Parigi ancora siciliana: Caruso domina Simon e si guadagna Djokovic
da Parigi, la nostra inviata
[Q] S. Caruso b. [26] G. Simon 6-1 6-2 6-4
Quando ci si era ormai abituati all’idea di arrivare al fine settimana con un solo italiano in gioco, confidando nei favori del pronostico di Fognini contro Delbonis, è arrivato Salvatore Caruso da Avola a ricordarci che nel tennis nulla è mai scritto. E lo ha fatto in modo prepotente, vivace, come la conferenza stampa che ci ha regalato appena dopo aver battuto Munar al primo turno: quegli 87000 euro sono però quasi raddoppiati, poiché ‘Sabbo’ ha lasciato appena sette game a Gilles Simon e si è qualificato per il terzo turno del Roland Garros. Ça va sans dire, per la prima volta in carriera. Così come per la prima volta in carriera, salvo improbabili(ssimi) problemi di Djokovic contro Laaksonen, affronterà il numero uno del mondo. Lo stesso giocatore affrontato e sconfitto lo scorso anno da Cecchinato, nella partita più emozionante del 2018 italiano: sulla strada del serbo, dunque, c’è un altro siciliano. Compresa la sfida contro Simon oggi, Caruso ha giocato quattro partite contro top 50 e appena una contro un top 20, Kyrgios a Roma nel 2016.
A giudicare dall’agio con cui ha gestito la sfida odierna contro il francese non si direbbe. Lucido nelle scelte, padrone del campo, impassibile persino di fronte ai tre match point falliti pochi istanti prima di chiudere l’incontro sul 5-4. Una grossa soddisfazione per il numero 147 del mondo, che sicuramente migliorerà la sua classifica. Probabilmente non più della 120esima posizione virtuale che occupa al momento. Già un risultato notevolissimo.
Calmo e preciso, colpi profondi e chirurgichi. Fin dai primi punti, Salvatore Caruso si dimostra estremamente solido e ordinato, ingaggiando la lotta con Simon in scambi infiniti. E le danze le conduce proprio Salvo che si porta inesorabilmente sul 5-0. Simon snocciola errori uno dopo l’altro ma il siciliano non si scompone e resta concentrato sul proprio gioco. Il pubblico del campo 14 è tutto per il beniamino di casa; eppure i reiterati “Allez Gilou!” non bastano. Anche se Simon annulla un setpoint sul 5-0 e rompe il ghiaccio prendendosi un game, il set è prepotentemente appannaggio di Salvatore che lo chiude 6-1 in 36 minuti. Bilancio pesante per l’ex n. 6 ATP che deve fare i conti con 17 gratuiti – molti dei quali di dritto – a fronte degli 11 dell’azzurro che vince un totale di 30 punti.
Il tennis dell’azzurro è in modalità “goccia
cinese”, stordendo ulteriormente il francese anche nel secondo parziale, serafico
nel suo ribattere ogni palla a un Simon sempre più frustrato. All’ennesimo gratuito,
Gilles cerca di scuotersi con un liberatorio “Arrêtes!” (smettila) ma,
ancora una volta, è lui a soccombere perché Salvatore è sempre più sicuro di
sé, tant’è che si porta sul 4-0. Chiude così anche il seondo set 6-2.
Nella terza frazione Gilles si scuote e, salendo 1-0, si trova in vantaggio in un set per la prima volta nel match. Sale ancora 3-0 Simon con Caruso che subisce inevitabilmente un leggero calo dell’attenzione. Ma Salvatore si riprende subito e, con pazienza disarmante, gli si avvicina sul 2-3 con un controbreak. Ora Simon contiene un po’ meglio i propri colpi e riesce così a tenere testa all’avversario. Ma “Salvo” non molla e, alla fine, sul 4-4, fa ancora la differenza. Nonostante un matchpoint sprecato malamente con una facilissima volé di rovescio affossata in rete, rimane lucido e attento, pronto a cogliere la prossima occasione. L’incontro è suo per 6-1 6-2 6-4.
Profonda amarezza per Gilles Simon che arriva in sala stampa alquanto rabbuiato in volto: “Non è il match che speravo di fare, in nessun momento sono riuscito a trovare concentrazione e continuità nel mio gioco. Quanto a lui, ha giocato bene, molto bene, alzando il livello nei momenti importanti. Cosa mi ha dato fastidio del suo gioco? Tutto e niente. In generale proprio il suo modo di giocare oggi. Per me è un momento triste“.
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