Per Federer il break è tabù come a Melbourne: in finale ci va Tsitsipas
[6] S. Tsitsipas b. [3] R. Federer 6-3 6-4 (da Londra, il nostro inviato)
Stefanos Tsitsipas infligge la prima e l’ultima sconfitta del 2019 a Roger Federer. Per lo svizzero, il triste denominatore comune tra la sconfitta agli ottavi di Melbourne e quella di oggi è stata la tragica percentuale di conversione delle palle break: in Australia aveva chiuso con 0 su 12, oggi ha fatto leggermente meglio convertendone soltanto una sullo stesso numero di occasioni create, ancora 12. Ampio merito va comunque dato al 21enne greco, glaciale in molte di quelle circostanze e sicuro dei suoi mezzi nonostante le quasi tre ore di gioco – e relativa sconfitta – di ieri contro Nadal. Tsitsipas disputerà la finale più importante della sua carriera, decima complessiva e sesta stagionale, a soli 21 anni di età.
INTRO – Insomma, se anche nel tennis l’esperienza conta qualcosa, le 59 vittorie di Roger Federer al torneo dei Maestri contro le 2 di Stefanos Tsitsipas avrebbero dovuto giocare un ruolo importante nel loro quarto confronto diretto dell’anno (il potenziale quinto a Roma non si disputò per il ritiro di Federer) con il campione svizzero in testa per due vittorie ad una. L’esperienza – oltre alla classe – avrebbe quindi consentito a Federer di raggiungere la finale per l’undicesima volta, oppure la forza della gioventù unita al talento avrebbe portato Tsitsipas a superare la fatica (inutilmente) accumulata contro Nadal e a disputare la sua prima finale? Ha vinto la gioventù in una partita molto emozionante, a tratti bellissima e talvolta imperfetta in cui Tsitsipas ha mostrato una personalità da grandissimo campione. Federer oggi è stato tradito – oltre che dalla forza di Tsitsipas – dal suo servizio e dalla sua incapacità di cogliere le numerose occasioni che gli si sono presentate. E forse anche dall’età.
PRIMO SET – Federer vince il lancio della monetina e lascia al ragazzo di Atene il compito di battere per primo. Tsitsipas deve subito annullare un break point e lo fa con l’aiuto di Federer che sbaglia la risposta di diritto su una sua seconda battuta non irresistibile. Il Federer del primo set gioca a tratti in maniera sontuosa ma, come talvolta gli capita, è in modalità Babbo Natale e nel game successivo sbaglia due smash non impossibili cedendo il servizio a Tsitsipas che coglie prontamente la possibilità di andare a sedersi sul punteggio di 3-0 al primo cambio di campo. Federer ha poi una grande chance per recuperare nel settimo game quando si procura tre break point consecutivi; Tsitsipas li annulla da campione e mantiene il vantaggio.
Nel nono game – di gran lunga il più bello e il più combattuto dell’intero incontro con i suoi 22 punti – i due protagonisti offrono al pubblico il meglio della loro arte. Tsitsipas deve ancora annullare due opportunità di break non consecutive e 46 minuti dopo l’inizio della partita, alla settima possibilità conquista il set con un servizio vincente. Statistica principale al suo attivo: una palla break sfruttata e sei annullate. Federer non ha dalla sua invece le percentuali relative al servizio e alle palle break sfruttate: 60% con 0 ace e 0 palle break sfruttate.
SECONDO SET – Le 38 primavere sembrano piombare tutte insieme sulle spalle di Federer nel terzo gioco in cui cede a zero il servizio senza quasi opporre resistenza. Nel quarto game due risposte sbagliate di Federer su altrettanti secondi servizi e un attacco vincente consentono a Tsitsipas di cancellare altri tre break point consecutivi in quello che sembra ormai uno sketch collaudato iniziato nel match di Melbourne, quando Tsitsipas ne annullò a Federer 12 su 12. Questa volta però è solo un’impressione perché lo svizzero con una smorzata magnifica se ne procura un quarto che si traduce poi nel sospirato break. La straordinaria solidità da fondo campo e una percentuale di prime di Federer sino a questo punto del set inferiori al 50% consentono però a Tsitsipas di riportarsi immediatamente al comando con il servizio a disposizione sul punteggio di 3 a 2.
C’è ancora il tempo per un ultimo brivido quando Tsitsipas deve chiudere la pratica perché, complice un po’ di umana emozione, concede altri due break point consecutivi al suo illustre avversario per poi cancellarli con il servizio e mettere il sigillo ad una prova d’autore con il sesto ace. Domani alle 19 ora italiana contro Thiem oppure Zverev proverà a eguagliare l’impresa che Dimitrov compi nel 2017 quando, alla sua prima apparizione alle Finals, si tolse il lusso di vincere il titolo.