Jannik Sinner è dominante: giocherà lo US Open, il suo primo Slam

Sinner da applausi – Dopo i problemi fisici mostrati ieri nel match contro Galovic, la preoccupazione per la schiena oggi era ancor più grande che quella per il suo avversario, l’iberico Vilella Martinez che certamente non è il giocatore più temibile in un match valevole per l’accesso ad uno Slam. Con un attitudine come sempre giá da giocatore navigato, Sinner oggi era consapevole di non essere al 100% fisicamente (seppur comunque sembrava star meglio di ieri), quindi ha deciso di gestire i turni di servizio senza spingere eccessivamente la prima, giocando un tennis di percentuale che gli consentiva di comandare la maggior parte degli scambi e sfruttare la sua grande superiorità da fondocampo. Con un break ottenuto nel settimo game il primo set sembrava ormai conquistato dall’altoatesino che aveva peró un sorprendente passaggio a vuoto nel gioco successivo, nel quale è entrata solamente una prima, che ha permesso a Vilella Martinez di agganciare Sinner sul 5-5. Giunti al tie break lo spagnolo non è riuscito più a variare il gioco e ad “incartare” la partita come avrebbe voluto, subendo sempre la maggior potenza e le grandi accelerazioni da fondo da parte di Jannikche con un netto 7-1 si è aggiudicato il tie break. 

Il secondo set è iniziato sulla falsa riga del tie break del primo con Sinner sempre in spinta, sempre in comando e con l’iberico che non riusciva più a sorprendere l’italiano con le sue variazioni, finendo per perdere quasi tutti gli scambi da fondo vista la gran differenza di peso palla tra i due giocatori. Salito subito sopra 3-0, Sinner ha continuato nel suo dominio e ha chiuso il match con un netto 6-0 tra gli applausi di un campo5 meravigliato dalla facilitá di gioco del giovane nativo di Sesto in Val Pusteria

Il sorteggio –Sedici possibili abbinamenti nel main draw: alcuni molto affascinanti come ad esempio le sfide con Federer, Wawrinka o Nishikori che consentirebbero a Sinner di esordire in uno dei campi principali, mentre altri molto più abbordabili come ad esempio Escobedo, il rientrante Kokkinakis, il terraiolo Dellien, lo sfiduciato Dzumhur o due giocatori con poca esperienza in termini di Slam e discontinui come Bublik o Harris. 

Il tabellone di qualificazione maschile