ATP Stoccarda: Berrettini facile su Nick Kyrgios. Fuori Shapovalov

BERRETTO FACILE – Seconda partita sull’erba in stagione dopo il cameo indiano in Davis dello scorso febbraio e seconda vittoria sul verde per Matteo Berrettini, in carrozza al secondo turno della Coppa Mercedes. Il responso dell’urna aveva restituito un abbinamento di quelli affascinanti, opponendo al tennista romano Nick Kyrgios, a Stoccarda privo del conforto di una testa di serie ma star in pectore della manifestazione. Una stella brillata appena cinquantatré minuti, tempo ufficiale e conclusivo di una partita sostanzialmente non giocata da un australiano intento a dare l’impressione di non aver grandissimo piacere a trascorrere il pomeriggio sull’erba tedesca.

Concentrato e intrattabile al servizio, Berrettini ha chiuso in due lucrando al massimo sui due break, uno per set, messi a segno: il primo, in particolare, ha spaccato la partita dando la netta sensazione che solo circostanze improbabili avrebbero potuto farla girare. È successo nel sesto gioco, quando Matteo ha creato i presupposti per lo scippo con un gran passante di dritto, raccogliendo il doppio fallo dell’avversario nel punto successivo per il dirimente quattro a due, fulcro di un parzialone da dodici punti a uno tra il quinto e il settimo game. Uno a zero e Nick sempre più intenzionato a levare le tende: indisponibile a scambiare – i turni di battuta conservati dal ribelle di Canberra nel secondo set sono finiti abbondantemente sotto il minuto di durata – e infastidito dalle obbligatorie pause nei cambi campo – non di rado l’ex numero uno Junior si è presentato a servire o a rispondere con il sottofondo musicale ancora in diffusione dagli altoparlanti -, Kyrgios ha reso la battuta e l’anima nel nono gioco del secondo, prima di guadagnare frettolosamente la via degli spogliatoi.

Sono felice, con lui è sempre difficile perché non sai mai cosa aspettarti e sul campo sa fare qualsiasi cosa. Mi sono concentrato al massimo sui miei turni di battuta e ho aspettato la chance giusta sulla sua, è andata bene“, ha dichiarato un determinato Matteo. Per lui ora un secondo round con Khachanov, già battuto nello scontro diretto di febbraio a Sofia, e un serbatoio pieno di fiducia: se il servizio continua a girare (oggi nove punti concessi al ribattitore in dieci giochi) la stagione sull’erba può regalargli grandi soddisfazioni.

GLI ALTRI – Ritorno al successo dopo quasi tre mesi per Milos Raonic, il quale aveva saltato l’intera stagione sulla terra battuta adducendo motivazioni più sospette di quelle proposte dallo studente impreparato all’incalzante professore interrogante: deferente, il prospetto australiano Alex Popyrin ha inteso dargli il bentornato nel tour regalandogli il pass per il secondo turno, divorandosi un break di vantaggio nel terzo set con una serie di scelleratezze da censura. Niente da fare per l’altro canadese Denis Shapovalov, ancora KO al primo turno e ancora per mano di Jan-Lennard Struff, che in meno di tre mesi, dopo Monte Carlo e Parigi, lo ha cacciato per tre volte al debutto. Primo ostacolo saltato tra mille brividi per Lucas Pouille, qui campione nel 2017, dopo una lotta furibonda con Feliciano Lopez, che nel 2017, coincidenza, fu suo avversario nella finalissima: il giocatore da Grande-Synthe è sopravvissuto a due match point contrari consecutivi nel tie-break del terzo set. Avanti in tranquillità, infine, anche gli attesi Felix Auger-Aliassime e Dustin Brown, bravi a non lasciare spiragli a Ernests Gulbis e a John Millman.

Risultati:
M. Fucsovics b. J. Munar 7-6(5) 6-4
J-L. Struff b. D. Shapovalov 7-5 6-4
[6] M. Raonic b. [Q] A. Popyrin 6-7(6) 6-4 7-6(4)
[7] F. Auger-Aliassime b. E. Gulbis 7-5 6-3
[Q] D. Brown b. J. Millman 6-4 7-6(3)
[WC] L. Pouille b. [Q] F. Lopez 6-3 3-6 7-6(7)
D. Kudla b. [Q] V. Galovic 6-3 6-2
M. Berrettini b. N. Kyrgios 6-3 6-4
P. Gojowczyk vs G. Simon
[5] G. Monfils vs S. Johnson

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