Federer pianto greco. Tsitsipas va in finale (Ferri). Finals delle novità. Tsitsipas o Thiem sarà la prima volta (Crivelli). Sinner vola, quarta finale nel 2019 (Cocchi). Tsitsipas da sogno, la resa di Federer (Marcotti)
Federer pianto greco. Tsitsipas va in finale (Roberto Ferri, Nazione – Carlino – Giorno)
Per il terzo anno consecutivo Roger Federer, il Maestro dei Maestri, ha perso in semifinale a Londra. Era accaduto anche con Goffin nel 2017, con Zverev nel 2018 e ieri con Tsitsipas (63 64), dopo un match in cui, breakkato al secondo game del primo set e al terzo del secondo, è stato costretto sempre a inseguire. In finale Tsitsipas troverà oggi Thiem che ha battuto 75 63 Zverev. Sarà l’età? L’irrispettoso interrogativo nei confronti del mitico svizzero, alla fine di un anno in cui Nadal e Djokovic si sono divisi equamente i 4 Slam, avrebbe ragione di esistere soprattutto se lo svizzero non fosse arrivato due volte a un punto dal vincere Wimbledon.
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Venerdì con Nadal Tsitsipas non era riuscito a conquistarsi neppure una pallabreak. Ieri il ragazzone ateniese ha strappato a Federer la battuta in tre occasioni e ha avuto anche una quarta chance. Lui ha risposto bene, ma Federer ha servito soltanto il 56% di prime palle. Contro Djokovic era stato il 73%. Una bella differenza. Pur con qualche errore di troppo da parte di Federer, spesso in ritardo e costretto a giocare un match difensivo, la partita è stata complessivamente intensa e bella, favorita anche dalla spettacolarità dei due rovesci a una mano. Sarebbe valso il prezzo del biglietto anche soltanto l’emozionante game di 22 punti che sul 5-3 ha permesso a Tsitsipas di difendere il servizio e di portare a casa il primo set al settimo setpoint. In quel game Federer aveva avuto due pallebreak per il 4-5. Le avesse trasformate si sarebbe rimesso magari in corsa.
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Ma il miglior Federer avrebbe saputo trasformare qualche pallabreak in più – ne ha avute ben 12, ma gli è riuscito un solo break – soprattutto quando Tsitsipas (solo 6 ace, ma diversi prime battute efficaci) ha dovuto far ricorso alla seconda di servizio. Tsitsipas finalista al suo primo Masters, un anno fa aveva vinto a Milano il Next Gen come Jannik Sinner (oggi in finale al challenger di Ortisei contro l’austriaco Offner).
Finals delle novità. Tsitsipas o Thiem sarà la prima volta (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello sport)
Apollo verrà, avrà i capelli biondi e si siederà con autorevolezza al banchetto degli dei. Tsitsipas, dalla Grecia con furore: se batti Federer in due dei templi che ne hanno esaltato la grandezza immortale, prima gli Australian Open e poi le Finals, hai già cominciato a scolpire il tuo nome sulle colonne della storia. E’ il vento della freschezza, della gioventù e della novità, che ha portato al Masters due semifinalisti sotto i 23 anni (l’altro è Zverev) come non accadeva dal 2008 (e allora si trattava di Murray e Djokovic, noblesse oblige) e oggi cullerà verso il trionfo un vincitore inedito, un nuovo paese, un epigono della Next Gen come Stefanos oppure il più pronto e completo della generazione di mezzo, Dominator Thiem. Ma ci sono anche talento e personalità nell’uragano ateniese che strappa al Maestro di Basilea il sogno di un’undicesima finale e di una settima vittoria. In una sfida altalenante nello spettacolo ma sempre palpitante per i continui cambi di prospettiva, Tsitsipas e Federer si ritrovano a rivivere lo stesso match di gennaio a Melbourne, quando il Divino non sfruttò neppure una palla break su 12 e si arrese in quattro set al ragazzo, fresco del successo al Masters dei giovani a Milano (Sinner, ora tocca a te…). Stavolta Roger fa appena meglio, e su 12 palle break (ancora) ne converte una, quella che lo riporta in carreggiata nel quarto game del secondo set, ma le troppe occasioni mancate prima e dopo marchiano a fuoco il duello. (…)
E poi sbaglia troppo di dritto (17 gratuiti), non è rapido nel gioco di piedi e alla battuta si scopre davvero alterno. Che per Roger non fosse giornata, nonostante il consueto tifo a senso unico, lo si era capito fin dal secondo game, quando ha sbagliato due smash a campo aperto.
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Ora per Tsitsi ci sarebbe una finale da vincere per completare l’opera,
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Intanto però gli ha inflitto la prima e l’ultima sconfitta di stagione, al culmine di un percorso dl maturazione passato attraverso una più accentuata solidità nel rovescio, una programmazione finalmente non cervellotica e una rinnovata consapevolezza:
(…) Secondo la sua versione, la definitiva esplosione è figlia anche di un cambio di vita: «Negli ultimi due mesi credo di essere cresciuto anche dal punto di vista delle interazioni, mentre prima mi concentravo solo sul tennis. Stare a contatto con gli altri mi ha fatto capire come funziona il mondo. Ero un bambino con la paura del rifiuto. Adesso invece mi sento molto più ventunenne di prima». E’ vero che le Finals a volte hanno premiato campioni estemporanei (l’ultimo, Dimitrov nel 2017), ma la finale di oggi contro Thiem, che stoppa il re del 2018 Zverev con un break per set e una maggior saldezza nei momenti clou, può assomigliare davvero a una rivoluzione. Anche se Federer, vecchio saggio, invita alla cautela: «Intanto, il numero uno è un ragazzo dl 33 anni che si chiama Nadal. E io sono molto carico al pensiero della prossima stagione». E chi li smuove più.
Sinner vola, quarta finale nel 2019: ora punta la top 80 (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Jannik Sinner non si ferma più. Sarà l’adrenalina che circola ancora in corpo dopo il trionfo alle Next Gen Finals, sarà l’aria dell’Alto Adige e delle sue montagne, fatto sta che il 18enne di Sesto Pusteria oggi gioca per il titolo del Challenger di Ortisei. Una giornata importante per Jannik che ha l’occasione di mettere i piedi tra i primi 80 al mondo, battendo l’ennesimo record di precocità.
(…) quella di oggi sul veloce indoor di Ortisei (46.000 euro) sarà la quarta finale Challenger stagionale. Ha vinto quelle di Bergamo e di Lexington mentre ha perso quella di Ostrava. Grazie ai punti guadagnati fino a oggi, dovrebbe assestarsi al numero 83 Atp, ennesimo best ranking di quest’anno straordinario, mentre l’eventuale vittoria del titolo potrebbe addirittura proiettarlo al numero 78.
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L’ultimo ostacolo tra Sinner e il titolo oggi sarà l’austriaco Sebastian Ofner, numero 173 della classifica mondiale, che in semifinale ha battuto in tre set il 34enne toscano Luca Vanni ora sceso al numero 368 del mondo.
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Dopo il torneo Jannik resterà qualche giorno a casa, anche perché mercoledì sarà impegnato nell’esame per la patente. Ma secondo i programmi del team, il tempo per riposare è molto poco: bisogna riprendere la preparazione e volare a Doha, dove giocherà con una wild card. Da lì poi Jannik andrà in Australia. Intanto si gode i complimenti di Novak Djokovic, che lo ha conosciuto a Bordighera e che lo ha definito come la futura star del tennis mondiale: «Mi ha sorpreso quello che ha detto — ha commentato—, lui è una leggenda».
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Tsitsipas da sogno. La resa di Federer (Gabriele Marcotti, Corriere dello Sport)
La sua vittoria agli ottavi di Melbourne, lo scorso gennaio, aveva sorpreso solo chi non lo aveva ammirato, pochi mesi prima, al torneo Next Gen di Milano.
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Il successo di ieri rappresenta la definitiva consacrazione di Stefanos Tsitsipas, perché alla 02 Arena l’allievo ha superato il maestro. E’ dunque il più giovane tra gli otto maestri di Londra a volare in finale. In poco più di un’ora e mezza il 2lenne greco, al debutto alle Finals, ha liquidato in due set Roger Federer al termine di una prestazione impeccabile, durante la quale ha saputo respingere ogni tentativo dell’elvetico di invertire l’inerzia della partita.
(…) 11 palle-break salvate (su 12 complessive) dal greco, bravo a sfruttarne 3 delle 4 concessegli da Federer. Questa in numeri la differenza tra i due semifinalisti, divisi anagraficamente da 17 anni, un record per questo torneo.
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(…) Federer ha subito un’occasione per strappare il servizio al greco, ma non la sfrutta. Nel game successivo, viceversa, a Tsitsipas – il primo greco di sempre a qualificarsi per il torneo dei maestri – non trema il braccio, e si porta avanti fmo a 4-1. Nel settimo e nono gioco, lo svizzero – vincitore sei volte delle Finals – ha altre cinque palle per ristabilire la parità, ma è il 2lenne greco -al termine di un game infinito (13 minuti e 36 secondi), dopo sei set-point mancati – ad aggiudicarsi la prima frazione.
Simile l’andamento del secondo set, che si apre con un nuovo break di Tsitsipas. Nel game successivo, però, Federer, dopo aver sprecato altre tre palle-break, finalmente ristabilisce la parità. E’ solo un attimo, perché il campione di Basilea è costretto nuovamente a cedere il turno di battuta per la seconda volta consecutiva. Anche nel decimo game, quello finale, Federer ha altre due palle per la parità, ma non le trasforma e così, con un ace, Tsitsipas chiude la contesa.
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Se Federer per il terzo anno consecutivo, è costretto a fermarsi in semifinale a Londra, per Tsitsipas, che in questa stagione ha già vinto due tornei (Estoril e Marsiglia), si tratta della prima finale di sempre alle Finals, la più importante della sua ancor giovane carriera.