Da Irving a Phoenix: Berrettini cerca la rivincita in finale contro Kukushkin
Phoenix, USA (cemento, $162,480, +H)
Ancora un risultato eccellente per il 22enne romano che giunge in finale all’Arizona Tennis Classic di Phoenix. Matteo Berrettini, attualmente n. 57 ATP e testa di serie n. 6 del torneo, sconfigge in semifinale l’argentino Guido Andreozzi e si regala l’ultimo round contro Mikhail Kukushkin, n. 4 del seeding ed ex n. 39 del mondo (ora è n. 43). Il kazako ha avuto la meglio in semifinale su Salvatore Caruso, che si era messo in luce eliminando nei quarti nientemeno che il n. 1 del draw David Goffin (2-6 6-3 6-2).
Per Berrettini, invece, un quarto tutto italiano contro Lorenzo Sonego, sconfitto con un doppio 6-4. La finale tra Berrettini e il 31enne Kukushkin sarà il loro terzo confronto diretto. Nei due precedenti match (nel 2018) ha sempre vinto il kazako, nei quarti a Shanghai (7-6 6-4) e in finale a Irving, in un match molto più complicato e dai due volti, conquistato al terzo set (6-2 3-6 6-1).
Ricordiamo che Matteo, a Gstaad, nel 2018, ha conquistato il suo primo titolo nel circuito maggiore; a livello Challenger si è imposto a San Benedetto (2017) e a Bergamo (2018). Ha disputato inoltre altre tre finali nel circuito cadetto (Portorose, Istanbul e Irving). L’incontro con Kukushkin si giocherà domenica sera alle 22.30 ore italiane. Per il kazako c’è in palio anche il best ranking, per l’italiano la possibilità di riavvicinare la top 50.
Drummondville, Canada (cemento, $54,160, +H)
Niente da fare invece per Matteo Viola. Il 31enne di Mestre, attuale n. 268 ATP e testa di serie n. 14 del tabellone, è stato sconfitto in semifinale a Drummondville dal n. 1 del seeding Ricardas Berankis. Dopo un primo set combattuto e vinto per 6-4, il lituano scappa via veloce e, nel secondo parziale, infligge all’azzurro un inappellabile 6-0. In finale, Berankis, 28 anni e n. 95 in classifica, incrocerà la racchetta con il n. 2 del draw, il tedesco Yannick Maden (n. 119 ATP).
Shenzhen, Cina (cemento, $81,240, +H)
A Shenzhen Marcos Baghdatis ferma la corsa di Stefano Napolitano. Peccato davvero per l’azzurro (23 anni) che cede in finale al 33enne campione cipriota, n. 2 del seeding e attuale n. 129 ATP, per 6-2 3-6 6-4. Un percorso tuttavia altamente positivo quello di Stefano in Cina, che giunge in finale dopo aver sconfitto il n. 1 del seed, il 23enne canadese Brayden Schnur (n. 106 ATP). Per Stefano si tratta della prima finale Challenger del 2019, la quinta finora in carriera, che gli permette di tornare (per un pelo) in top 200.