Montecarlo: al ritorno sulla terra Nadal è sempre un marziano
Oggi a Montecarlo il leitmotiv era sicuramente rappresentato dall’esordio del campione in carica, Rafa Nadal. C’era molta curiosità, infatti, sulle condizioni fisiche del campione maiorchino, dopo l’ennesimo problema al ginocchio che l’aveva costretto a rinunciare alla sfida in semifinale contro Federer ad Indian Wells.
Ebbene, ritrovata sotto i piedi la sua amata terra rossa, il campione maiorchino ha dominato (6-1 6-1) uno dei giocatori più in forma del circuito in questo inizio 2019, Roberto Bautista Agut, ma in modo talmente netto da non consentire di capire se i problemi al ginocchio sono veramente alle spalle. Al n. 2 del mondo è infatti bastato martellare con il suo marchio di fabbrica, il dritto uncinato, il malcapitato connazionale sul lato del rovescio senza dover chiedere troppo alle sue articolazioni, se non in un paio di occasioni in cui è sembrato rispondessero a dovere. La sensazione è stata comunque quella di un Nadal che ha giocato con molta attenzione – a parte un paio di piccoli passaggi a vuoto a metà del secondo set -, e senza la necessità di dover spingere a fondo sul’acceleratore. Proprio quello che serviva per iniziare la caccia al suo dodicesimo trofeo qui a Montecarlo.
(in aggiornamento)
Risultati:
T. Fritz b. D. Schwartzman 6-4 6-2
[10] D. Medvedev b. R. Albot 6-1 6-2
[6] S. Tsitsipas b. M. Kukushkin 6-3 7-5
C. Norrie b. M. Fucsovics 7-6(3) 6-3
P.H. Herbert b. [5] K. Nishikori 7-5 6-4
[13] F. Fognini b. G. Simon W/O
[3] A. Zverev b. [WC] F. Auger-Aliassime 6-1 6-4
[2] R. Nadal b. R. Bautista Agut 6-1 6-1