Federer: “Quando vinco Halle di solito va bene anche a Wimbledon…”
dal nostro inviato ad Halle
Roger Federer entra come sempre rapidamente in conferenza stampa e sembra quasi che nemmeno si accorga che al suo fianco ora c’è il grosso trofeo che ha appena vinto. Non grosso perché è il decimo, ma perché il trofeo del vincitore del singolare ad Halle è letteralmente di grosse dimensioni e con quei colori così inusuali per una coppa (un giallo-verde ben lontano dal classico argento). Non parte in automatico l’applauso che nei Masters 1000 e negli Slam la Sala Stampa tributa sempre al neovincitore, ma una collega italiana non si fa problemi ad applaudire da sola e così nel giro di due-tre secondi applaudiamo tutti. “Thank you”, risponde sorridente Roger. Sorridente e molto soddisfatto.
Dopo una vittoria così soddisfacente come ti senti?
Ovviamente molto bene, quando è finita ho veramente realizzato che avevo vinto il titolo 10 volte, mentre prima, anche durante gli ultimi punti, mi sentivo come durante i match contro Tsonga o Bautista Agut, molto concentrato su cosa dovevo fare. Alla fine ho provato molta felicità. Ora penso che questo è un momento speciale della mia carriera, un titolo per la decima volta.
Il campo oggi mi sembrava migliore rispetto alle altre finali. Hai avuto la sensazione che ti favorisse nel primo set?
Penso che abbiano sistemato il campo per la finale molto bene. Anche il bel tempo ha contribuito a mantenerlo più duro del solito. Non so se mi abbia aiutato o no perché un campo peggiore è forse anche meglio per me, nel senso che i miei avversari hanno bisogno di trovare ritmo più di quanto serva a me. In ogni caso per me l’importante era servire bene e non concedere nulla a David nei miei turni di servizio, perché è stato lui il più bravo nei primi dieci game. Sapevo però che se avessi vinto il tie-break avrei potuto dare una svolta al match e mettere pressione al mio avversario. Il break all’inizio del secondo set è figlio anche di questo.
Dopo questa settimana, come immagini le prossime tre (ossia da qui alla fine di Wimbledon, nda)?
Prima di tutto mi prenderò un po’ di riposo. Parlerò con il mio team per capire se meglio uno, due o tre giorni. Non ne sono certo ma credo che sarò testa di serie n.2 a Wimbledon. Nel caso, il mio primo turno sarà martedì e quindi avrei un giorno di riposo in più. Per il resto, quando ho vinto qui ad Halle poi ho ottenuto sempre o quasi sempre ottimi risultati ai Championships. Inoltre mi sento bene fisicamente e alla mia età è importante rendermi conto che posso giocare cinque match in sei giorni e poi la domenica sentirmi al meglio.
Roger, a proposito della testa di serie numero 2 a Wimbledon, pensi sia un effettivo vantaggio per te?
Potrebbe non essere un vantaggio se Rafa è nella mia parte di tabellone… Vero, da n.2 evito Djokovic in semifinale, ma è talmente lontana che non ci penso. No, non penso mi aiuterà.
Hai scritto su Instagram che ti senti come se avessi ancora 10 anni, Quindi, come le tue bambine. Cosa pensi ti diranno su questa tua frase?
Ho avuto dieci anni prima di loro, loro li avranno a luglio (ride). Mi sento ancora giovane, ma domani mattina quando mi sveglierò le vedrò e mi sentirò di nuovo vecchio, ma per ora mi sento giovane.