Los Cabos: Dimitrov con le unghie e con i denti

Una battaglia senza esclusione di colpi contro Steve Johnson, conclusa al tiebreak decisivo dopo due ore e 28 minuti di gioco, ha regalato a Grigor Dimitrov la 12esima vittoria stagionale (a fronte di 12 sconfitte). Un bilancio non certo positivo per l’ex numero 3 del mondo, che aveva iniziato il 2019 raggiungendo i quarti a Brisbane e gli ottavi di finale all’Australian Open. Da qual momento in poi, 6 vittorie in 10 tornei giocati con cinque eliminazioni al primo turno, comprese le tre più recenti – Queen’s, Wimbledon e Atlanta (addirittura contro il numero 405 del mondo) – con le quali si presentava ai nastri di partenza dell’Abierto Mexicano Open.

IL MATCH – Dopo aver conquistato il primo parziale al tiebreak e aver ceduto il secondo allo statunitense per 4-6, Grisha ha ottenuto il break nel sesto gioco del set decisivo, ma al momento di servire per chiudere il match ha ceduto la battuta sull’unica palla break concessa in tutto il parziale (fallendo anche un match point). L’incontro si è quindi deciso al tiebreak, vinto poi da Grigor per 7 punti a 5. “Sapevo di dover essere pronto a tutto”, ha dichiarato Dimitrov a fine match. “Ho giocato un ottimo primo set, poi nel secondo ho avuto le mie chance. Ma lui ha iniziato a servire meglio ed è diventato più complicato rispondere bene. Nel terzo set invece, lui ha giocato un bel game di risposta quando sono andato a servire per il match. Il tiebreak è stato molto combattuto”.

ORA PELLA – Agli ottavi di finale, Dimitrov troverà adesso Guido Pella (testa di serie numero 2). I precedenti tra i due sono in perfetta parità: Grisha ha vinto il primo match giocato a Washington nel 2015, Pella il secondo (6-3 7-6 a Miami nel 2017). “Sta giocando molto bene. È mancino. Posso aspettarmi qualsiasi cosa da lui, ma in questo momento l’unica cosa su cui sono concentrato è il mio lato di campo. Questa è la cosa più importante”, ha proseguito Dimitrov al termine dell’incontro contro Johnson. “Ho lavorato su tante cose negli ultimi mesi. Sento che sto lentamente ritrovando un buon ritmo.

GLI ALTRI INCONTRIAvanzano in due set Taylor Fritz (88% di punti vinti con la prima e nessuna palla break concessa contro il qualificato Dominik Koepfer), Taro Daniel e Cameron Norrie, qualche problema in più per il settimo favorito Radu Albot, costretto al terzo parziale da Janko Tipsarevic. Da segnalare l’eliminazione del finalista di Gstaad, Cedrik-Marcel Stebe (solo tre giochi contro il qualificato Soonwoo Kwon) e della sesta testa di serie Cristian Garin, battuto in rimonta dall’argentino Londero.

IN CAMPO GIOVEDÌ – Quando in Italia saranno le 05 del mattino, farà il suo esordio nel torneo Fabio Fognini, chiamato alla difesa del titolo conquistato lo scorso anno e della top 10. L’azzurro se la vedrà con lo spagnolo Marcel Granollers, che conduce 4-3 nei precedenti confronti diretti, tutti però decisamente datati. Il primo si è disputato addirittura nel 2009 (ad Acapulco), l’ultimo nel 2016 al Roland Garros. Nei due incontri giocati sul duro, una vittoria a testa: successo di Granollers a Sydney e di Fognini a Valencia (entrambi risalgono al 2013).

Risultati:

[5] T. Fritz b. [Q] D. Koepfer 6-3 6-4
T. Daniel b. T. Sandgren 6-2 6-0
[7] R. Albot b. J. Tipsarevic 7-5 2-6 6-0
C. Norrie b. G. Barrere 7-6(5) 6-0
L. Londero b. [6] C. Garin 3-6 6-2 6-3
[Q] S. Kwon b. C. Stebe 6-2 6-1
G. Dimitrov b. S. Johnson 7-6(4) 4-6 7-6(5)

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