua erano forti e sono venuti. Quelli degli Stati Uniti semplicemente erano in minoranza, han fatto un buon lavoro.

AUSTRALIA A GONFIE VELE
KYRGIOS: mi piace giocare la Davis, è una delle settimane preferite dell’anno per me. C’è una grande pressione e sono contento di aver portato a casa il punto. Mi piace la chimica del gruppo e la loro compagnia, andiamo anche a cena, (we are brothers).
HEWITT: [DOMANDA UBITENNIS] cosa ne pensate del formato? È ancora troppo presto per giudicare, alla fine probabilmente potremmo capire. Abbiamo apprezzato venire e trovarci e preparaci tutto insieme.
KYRGIOS: il format sia al meglio dei cinque o dei tre, comunque rimane che la tensione è diversa, perché è un evento diverso si sente la tensione e cerco di fare del mio meglio.
HEWITT: Riespetto all’atmosfera in un campo neutro ovviamente è un problema. Siamo pronti a prendere quello che viene. C’è un piccolo gruppo di tifosi che ci sostiene e noi continuamo comunque a rappresentare Australia.
HEWITT: come la vedi con la partenza alle 18? Sicuramente è un problema, il sonno, la programmazione dei pasti è un problema, questi ragazzi dovranno andare a letto il prima possibile.
HEWITT: [DOMANDA UBITENNIS]: potrebbe essere una soluzione giocare in 10 giorni? Vedremo alla fine come sarà andata ma sicuramente 10 giorni sarebbe meglio.
THOMPSON: i campi di allneamento sono diversi, i campi hanno caratteristiche diverse, il centrale è più freddo degli altri.