Berrettini tira dritto: vola ai quarti e vede già le “Finals” (Cocchi). Berrettini prenota il volo per Londra (Guerrini). Fognini alla Laver Cup. Sfida tra Europa e il resto del mondo (Il Secolo XIX)
Berrettini tira dritto: vola ai quarti e vede già le “Finals” (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Il ranking live parla chiaro: numero 8 della Race to London, virtualmente alle Finals di novembre. E vero che la strada è ancora lunga, però Matteo Berrettini, esordendo con una vittoria al 250 di San Pietroburgo, ha virtualmente scavalcato Kei Nishikori che occupava l’ottavo e ultimo posto per il Masters. Troppo forte Matteo per lo spagnolo Carballes Baena, numero 77 del mondo: 88% di punti con la prima, 75% con la seconda, nessuna palla break concessa. Segno che le fatiche americane sono state smaltite. Oggi nei quarti, il romano numero 13 al mondo, affronterà il qualificato bielorusso Egor Gerasimov, numero 119 Atp, che ha eliminato il mancino francese Adrian Mannarino. Sempre a San Pietroburgo si ferma invece Salvatore Caruso, numero 114, sconfitto 6-3 6-4 dal norvegese Casper Ruud, numero 60. A Metz esce di scena anche Lorenzo Sonego, battuto al secondo turno per 6-1 6-4 dal francese Lucas Pouille, 26 Atp, vincitore di questo torneo nel 2016. Fabio Fognini oggi sarà invece tra i protagonisti della Laver Cup a Ginevra insieme a Federer, Nadal e agli altri big europei che sfideranno il Resto del Mondo fino a domenica guidati dai capitani Borg e McEnroe. Camila Giorgi ha conquistato l’accesso ai quarti di Osaka (cemento). La 27enne di Macerata, numero 54 del ranking mondiale, si è sbarazzata per 6-0 6-3, in un’ora e un quarto di partita, della statunitense Sloane Stephens, numero 14. Oggi intorno alle 11 italiane affronterà la belga Elise Mertens, numero 24. Sfuma invece la prima semifinale Wta per Jasmine Paolini a Guangzhou (cemento) battuta da Sofia Kenin (20) per 7-5 6-1.
Berrettini prenota il volo per Londra (Piero Guerrini, Tuttosport)
E’ che non siamo abituati. Non ancora, perlomeno. Non è abitudine di un giocatore azzurro vincere sempre da favorito, crescendo partita dopo partita. Matteo Berrettini invece è così, si nutre di sfide e accumula certezze. Ieri, ad esempio ha lasciato 3 giochi allo spagnolo Roberto Carballes Baena nell’Atp 250 di San Pietroburgo, dove debuttava al secondo turno perché n. 3 del tabellone: 6-1 6-2 il risultato finale in nemmeno un’ora di gioco, con soli 6 punti concessi sul proprio servizio. La sicurezza cresce di pari passo con il gusto della sfida. E a suo modo questa vittoria comoda, dimenticabile, può essere storica. Già, Matteo – che è ufficialmente n. 13 – ha superato Kei Nishikori che nella corsa verso Londra e le Atp Finals lo sopravanzava, all’ottavo posto. Ora c’è lui, il ventitreenne di Roma: 2185 punti a 2180. C’è un’altra buona notizia. A Metz è uscito subito uno dei rivali che inseguono, il belga David Goffin. E Matteo può allungare, perché nei quarti del torneo russo trova nel terzo match di oggi il bielorusso Egor Gerasimov, n. 119 Atp tour emerso dalle qualificazioni. C’è poi un orizzonte più importante cui guardare e mirare. E non è soltanto Londra, le Atp Finals, che distano 51 giorni (10-17 novembre) e ancora troppi tornei per illudersi. C’è altro, il primato in Italia. Se Berrettini conquistasse il torneo, aggancerebbe all’ 11° posto mondiale Fabio Fognini. […]
Fognini alla Laver Cup. Sfida tra Europa e il resto del mondo (Il Secolo XIX)
Prima di rituffarsi nel circuito a caccia di punti per le Atp Finals di Londra, è tempo di Laver Cup a Ginevra. La città svizzera ospita da oggi a domenica la 3′ edizione e tra i protagonisti c’è anche Fabio Fognini. Roger Federer è l’artefice dell’evento: una sua idea sviluppata con il management group “Team 8” (dello svizzero e del manager Tony Godsick) . Novità e tradizione, con il nome pesante di Rod Laver come trademark, portando un format simile alla storica Ryder Cup di golf nel mondo del tennis. La prima edizione nel 2017 a Praga, la seconda nel 2018 a Chicago: in entrambi i casi si è imposta la selezione europea. Articolato il regolamento: un team europeo di 6 giocatori (Rafael Nadal, Federer, Dominic Thiem, Alexander Zverev, Stefanos Tsitsipas e Fognini) sfida una squadra con 6 tennisti del resto del mondo (John Isner, Milos Raonic, Nick Kyrgios, Taylor Fritz, Denis Shapovalov e Jack Sock). I capitani sono Bjorn Borg per l’Europa e John McEnroe per il team World, a riproporre una delle più iconiche rivalità di ogni epoca. La Laver Cup si svolge su tre giornate, in ognuna tre match di singolare e un doppio a chiudere, al meglio dei tre set con un tiebreak a 10 punti al posto del classico terzo set. Un match vinto al venerdì vale 1 punto; al sabato 2 punti; alla domenica 3 punti. Sono in palio 24 punti, vince la squadra che se ne aggiudica 13. Ogni membro del team deve giocare almeno un match in singolare nei primi due giorni, ma solo due singolari nell’intero weekend. Almeno 4 dei 6 componenti devono giocare un doppio, ma una coppia non può scendere di nuovo in campo, escluso l’eventuale doppio di spareggio alla domenica in caso punteggio sul 12 pari.