Da lunedì Jack Sock sarà ufficialmente senza ranking ATP
La crisi di Jack Sock, del cui 2019 da incubo vi avevamo parlato neanche troppi giorni fa, è adesso sottolineata da un dato impossibile da equivocare. A seguito del ritiro dopo aver perso il primo set contro il connazionale Sekou Bangoura, n.336 ATP, al primo turno del challenger di Charlottesville, il 27enne che appena due anni fa vinceva Bercy ed entrava in top 8 ottenendo il pass per le Finals, da lunedì prossimo sarà ufficialmente privo di punti e dunque non avrà un ranking ATP.
Dopo aver sotterrato a rete il dritto tristanzuolo che vedete ritratto in questa clip pubblicata su Twitter da Ben Rothenberg, lo statunitense ha abbandonato il campo visibilmente dolorante alla schiena senza neanche chiedere il consulto del fisioterapista. Una circostanza che ha il principale effetto di non contrastare in alcun modo la scadenza dei 180 punti conquistati da Sock lo scorso anno a Bercy, ultimo arpione a cui il ragazzo di Lincoln si aggrappava per rimanere in classifica. La stessa settimana che due anni fa gli regalava l’insperato balzo dalla 22esima alla nona posizione classifica, lo spedisce oggi invece dalla 253esima all’inferno del no ranking.
Dall’ultima vittoria ufficiale di Jack Sock in singolare è passato quasi un anno esatto: 1 novembre 2018, lo statunitense batteva 6-0 6-4 Jaziri agli ottavi di Bercy e avanzava ai quarti, dove sarebbe stato rimontato da Thiem. Da allora appena altre otto apparizioni in singolare, intervallate da uno stop di sei mesi (da gennaio a luglio) per un misterioso infortunio al pollice destro, con altrettante sconfitte. Negli ultimi dodici mesi fa Sock ha vinto match ufficiali soltanto in doppio, mentre in singolare vanta l’unica gioia ‘ufficiosa’ contro Fognini alla Laver Cup, un 6-1 7-6 reso famoso più dal coaching combinato di Nadal e Federer a Fognini che dall’effettivo esito della partita.
Jack Sock avrà comunque la possibilità di recuperare un posto in classifica entro la fine della stagione, poiché l’eredità del suo vecchio ranking gli garantisce l’iscrizione al challenger di Knoxville in programma la prossima settimana. Dovesse fallire ancora potrebbe sperare in un invito a Houston o Champaign, in programma dall’11 novembre. Poi scatterebbe l’oblio dell’off-season e con essa la grigia prospettiva di affrontare il 2020 partendo – avrà davvero intenzione di provarci? – dal totale anonimato degli ITF o avvalendosi di eventuali wild card in tornei del circuito maggiore.