Giudicelli: “Nel 2021 lo stadio più bello del mondo”. Forget: “Djokovic non ci ha imposto nulla”
Per l’edizione 2019 del Roland Garros, un bilancio più che soddisfacente e tante novità per gli anni a venire. Questi i due leit motiv della conferenza stampa di Bernard Giudicelli, Presidente della Federazione Francese, e Guy Forget, Direttore del torneo. Un’edizione particolarmente attesa, con un nuovo campo centrale e la presenza di Roger Federer dopo quattro anni, che ha visto battere il record di presenze degli anni passati.
Giudicelli inizia la conferenza stampa presentando un bilancio dei lavori effettuati e i progetti futuri: “C’è grande soddisfazione per questa edizione. Direi che, in uno stadio ancora in cantiere, essere riusciti ad organizzare questo torneo è un bel traguardo. Questa fase dei lavori poi continuerà, bisogna rimanere concentrati per poter realizzare lo stadio più bello del mondo. Il campo Simonne Mathieu è stato inaugurato con bellissimi match e il Philippe Chatrier, con un nuovo profilo e la sua estensione, è stato la grande attrazione di questa edizione. Ma i lavori continueranno e, dal 21 giugno, inizierà la fase 4 del cantiere (ce ne sono 5), con l’abbattimento del campo n. 1 per preparare la futura Place des Mousquetaires, il nuovo ingresso e il nuovo spazio museale della Federazione.
Per quanto riguarda lo Chatrier, ci sarà la fase fondamentale con la posa del tetto, la parte più emblematica del nostro progetto, le cui componenti provengono dall’azienda italiana Cimolai. Confermo che si giocherà col tetto nell’edizione 2020. Avremo in tutto 18 campi, di cui 15 per le partite. L’ultima fase prevede la realizzazione dei campi n. 2 e 3 nel 2021. Dopodiché ci sarà uno stadio ecosostenibile, nel pieno rispetto del clima e del pianeta, con un legame incrollabile con il nostro ambiente e gli abitanti di questo quartiere“.
La parola passa a Forget, per un’analisi dell’aspetto sportivo di questo Roland Garros: “Speriamo in una finale memorabile, o il 12esimo titolo di Nadal o l’esplosione ai più alti livelli di Thiem, che è un giocatore eccezionale. Quest’anno abbiamo avuto il privilegio di avere di nuovo Roger Federer dopo tre anni di assenza e due semifinali al massimo livello con i Fab Four, in un’opposizione di stili e generazioni. Inoltre, tennisti come Thiem, Tsitsipas o Zverev hanno dato la perfetta illustrazione del nuovo che avanza. Per quanto riguarda il torneo femminile, sapevamo che questa edizione sarebbe stata particolarmente aperta e ciò è stato confermato con la magnifica vittoria di Ashleigh Barty sabato. Vorrei inoltre salutare lo splendido exploit di Kristina Mladenovic che diventa n. 1 del mondo nella specialità del doppio. Il percorso dei francesi è stato soddisfacente grazie, in particolare, alle performance di Benôit Paire e Nicolas Mahut. Inoltre quest’anno è stato battuto il record di spettatori, saliti a 520.000“.
Forget ha poi affrontato la questione dei posti vuoti durante gli incontri, in particolare quelli dei box a bordo campo riservati agli sponsor: “Da anni lavoriamo perché un tale fenomeno non si ripeta più, ma non è una cosa semplice. Dal punto di vista economico, non possiamo permetterci oggi di rifiutare i nostri partner e, spesso, queste persone che pagano un biglietto molto più costoso, “consumano” il tennis in modo diverso e non restano seduti in tribuna per otto-nove ore“. Il tennista francese Lucas Pouille in una conferenza stampa post match aveva alimentato la polemica commentando amaramente il fatto che molte persone lasciavano i posti vuoti perché “vengono al tennis ma se ne stanno nel villaggio a sorseggiare la loro coppa di champagne“. In previsione dell’edizione 2020, per Forget, verrà quindi preso i considerazione “un overbooking, in modo che gli sponsor possano far venire una parte dei loro clienti in una detrminata fascia oraria e il resto, per esempio, dopo pranzo”.
E poi il match tra Thiem e Djokovic. Cosa è successo esattamente? Poco dopo l’interruzione per pioggia, dalle telecamere si era visto Djokovic lasciare l’impianto prima ancora che annunciassero che il prosieguo dell’incontro sarebbe stato rinviato al giorno dopo: “Solamente il giudice arbitro ha facoltà di interrompere i match secondo le condizioni metereologiche. Abbiamo la fortuna di avere degli esperti e una stazione meteo estremamente precisa. Vi ricordo che in quel momento, quando il match è stato sospeso, c’erano raffiche di vento che superavano gli 80 k/h mentre quelle durante il match tra Federer e Nadal soffiavano a 40-50k/h.
La partita tra Djokovic e Thiem era stata interrotta già due volte per la pioggia. Non è mai piacevole per i giocatori fermarsi, fare la doccia poi riposarsi, riprendere, scaldarsi di nuovo, rientrare in campo per poi interrompersi ancora dopo pochi giochi. Le previsioni in quel momento indicavano il vento in forte aumento ed eravamo al limite delle condizioni di sicurezza. Erano previsti due acquazzoni, il primo di 30-40 minuti e il secondo dopo un’ora. Per queste ragioni, Rémy Azémar (il giudice arbitro) ha deciso di andare negli spogliatoi e di incontrare Djokovic; anch’io ero presente in quel momento e nello stesso momento abbiamo detto loro che, ‘viste le condizioni e ciò che sta succedendo, preferiamo rimandare il match a domani alle 12, in cui ci sarà una tregua del maltempo di circa tre ore, con una situazione metereologica estremamente favorevole, piuttosto che farvi giocare il match a singhiozzi in condizioni odiose’. Dopodiché, Novak Djokovic, davanti a me, ha preso la borsa e ha lasciato lo spogliatoio. Dominic Thiem ha fatto lo stesso un po’ più tardi.
Il protocollo prevede che, in quel momento, si faccia subito una riunione di crisi per spiegare e comunicare al pubblico le modalità del rimborso, ed è quello che è successo. Ci sono voluti dai 10 ai 15 minuti. Ma quando una telecamera di France Télévisions ha ripreso Novak Djokovic uscire tre minuti dopo l’annuncio, la gente ha pensato che Djokovic ci avesse imposto la sospensione, cosa totalmente falsa. Del resto Dominic Thiem e il suo entourage potranno confermarvelo“.
Infine, come si svolgeranno i match nei prossimi due anni, considerato il fatto che dal 2020 ci sarà il tetto? “Nel 2020 ci sarà anche l’illuminazione sullo Chatrier, sul Suzanne Lenglen, sul Simonne Mathieu e sul campo 14. Dal 2021 su tutti gli altri campi” spiega Forget. E Giudicelli precisa: “Sul Philippe Chatrier ci saranno tre match nella sessione diurna e uno nella sessione serale, e dico bene serale, non notturna, perché non verranno disputati match tra le 23 e le 2 del mattino. Le sessioni serali ci impongono un lavoro metodico. Ci sarà inoltre una roof policy che verrà stabilita con il direttore del torneo, il giudice arbitro, la WTA l’ATP e con l’esperienza delle altre policy. Si termina la serata alla fine del match. Il torneo è outdoor, il tetto verrà chiuso solo a causa di precipitazioni importanti“.