Fognini sconfitto da Fritz a Los Cabos. Top 10 addio… o arrivederci?
È una sconfitta amara quella patita da Fabio Fognini contro Taylor Fritz nei quarti del ATP 250 di Los Cabos. Perché poco meno di dodici mesi fa, a Chengdu, il 32enne tennista ligure era stato capace di regolare l’esuberanza del giovane californiano, il quale tuttavia ha fatto passi da gigante nel frattempo (e lo ha dimostrato). Perché, nella scorsa edizione del torneo messicano, Fabio aveva apposto il suo ottavo sigillo sul circuito maggiore, il primo sul cemento, battendo niente di meno che Juan Martin del Potro in finale. E, soprattutto, perché lo estromette dalla Top 10 del ranking ATP, a vantaggio di Kevin Anderson. Ad addolcire leggermente questa battuta d’arresto c’è la concreta speranza di rientrare nei primi dieci tennisti della classifica mondiale. È vero che gli ultimi mesi dell’anno non sono di certo i preferiti di Fognini ma i punti da difendere sono davvero pochi. Molti meno di quelli dello squalo sudafricano e dei due russi Daniil Medvedev e Karen Khachanov.
IL MATCH – Prima di guardare avanti, bisogna però fare un passo indietro, alla sconfitta contro Fritz. Primo set dall’andamento piuttosto peculiare, almeno inizialmente. Fognini per ben due volte va vicino al break senza riuscire ad ottenerlo e, d’altro canto, nei due giochi successivi perde il servizio in entrambe le circostanze a 30. Alla fine della giostra, lo statunitense è sul 5 a 0. Il tennista di Arma di Taggia evita il bagel con la battuta a disposizione ma, dopo aver annullato quattro set point all’avversario, è costretto a cedere la prima ripresa, che si conclude sul 6-1 per Fritz. Nel gioco d’apertura del secondo parziale Fognini rischia già di andare virtualmente in doccia, andando sotto 0-40, ma riesce a salvarsi. Da lì in avanti il set procede senza alcun scossone fino al tie-break. Fabio vince il primo punto ma Fritz conquista tutti gli altri, andando a prendersi con merito il set e l’incontro in poco meno di un’ora di gioco. A fare la differenza per lo statunitense il rendimento con la prima di servizio, che gli ha fruttato ben l’84% di punti.
Fritz disputerà così la sua sesta semifinale in carriera sul circuito ATP, la quarta in un 2019 che lo ha visto crescere moltissimo (da n.50 a n.28 in classifica mondiale) e conquistare il suo primo titolo ad Eastbourne. “Penso di star giocando il mio miglior tennis. Ora riesco a giocare in maniera abbastanza solida anche quando non sento i colpi benissimo”, ha dichiarato la testa di serie n.5 del torneo di Los Cabos. “Questo è il motivo per il quale mi alleno. Tutto il lavoro che faccio in palestra e sul campo di allenamento è molto più duro di una partita come questa”. E il duro lavoro si sta effettivamente traducendo in evidenti miglioramenti per lui. Complimenti.
GLI ALTRI MATCH – Nella semifinale della parte alta del tabellone, Fritz affronterà il moldavo Radu Albot, n.41 del mondo e testa di serie n.7 del seeding, già vincitore del 250 di Delray Beach quest’anno. Albot ha sconfitto con un doppio 6-3 il rientrante Thanasi Kokkinakis, autore comunque di un torneo incoraggiante. La semifinale della parte bassa sarà invece un affare tutto argentino tra Diego Schwartzman e Guido Pella, rispettivamente terza e seconda teste di serie del tabellone. El Peque ha dominato con lo score di 6-1 6-2 il kazako Mikhail Kuskushkin. Pella, al primo torneo dopo gli straordinari quarti di finale a Wimbledon, ha invece dovuto rimontare un set di svantaggio al qualificato sudcoreano Soonwoo Kwon, n.112 del ranking ATP, chiudendo per 4-6 6-1 6-2.
Risultati
[5] T. Fritz b. [1] F. Fognini 6-1 7-6(1)
[7] R. Albot b. [WC] T. Kokkinakis 6-3 6-3
[3] D. Schwartzman b. [8] M. Kukushkin 6-1 6-2
[2] G. Pella b. [Q] S. Kwon 4-6 6-1 6-2